Mese: Giugno 2023 Pagina 94 di 96

Bolton: 1,3 miliardi di fatturato per la divisione Food

 

Bolton: 1,3 miliardi di fatturato per la divisione Food – Bolton Group, azienda italiana leader nel settore alimentare e dei prodotti di personal care, ha reso noti i risultati finanziari del 2022 nel suo ultimo bilancio di sostenibilità. Questo report, pubblicato in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente, lo scorso 5 giugno, mette in evidenza l’impegno del Gruppo verso l’ambiente, gli oceani, i dipendenti e la società nel suo complesso. Nel corso del 2022, il fatturato complessivo di Bolton Group ha raggiunto i 3,2 miliardi di euro.

Bolton Group, guidata da Marina Nissim, è un’azienda familiare italiana che possiede oltre 60 brand, che spaziano dai prodotti alimentari ai prodotti per la cura personale, per la casa, la bellezza e gli adesivi. Questi brand sono distribuiti in più di 150 Paesi nel mondo. L’Italia rappresenta il mercato con la maggiore incidenza sul fatturato, con il 31%, seguita da Sud America (11%), Nord America (10%), Francia (9%) e Spagna (7%).

La divisione Food, che comprende brand di successo come Rio Mare e Simmenthal, rappresenta il 41% delle vendite complessive del Gruppo. Nel 2022, questa divisione ha registrato un fatturato netto di 1,3 miliardi di euro, e conta su 7 stabilimenti e 4.000 dipendenti in tutto il mondo, servendo oltre 60 mercati.

Bolton Group è anche attiva nel settore della pesca, della lavorazione e della conservazione del tonno. Ogni anno, l’azienda introduce sul mercato 600.000 tonnellate di tonno, di cui il 15% viene utilizzato per i propri brand. L’85% rimanente viene invece venduto a produttori e trasformatori tramite Trimarine. Nel complesso, la divisione ha registrato vendite nette per 906 milioni di euro nel 2022, e conta su tre stabilimenti e 5.100 dipendenti.

I risultati finanziari di Bolton Group dimostrano il suo successo e la sua presenza globale nel settore alimentare e dei prodotti di personal care. L’impegno per la sostenibilità e l’attenzione verso l’ambiente sono elementi chiave per il Gruppo, che continua a espandersi e a servire mercati in tutto il mondo.

Bolton: 1,3 miliardi di fatturato per la divisione Food

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Bolton: 1,3 miliardi di fatturato per la divisione Food

 

Bolton: 1,3 miliardi di fatturato per la divisione Food – Bolton Group, azienda italiana leader nel settore alimentare e dei prodotti di personal care, ha reso noti i risultati finanziari del 2022 nel suo ultimo bilancio di sostenibilità. Questo report, pubblicato in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente, lo scorso 5 giugno, mette in evidenza l’impegno del Gruppo verso l’ambiente, gli oceani, i dipendenti e la società nel suo complesso. Nel corso del 2022, il fatturato complessivo di Bolton Group ha raggiunto i 3,2 miliardi di euro.

Bolton Group, guidata da Marina Nissim, è un’azienda familiare italiana che possiede oltre 60 brand, che spaziano dai prodotti alimentari ai prodotti per la cura personale, per la casa, la bellezza e gli adesivi. Questi brand sono distribuiti in più di 150 Paesi nel mondo. L’Italia rappresenta il mercato con la maggiore incidenza sul fatturato, con il 31%, seguita da Sud America (11%), Nord America (10%), Francia (9%) e Spagna (7%).

La divisione Food, che comprende brand di successo come Rio Mare e Simmenthal, rappresenta il 41% delle vendite complessive del Gruppo. Nel 2022, questa divisione ha registrato un fatturato netto di 1,3 miliardi di euro, e conta su 7 stabilimenti e 4.000 dipendenti in tutto il mondo, servendo oltre 60 mercati.

Bolton Group è anche attiva nel settore della pesca, della lavorazione e della conservazione del tonno. Ogni anno, l’azienda introduce sul mercato 600.000 tonnellate di tonno, di cui il 15% viene utilizzato per i propri brand. L’85% rimanente viene invece venduto a produttori e trasformatori tramite Trimarine. Nel complesso, la divisione ha registrato vendite nette per 906 milioni di euro nel 2022, e conta su tre stabilimenti e 5.100 dipendenti.

I risultati finanziari di Bolton Group dimostrano il suo successo e la sua presenza globale nel settore alimentare e dei prodotti di personal care. L’impegno per la sostenibilità e l’attenzione verso l’ambiente sono elementi chiave per il Gruppo, che continua a espandersi e a servire mercati in tutto il mondo.

