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L’importanza del benessere animale per Aquaculture Stewardship Council

L’importanza del benessere animale per Aquaculture Stewardship Council

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L’importanza del benessere animale per Aquaculture Stewardship Council – Il benessere animale, compreso quello degli animali acquatici d’allevamento, sta assumendo un ruolo sempre più centrale nella definizione di una produzione responsabile e nella percezione sociale dei sistemi di produzione animale. In questo contesto, ASC (Aquaculture Stewardship Council) si distingue per il suo impegno nel garantire elevati standard di benessere per i pesci allevati, consapevole del fatto che essi sono esseri senzienti, capaci di provare dolore e stress.

Un impegno crescente per il benessere animale

ASC considera il benessere dei pesci un elemento chiave dell’acquacoltura responsabile. Per questo motivo, il nuovo ASC Farm Standard pone il benessere animale in primo piano, introducendo un principio dedicato alla Salute e Benessere Animale (Fish Health and Welfare). Questo principio include requisiti specifici per le operazioni quotidiane in allevamento, le pratiche di gestione e le metodologie di abbattimento, assicurando che gli animali siano trattati con il massimo rispetto lungo tutto il loro ciclo di vita.

Le nuove iniziative di ASC per il benessere dei pesci

Il principio sulla Salute e Benessere Animale del nuovo ASC Farm Standard prevede criteri innovativi che si applicano a tutte le specie certificabili. I requisiti sono organizzati in nove aree principali: Biosicurezza, Qualità dell’acqua, Indicatori morfologici, Indicatori comportamentali, alimentazione, gestione e manipolazione degli animali, trasporto, macellazione ed uso di terapeutici.
Questi aspetti vengono sviluppati con linee guida dettagliate per monitorare e valutare il benessere dei pesci, fornendo procedure chiare per intervenire in caso di problematiche. Sebbene siano stati stabiliti limiti numerici solo in alcuni casi specifici, ASC offre indicazioni precise su come applicare le migliori pratiche per garantire il benessere degli animali in allevamento.

Le sfide nell’implementazione di standard di benessere animale

Migliorare gli standard di benessere animale nell’acquacoltura non è un compito semplice. Una delle principali difficoltà affrontate da ASC è stata trovare un equilibrio tra le evidenze scientifiche sul benessere animale e la loro applicazione pratica negli allevamenti. Questo ha richiesto un lungo processo di ricerca e consultazione con gli operatori del settore per garantire che gli indicatori di benessere potessero essere adottati efficacemente in diversi sistemi di produzione e per differenti specie ittiche.
Un’altra sfida significativa ha riguardato la possibile resistenza da parte dei produttori. L’adozione di nuovi standard di benessere implica spesso modifiche nei metodi operativi e investimenti in infrastrutture, ad esempio per migliorare le pratiche di manipolazione e abbattimento. Per superare queste difficoltà, ASC ha puntato su una comunicazione chiara e trasparente, evidenziando i benefici di tali cambiamenti non solo per il benessere animale, ma anche per la produttività degli allevamenti e l’accesso ai mercati internazionali.

Il ruolo di ASC nel più ampio movimento per l’alimentazione sostenibile

ASC non si limita a promuovere la sostenibilità ambientale dell’acquacoltura, ma ha anche un impatto significativo sulla responsabilità sociale dell’industria ittica. I nuovi requisiti in materia di salute e benessere animale consentiranno agli allevatori ittici di dimostrare in modo trasparente le loro pratiche responsabili lungo tutta la catena di approvvigionamento, fino al consumatore finale.
Gli indicatori di benessere e i requisiti per la macellazione e lo stordimento, in particolare, contribuiranno a ridurre i livelli di stress degli animali e a migliorare il loro benessere, il che si tradurrà in una migliore qualità dei prodotti, in tassi di sopravvivenza più elevati e in una riduzione delle spese per la prevenzione delle malattie. In un’ottica più ampia, il benessere animale sta diventando un parametro fondamentale per valutare la responsabilità sociale di un sistema produttivo, contribuendo a una gestione più olistica della salute degli animali allevati.

L’impegno di ASC per il benessere degli animali acquatici rappresenta un passo fondamentale verso un’acquacoltura più etica e sostenibile. Grazie all’introduzione di standard rigorosi e all’adozione di migliori pratiche per la gestione, il trasporto e l’abbattimento, ASC sta ridefinendo il concetto di produzione responsabile nel settore ittico. Allo stesso tempo, attraverso un’efficace sensibilizzazione dei consumatori e un dialogo costruttivo con gli allevatori, ASC contribuisce a plasmare il futuro del benessere animale nell’ambito più ampio della sostenibilità alimentare. Scegliere prodotti certificati ASC significa dunque fare una scelta consapevole per il rispetto degli animali e per un futuro più sostenibile.

