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Ricerca evidenzia collegamento tra emozioni e consumo di pesce – Le emozioni giocano un ruolo cruciale nelle scelte alimentari, influenzando sia l’umore che le reazioni corporee. La ricerca condotta da Nofima ha esplorato questa interazione, focalizzandosi sui giovani adulti e il loro consumo di prodotti ittici in Norvegia.

Il team di ricerca di Nofima, guidato da Kamilla Bergsnev, ha utilizzato un modello innovativo per analizzare come variabili quali linguaggio, olfatto e contesto influenzino le scelte alimentari legate ai prodotti ittici. Il rapporto rivela che nel 2023, nonostante le numerose campagne di sensibilizzazione, il consumo di pesce tra i giovani adulti rimane inferiore agli standard desiderati, una sfida che le autorità norvegesi sono determinate a invertire.

Risultati della ricerca: un mosaico di reazioni

Attraverso esperimenti diversificati, i ricercatori hanno scoperto che le parole utilizzate per descrivere i prodotti ittici possono evocare reazioni emotive significativamente diverse. Parole come “salmone” e “merluzzo” tendono a suscitare risposte positive, grazie alla loro famigliarità e prevalenza nella dieta norvegese. Al contrario, termini come “aringhe” e “ostriche” possono generare reazioni meno favorevoli, suggerendo una minore accettazione tra i giovani.

L’esperimento olfattivo e la realtà virtuale

Interessanti scoperte sono emerse anche dall’analisi delle reazioni agli odori dei prodotti ittici. Gli odori di merluzzo e salmone fresco, per esempio, non hanno mostrato una correlazione diretta con le emozioni evocate dalle parole corrispondenti. Inoltre, l’uso della realtà virtuale per simulare diversi contesti ha dimostrato che, il contesto appunto, può influenzare notevolmente le reazioni emotive legate all’esperienza olfattiva.

Implicazioni a lungo termine e cambiamenti nei consumi

I risultati di questa ricerca non solo offrono intuizioni preziose su come migliorare le strategie di marketing dei prodotti ittici ma indicano anche la necessità di un approccio più olistico che consideri l’emozione come un fattore chiave nelle decisioni di consumo. L’esempio del sushi in Norvegia illustra come le abitudini alimentari possano evolversi drasticamente con l’esposizione e l’abitudine, suggerendo che anche i prodotti ittici meno popolari potrebbero guadagnare accettazione nel tempo.

La ricerca condotta da Nofima evidenzia dunque l’importanza di comprendere le dinamiche emotive e sensoriali nei consumi alimentari, specialmente in un’epoca in cui il cibo è tanto una scelta di stile di vita quanto una necessità. Per l’industria ittica, e per la salute pubblica, investire nella comprensione e nel miglioramento delle percezioni dei frutti di mare può portare a un futuro in cui il pesce è non solo consumato per i suoi benefici nutrizionali ma anche apprezzato per il suo valore gastronomico e culturale.

Ricerca evidenzia collegamento tra emozioni e consumo di pesce

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