Mese: Gennaio 2023 Pagina 1 di 8

Lollobrigida: “Rafforziamo l’Ue rispettando il diritto dei popoli di determinare il proprio modello di produzione e di consumo”

Lollobrigida: “Rafforziamo l’Ue rispettando il diritto dei popoli di determinare il proprio modello di produzione e di consumo”

“Ho incontrato il presidente di turno del Consiglio Ue e collega ceco Zdenek Nekula. Rafforziamo l’Ue rispettando il diritto dei popoli di determinare il proprio modello di produzione e di consumo. Ho chiesto anche sostegno per l’agricoltura e la pesca, asset strategici della nostra Nazione e dell’intera Europa”. Così il ministro Francesco Lollobrigida.

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IL TURISMO AZZURRO UNA NUOVA OPPORTUNITÀ PER LA PESCA IN MEDITERRANEO

IL TURISMO AZZURRO UNA NUOVA OPPORTUNITÀ PER LA PESCA IN MEDITERRANEO

Per raggiungere una crescita blu la pesca in Mediterraneo necessita di una politica e una visione condivisa tra tutti
i Paesi del bacino. Secondo la FAO oltre il 90% degli stock ittici commerciali in Mediterraneo sono sovra-sfruttati anche se, probabilmente, sarebbe più opportuno parlare di depauperamento in quanto sullo stato delle risorse ittiche gravano anche impatti indipendenti dalla pesca come il cambiamento climatico, le specie aliene, i rifiuti marini, l’inquinamento e l’occupazione antropica del mare. Lo sviluppo della pesca deve quindi avere un approccio precauzionale e adattativo valorizzando anche le opportunità economiche per il settore ittico al di fuori dalla sola cattura commerciale. Il Cluster BIG, nell’ambito della traiettoria risorse biotiche marine, ha identificato tra le priorità la salvaguardia del patrimonio culturale della pesca, il recupero commerciale delle specie dimenticate, la sicurezza alimentare dei consumatori, il risparmio energetico e una pesca zero waste. Temi questi che il Cluster BIG ha inserito nella Smart Specialisation Strategy della Regione Siciliana. In questa direzione particolare importanza assume il
rapporto sinergico tra la pesca e il turismo nello sviluppo del “turismo azzurro”, concretizzato in Sicilia attraverso la Legge Regionale 20 giugno 2019, n. 9: Norme per la salvaguardia della cultura e delle identità marine e per la promozione dell’economia del mare. Disciplina della pesca mediterranea in Sicilia.

Questo processo integra il pescaturismo e l’ittiturismo, già sviluppati in alcune marinerie, con la valorizzazione patrimonio culturale della pesca che viene custodito nel “Registro delle identità della pesca mediterranea e dei borghi marinari”. Il Registro raccoglie quegli elementi strutturali e immateriali della pesca che appartengono al territorio che vanno custoditi, preservati i e restituiti alla memoria come i profili antropologi delle marinerie, le tradizioni, i canti le feste religiose, l’etno-gastronomia, gli aspetti architettonici connessi alle strutture da pesca come quelli delle antiche tonnare, gli attrezzi e le antiche tecniche di pesca.

Ciò pone i borghi marinari al centro dello sviluppo di questo progetto che vuole garantire l’economia e l’occupazione al settore senza implementare lo sforzo di pesca anzi valorizzando risorse tradizionali massive oggi sottoutilizzate.
La riscoperta e la salvaguardia degli antichi mestieri e delle tecniche di pesca non ha solo un valore culturale ma rappresenta anche la possibilità di restituirli all’attività commerciale se, come auspicabile, la pesca artigianale acquisirà un ruolo più rilevante nell’adattamento al cambiamento climatico grazie al suo opportunismo e alla sua polivalenza.
E‘ importante che questo percorso non sia sviluppato solo a livello regionale ma possa rappresentare un modello esportabile ad altre aree mediterranee come le marinerie della Tunisia che cono custodi di antiche tradizioni e che giàstanno sviluppando attività di pescaturismo.