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Crescita record per il salmone scozzese

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Crescita record per il salmone scozzese – Le esportazioni di salmone scozzese hanno registrato un incremento senza precedenti, raggiungendo il record di 844 milioni di sterline nel 2024. Un balzo del 45% rispetto all’anno precedente conferma il salmone scozzese come la principale esportazione alimentare del Regno Unito, superando formaggi iconici come il Cheddar e prodotti tradizionali come l’agnello e il manzo.

L’Asia si conferma un mercato strategico, con una crescita impressionante di oltre il 60% nelle esportazioni dirette verso Cina e Taiwan. La qualità del salmone scozzese, riconosciuta a livello internazionale, si traduce in una domanda in costante espansione, con il 55% delle esportazioni dirette in Francia e il 27% negli Stati Uniti.

Un’economia trainata dal salmone: occupazione e investimenti multimilionari

L’impatto economico di questo successo è tangibile: il settore impiega direttamente 2.500 persone nelle comunità costiere, mentre l’indotto genera oltre 10.000 posti di lavoro. Inoltre, gli investimenti tecnologici per migliorare il benessere animale e la sostenibilità hanno aumentato i tassi di sopravvivenza del pesce fino all’82,3%, il valore più alto degli ultimi quattro anni.

I produttori hanno implementato tecnologie all’avanguardia per garantire la qualità e la freschezza del prodotto, con il salmone scozzese che rappresenta la merce più esportata attraverso l’aeroporto di Heathrow, grazie a spedizioni rapide via voli di linea.

Il futuro del settore tra regolamentazione e crescita sostenibile

I leader del settore sottolineano la necessità di un quadro normativo efficace, che garantisca stabilità e favorisca ulteriori investimenti. Tavish Scott, amministratore delegato di Salmon Scotland, ha dichiarato: “Queste cifre dimostrano la crescente domanda globale di salmone scozzese, giustamente riconosciuto come il migliore al mondo. Con una regolamentazione più efficiente, possiamo creare ancora più posti di lavoro e crescita economica.”

Anche il governo scozzese ribadisce il suo impegno a supportare il settore, puntando su crescita sostenibile e promozione internazionale per mantenere il primato del salmone scozzese sui mercati globali.

Con numeri da record e un’industria in piena espansione, come evidenzia il recente UK overseas trade in goods statistics, il salmone scozzese si conferma protagonista assoluto del commercio ittico globale, trainando l’intero comparto e aprendo nuove prospettive per l’acquacoltura sostenibile.

Crescita record per il salmone scozzese

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Presentato ad AquaFarm il Manuale benessere specie ittiche allevate

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Presentato ad AquaFarm il Manuale benessere specie ittiche allevate – L’acquacoltura sta attraversando un’evoluzione epocale. Non si tratta più solo di produrre pesce in quantità, ma di farlo in modo etico e sostenibile. Il benessere animale, una volta relegato ai mammiferi d’allevamento, è ormai al centro del dibattito anche per le specie ittiche. Durante l’ultima edizione di AquaFarm è stato presentato il recente manuale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie e dell’Associazione Piscicoltori Italiani, una guida dettagliata per gli operatori del settore, in grado di fornire strumenti concreti per misurare e garantire il benessere nei diversi contesti produttivi.

Il benessere dei pesci è cruciale

Negli ultimi anni, l’attenzione dei consumatori e delle istituzioni verso il welfare animale si è estesa ai pesci d’allevamento. Studi scientifici hanno dimostrato che i pesci, in quanto esseri senzienti, provano dolore e stress. Condizioni di allevamento ottimali non solo migliorano la qualità della vita degli animali, ma hanno anche ricadute dirette sulla produttività e sulla qualità del prodotto finale.

Indicatori di welfare ittico

Il manuale evidenzia l’importanza degli Operational Welfare Indicators (OWIs), strumenti di misurazione che permettono agli allevatori di monitorare parametri fondamentali come la qualità dell’acqua, la densità di popolazione, l’alimentazione e le pratiche di manipolazione. Questi indicatori sono divisi in tre categorie principali:

  • Ambientali: qualità dell’acqua, ossigeno disciolto, temperatura e salinità.
  • Animali: stato fisico, comportamento, tasso di crescita.
  • Laboratorio: analisi biologiche per individuare segnali di stress o malattia.

La sfida del trasporto e dell’abbattimento

Due fasi critiche per il benessere dei pesci allevati sono il trasporto e l’abbattimento. Durante il trasporto, le variazioni di temperatura, l’ossigenazione e la densità devono essere attentamente monitorate per ridurre il rischio di sofferenza. Per l’abbattimento, le normative europee suggeriscono metodi che minimizzino il dolore, come lo stordimento con elettricità o ghiaccio. L’adozione di pratiche rispettose non solo migliora il benessere animale, ma riduce le perdite economiche per gli allevatori.

Normative e prospettive future

L’Unione Europea ha introdotto regolamenti sempre più stringenti in tema di benessere animale. Il settore dell’acquacoltura dovrà adeguarsi a standard più elevati per garantire un prodotto che rispetti non solo l’ambiente, ma anche l’etica del consumo. In Italia, l’Associazione Piscicoltori Italiani sta promuovendo ricerche e interventi per aggiornare le competenze degli allevatori e rendere il settore più competitivo a livello internazionale.

Verso un’acquacoltura più etica e sostenibile

Il futuro dell’acquacoltura è legato a doppio filo con il concetto di benessere animale. Un pesce allevato in condizioni ottimali cresce meglio, è più sano e offre carni di qualità superiore. Investire nel welfare ittico non è solo una scelta etica, ma una strategia vincente per tutto il settore.

Con l’informazione e la formazione adeguata, il comparto può evolversi verso un modello produttivo più responsabile e orientato alle esigenze del mercato moderno. È tempo di cambiare rotta: il benessere dei pesci non è un optional, ma una necessità.

Presentato ad AquaFarm il Manuale benessere specie ittiche allevate

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Presentato il programma delle conferenze tecniche di Aquafuture Spain

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Presentato il programma delle conferenze tecniche di Aquafuture SpainJuan Lijó, direttore di Aquafuture Spain, ha presentato il programma di conferenze e presentazioni che si terranno martedì 20 e mercoledì 21 maggio presso il centro fieristico IFEVI – Vigo.

La Sala Conferenze “Zona Franca de Vigo” ospiterà sette tavole rotonde, anche se la data e l’ora di ciascuna non sono ancora state assegnate, gli argomenti che verranno affrontati saranno i seguenti.

Implementazione della CSRD nel settore dell’acquacoltura affrontando le sfide e le opportunità poste dall’implementazione della nuova direttiva sulla rendicontazione della sostenibilità aziendale (CSRD) nel settore dell’acquacoltura

Tecnologia e intelligenza artificiale applicate al marketing e alla produzione

Applicazioni pratiche dell’intelligenza artificiale (IA) e di altre tecnologie nell’acquacoltura, come l’ottimizzazione dei processi di produzione.

Aumentare la produzione per un’acquacoltura globale sostenibile

Verranno presentate diverse strategie per aumentare la capacità produttiva dell’acquacoltura in modo sostenibile ed efficiente.

Innovazione circolare nell’acquacoltura

Il dibattito si concentrerà sull’integrazione dell’economia circolare nel settore dell’acquacoltura con l’obiettivo di ridurre al minimo gli sprechi, sfruttare i sottoprodotti, ecc.

Saranno discusse iniziative per trasformare i modelli di business dell’acquacoltura verso una maggiore sostenibilità e redditività, attraverso il riutilizzo e il riciclo delle risorse.

Tendenze alimentari future

Si tenterà di identificare le tendenze emergenti nei consumi alimentari e nelle preferenze che incidono sui prodotti dell’acquacoltura. Verranno discussi i cambiamenti nelle richieste dei consumatori, le opportunità nei mercati internazionali e le strategie per posizionare i prodotti dell’acquacoltura come opzioni sostenibili, sane e di alta qualità.

Proteine alternative

Verrà discusso lo sviluppo di fonti proteiche alternative nell’acquacoltura, nonché i progressi nei nuovi ingredienti come le proteine basate su insetti, alghe o scarti dei processi agroindustriali, con particolare attenzione al loro ruolo nella sostenibilità e nella riduzione della dipendenza dalla farina di pesce.

Infine, nell’ambito dell’internazionalizzazione del settore dell’acquacoltura, verranno discusse strategie e strumenti per le aziende, le organizzazioni e le istituzioni del settore dell’acquacoltura che desiderano espandersi nei mercati internazionali. Verranno individuate le barriere commerciali, le opportunità nei mercati emergenti e le modalità per stabilire alleanze e collaborazioni che rafforzino la competitività del settore dell’acquacoltura a livello globale.