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Ministro Lollobrigida: Da Agrifish risultati importanti per l’Italia su pesca

Ministro Lollobrigida: Da Agrifish risultati importanti per l’Italia su pesca

Il Consiglio Agricoltura e Pesca dell’Ue ha raggiunto l’accordo politico sui Regolamenti per le possibilità di pesca per la campagna 2023 nelle acque Ue e non Ue, nell’Atlantico, nel Mare del Nord, nel Mediterraneo e nel Mar Nero, nonché per alcuni stock ittici di acque profonde. L’Italia è riuscita ad ottenere nella due giorni di Agrifish importanti risultati sull’anguilla, sul gambero di fondo (rosso e viola) e sul tonno rosso. Lo sforzo di pesca per lo strascico si è attestato sui livelli dei piani di gestione nazionali. 

Alla guida della delegazione italiana dell’Agrifish a Bruxelles il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, che ha espresso grande soddisfazione per l’accordo raggiunto: “Sono stati due giorni di lavoro intenso in cui abbiamo lavorato per la difesa dei pescatori italiani e del diritto alla Sovranità Alimentare. L’Italia ha una linea netta in Ue: la tutela delle imprese e dei prodotti della nostra Nazione. L’Europa è più forte se l’Italia è autorevole”. 

L’accordo prevede, grazie alle richieste italiane, per quanto riguarda i gamberi di fondo, una riduzione dei limiti di cattura di pesca del 3%, ben inferiore alla cifra inizialmente messa sul tavolo del Consiglio nella riunione di domenica 11 e che prevedeva una riduzione del 7%, a partire dalla percentuale pari ad almeno il 20% originariamente proposta rispetto all’88% richiesto dal Comitato scientifico della Commissione europea. È stata inoltre incrementata di più di 530 tonnellate la quota italiana di pesca del tonno rosso. Infine, un’altra ottima notizia è che la delegazione italiana è riuscita a salvare la possibilità di pesca dell’anguilla nel mese di dicembre. 

“Portiamo a casa risultati che rendono giustizia ai sacrifici dei nostri pescatori e dei nostri operatori. Per questo ringrazio tutti coloro che hanno lavorato con determinazione al dossier”, ha concluso il ministro Lollobrigida.

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Josep Borrell e il  commissario per l’ambiente, gli oceani e la pesca Virginijus Sinkevičius in occasione del 40° anniversario della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare

Josep Borrell e il commissario per l’ambiente, gli oceani e la pesca Virginijus Sinkevičius in occasione del 40° anniversario della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare

Il 10 dicembre 2022 e stato il 40 °  anniversario della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (UNCLOS), conclusa a Montego Bay, Giamaica nel 1982.

40 anni fa, gli Stati di tutte le parti del mondo, gli Stati costieri, gli Stati di bandiera, gli Stati senza sbocco sul mare si sono accordati su quella che è giustamente chiamata ‘la Costituzione per gli oceani’. Questo è stato un successo diplomatico per l’ordine multilaterale basato su regole. Nonostante i diversi punti di partenza la comunità internazionale si è unita attorno all’obiettivo comune di stabilire un ordinamento giuridico per i mari e gli oceani, che promuova gli usi pacifici dei mari e degli oceani.  

Questo obiettivo continua ad essere rilevante oggi come lo era allora. L’oceano ei mari sono tra le principali arene geopolitiche del mondo. Il recente aumento delle tensioni nel Mediterraneo orientale e nei mari della Cina meridionale e orientale e nello Stretto di Taiwan lo hanno dimostrato ancora una volta. A questo proposito, è essenziale la piena attuazione della bussola strategica dell’UE e della strategia dell’UE per la cooperazione nell’Indo-Pacifico, insieme ai lavori in corso dell’UE sulla sicurezza marittima.

Anche l’aggressione militare della Russia contro l’Ucraina sta influenzando e ha aggravato la stabilità e l’insicurezza regionali e globali. L’Unione europea e i suoi Stati membri chiedono il rispetto della libertà di navigazione e di sorvolo, nonché i diritti di passaggio innocente e di transito, per la risoluzione pacifica delle controversie, conformemente al diritto internazionale, e si oppongono fermamente a qualsiasi azione unilaterale che potrebbe minare la stabilità globale e regionale e l’ordine internazionale basato su regole. L’Unione europea ei suoi Stati membri restano impegnati nel rispetto dell’ordinamento giuridico stabilito dall’UNCLOS data la sua centralità e universalità e nel rispetto della sua integrità. Esortiamo tutti gli Stati a rispettare i principi e le regole fondamentali del diritto del mare.