A partire da ora l’organizzazione lavorerà alla selezione dei relatori e all’assegnazione degli spazi temporali per completare il programma. Ogni tavola rotonda durerà un’ora e mezza, a ciascuna parteciperanno un moderatore e quattro relatori e si concluderà con la partecipazione del pubblico.
Per tute le tavole rotonde è prevista la traduzione simultanea in inglese/spagnolo.

La conferenza tecnica Aquafuture Spain sarà completata da due sale di presentazione, dove alcuni espositori terranno discorsi commerciali e presenteranno progetti e studi.
Le sale “Deputación de Pontevedra” e “Sala Concello de Vigo” sono già state prenotate da aziende come Grupo Eurored, Sulzer, Biomar, Morenot, Ciimar, Flatlantic, Irta, Hipra, Lakse Systemers e CIM – Uvigo. Le prenotazioni sono ancora aperte e il programma completo sarà disponibile tra due mesi.

La III Esposizione Internazionale del Settore dell’Acquacoltura, AQUAFUTURE SPAIN, si terrà dal 20 al 22 maggio 2025 presso il centro espositivo IFEVI di Vigo. Sono già arrivati più di 210 espositori da 27 paesi, evidenziando una grande delegazione dalla Cina e da paesi emergenti come l’Arabia Saudita o l’Egitto, che rappresenta il 40% in più di partecipazione rispetto all’edizione precedente e una crescita del 35% degli espositori internazionali.
Potete trovare tutte le informazioni sul loro sito web: www.aquafuturespain.com

Presentato il programma delle conferenze tecniche di Aquafuture Spain

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Pesca ricreativa sotto controllo in UE con il nuovo sistema di raccolta dati

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Pesca ricreativa sotto controllo in UE con il nuovo sistema di raccolta dati – L’Unione Europea compie un passo decisivo nella gestione sostenibile delle risorse marine con l’introduzione di un sistema armonizzato per la raccolta dei dati sulle catture della pesca ricreativa nelle zone costiere. Questo nuovo regolamento, adottato nell’ambito del regolamento sul controllo della pesca, mira a colmare una lacuna informativa cruciale, consentendo un monitoraggio più preciso dell’impatto della pesca non commerciale sugli stock ittici.

Fino ad oggi, i dati sulla pesca ricreativa erano frammentari e disomogenei tra i diversi Stati membri, rendendo difficile una valutazione accurata del suo impatto sugli ecosistemi marini. Con il nuovo sistema, gli Stati dell’UE dovranno raccogliere e trasmettere informazioni dettagliate sulle catture ricreative alla Commissione Europea, permettendo una gestione più consapevole ed equilibrata delle risorse marine.

Un elemento chiave di questa iniziativa è la creazione di RecFishing, un sistema elettronico che faciliterà la raccolta e la segnalazione dei dati sulle catture. Questo strumento permetterà di uniformare i metodi di registrazione delle attività di pesca ricreativa, eliminando le attuali disparità tra i vari paesi e migliorando l’affidabilità delle valutazioni a livello comunitario.

Ma il regolamento non si ferma alla sola raccolta dati. Una delle problematiche affrontate riguarda la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (INN), fenomeno che coinvolge anche la pesca ricreativa. Per contrastarlo, il nuovo quadro normativo introduce la marcatura obbligatoria per gli attrezzi passivi non maneggiati, come reti, palangari, trappole e nasse. Questo permetterà di identificare gli attrezzi abbandonati e di ridurre il loro impatto ambientale, garantendo maggiore trasparenza e tracciabilità. Da questa misura restano escluse le classiche canne da pesca, che non necessiteranno di alcuna marcatura.

L’obiettivo finale è quello di bilanciare le esigenze dei pescatori ricreativi con la necessità di conservare gli ecosistemi marini. Una gestione più informata e trasparente aiuterà i decisori politici a sviluppare strategie più efficaci per il mantenimento degli stock ittici, evitando squilibri che potrebbero compromettere la sostenibilità a lungo termine.

Nei prossimi mesi, la Commissione Europea lavorerà a stretto contatto con gli Stati membri, la comunità scientifica e i rappresentanti del settore per attuare queste misure in modo efficace e armonioso. Il nuovo regolamento segna un cambiamento significativo nella gestione della pesca ricreativa, dimostrando l’impegno dell’UE nel garantire un futuro sostenibile per le risorse marine europee.

Pesca ricreativa sotto controllo in UE con il nuovo sistema di raccolta dati

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