L’accelerazione del declino dell’oceano, il cambiamento climatico, l’innalzamento del livello del mare, l’impatto dannoso delle  attività umane, continuano a degradare l’oceano e ci portano vicino a un punto critico. In quanto strumento  in evoluzione  , UNCLOS dovrebbe essere adatto alle sfide emergenti. I negoziati in corso su uno strumento internazionale giuridicamente vincolante nell’ambito dell’UNCLOS sulla conservazione e l’uso sostenibile della diversità biologica marina delle aree al di fuori della giurisdizione nazionale (trattato BBNJ) offrono un’opportunità storica per l’umanità e il pianeta.

Per questo l’Unione europea ei suoi Stati membri restano impegnati a concludere quanto prima un accordo BBNJ ambizioso, universale, efficace, inclusivo, equo ed equilibrato, in grado di affrontare le sfide presenti e future. Chiediamo a tutti gli Stati di prendere in considerazione l’adesione alla High Ambition Coalition su BBNJ, lanciata dall’UE.

Il raggiungimento di tali risultati consoliderà il sistema multilaterale basato su regole, dimostrando nel contempo la determinazione della comunità internazionale a proteggere la biodiversità marina ea rafforzare la governance internazionale degli oceani.

L’UNCLOS stabilisce il quadro giuridico entro il quale devono essere svolte tutte le attività negli oceani e nei mari. Ad oggi, l’UNCLOS è uno dei trattati più ampiamente ratificati, con 168 firmatari, tra cui l’Unione Europea.

L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha riconosciuto il contributo preminente dell’UNCLOS al rafforzamento della pace, della sicurezza, della cooperazione e delle relazioni amichevoli tra tutte le nazioni. La Convenzione ha contribuito alla promozione del progresso economico e sociale di tutti i popoli del mondo, nonché allo sviluppo sostenibile degli oceani e dei mari.

Solo l’effettiva attuazione dell’UNCLOS, così come la cooperazione internazionale a livello regionale, subregionale e bilaterale, possono garantire la sicurezza marittima globale, la sicurezza e la sostenibilità dei nostri oceani e dei nostri mari. L’UE rimarrà una forza trainante di un multilateralismo veramente inclusivo e fornirà una leadership globale, in vista di un mondo più sicuro, più stabile, sostenibile e prospero per tutti.

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È online lo Speciale Regione Lazio di Economia del Mare Magazine!

È online lo Speciale Regione Lazio di Economia del Mare Magazine!

Siamo felici di condividere con voi lo Speciale Regione Lazio di Economia del Mare Magazine, di cui abbiamo voluto raccontare il modello.

Il Lazio è la prima Regione italiana ad aver istituito per legge una Cabina di Regia dell’Economia del Mare.

È certamente una piccola rivoluzione all’interno di un panorama nazionale ancora frammentato.

Poter disporre di una governance unitaria e integrata, capace di mettere insieme le molteplici competenze espresse dalle diverse filiere legate alla Blue Economy garantisce stabilità alle imprese e una chiara visione di indirizzo.

Abbiamo voluto mettere insieme quanto emerso in questi anni di lavoro regionale, consapevoli che questo possa rappresentare una buona pratica e un modello politico e amministrativo non solo per le altre regioni italiane, ma per l’intero Sistema istituzionale del Paese, sempre più rivolto verso l’integrazione delle competenze marittime in un unico coordinamento.

Economia del Mare Magazine da sempre ha a cuore la centralità del mare a ogni livello, politico, economico, sociale e culturale.

L’unica strada per dare una prospettiva di sviluppo all’Italia è partire dalla sua natura di mare, coordinando le competenze, unendo le forze, mettendo insieme tutti i protagonisti e indirizzando gli investimenti verso progetti unitari.

La Regione Lazio lo ha fatto per prima, muovendosi contestualmente in 4 direzioni, tutte interconnesse tra loro:

– il coordinamento delle politiche istituzionali e territoriali

– il raccordo con il sistema imprenditoriale e produttivo

– il sostegno alla formazione, all’università e alla ricerca

– la pianificazione finanziaria attraverso programmi triennali e piani di attuazione annuali

Auspichiamo che possa essere un esempio virtuoso e che il percorso sia solo all’inizio.

Sfoglia il numero qui: https://issuu.com/canali_aperti/docs/economiadelmare_magazine2022_issuu_hd

Roberta Busatto –
Direttrice EM Magazine

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