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Bolton: 1,3 miliardi di fatturato per la divisione Food – Bolton Group, azienda italiana leader nel settore alimentare e dei prodotti di personal care, ha reso noti i risultati finanziari del 2022 nel suo ultimo bilancio di sostenibilità. Questo report, pubblicato in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente, lo scorso 5 giugno, mette in evidenza l’impegno del Gruppo verso l’ambiente, gli oceani, i dipendenti e la società nel suo complesso. Nel corso del 2022, il fatturato complessivo di Bolton Group ha raggiunto i 3,2 miliardi di euro.

Bolton Group, guidata da Marina Nissim, è un’azienda familiare italiana che possiede oltre 60 brand, che spaziano dai prodotti alimentari ai prodotti per la cura personale, per la casa, la bellezza e gli adesivi. Questi brand sono distribuiti in più di 150 Paesi nel mondo. L’Italia rappresenta il mercato con la maggiore incidenza sul fatturato, con il 31%, seguita da Sud America (11%), Nord America (10%), Francia (9%) e Spagna (7%).

La divisione Food, che comprende brand di successo come Rio Mare e Simmenthal, rappresenta il 41% delle vendite complessive del Gruppo. Nel 2022, questa divisione ha registrato un fatturato netto di 1,3 miliardi di euro, e conta su 7 stabilimenti e 4.000 dipendenti in tutto il mondo, servendo oltre 60 mercati.

Bolton Group è anche attiva nel settore della pesca, della lavorazione e della conservazione del tonno. Ogni anno, l’azienda introduce sul mercato 600.000 tonnellate di tonno, di cui il 15% viene utilizzato per i propri brand. L’85% rimanente viene invece venduto a produttori e trasformatori tramite Trimarine. Nel complesso, la divisione ha registrato vendite nette per 906 milioni di euro nel 2022, e conta su tre stabilimenti e 5.100 dipendenti.

I risultati finanziari di Bolton Group dimostrano il suo successo e la sua presenza globale nel settore alimentare e dei prodotti di personal care. L’impegno per la sostenibilità e l’attenzione verso l’ambiente sono elementi chiave per il Gruppo, che continua a espandersi e a servire mercati in tutto il mondo.

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Riscaldamento globale: i pesci migrano in acque più fredde

 

Riscaldamento globale: i pesci migrano in acque più fredde  – Uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Glasgow ha rivelato che la maggior parte delle popolazioni ittiche si sta spostando verso i poli nord e sud, o verso acque più profonde rispetto ai loro habitat naturali, al fine di sfuggire alle temperature marine che sono in costante aumento. L’importanza della temperatura dell’acqua per la vita marina è cruciale. Questo elemento ambientale ha un impatto significativo sul metabolismo, la crescita e la riproduzione delle specie marine.

Molte specie ittiche hanno finestre di temperature molto ristrette in cui possono sopravvivere, quindi anche una piccola variazione può rendere il loro habitat inospitale, lo spostamento verso nuovi territori marini rimane l’unica opzione disponibile.

Questo fenomeno di migrazione è stato osservato come causa del declino delle popolazioni ittiche in tutto il mondo, e in alcune regioni, alcune specie ittiche sono persino scomparse completamente. Gli scienziati hanno rilevato che i cambiamenti nell’ecosistema marino si stanno verificando fino a sette volte più velocemente rispetto ai cambiamenti che avvengono sulla terraferma.

La ricerca, che ha coinvolto 115 diverse specie di pesci da tutti e sette gli oceani del mondo, rappresenta il primo studio su scala globale di questo tipo.

Secondo Carolin Dahms, autrice principale dello studio, le popolazioni ittiche si stanno spostando principalmente dalle zone in cui le temperature aumentano più rapidamente. “Potrebbe essere che il tasso di riscaldamento in alcune regioni sia così elevato da impedire ai pesci di adattarsi, e quindi la migrazione potrebbe essere la loro strategia migliore per far fronte a questa situazione”, ha affermato.

Il professor Shaun Killen, autore senior dello studio, ha evidenziato l’incertezza riguardo alle conseguenze che questi spostamenti comporteranno sulle catene alimentari e sugli ecosistemi marini. “Se le prede di queste specie non si spostano insieme a loro, o se queste specie si trasformano in una specie invasiva nelle nuove aree, potrebbero verificarsi gravi ripercussioni nel lungo periodo”, ha spiegato.

Le popolazioni ittiche stanno affrontando un cambiamento significativo nei loro habitat a causa dell’aumento delle temperature del mare, e ciò potrebbe avere importanti implicazioni per l’equilibrio degli ecosistemi marini e delle catene alimentari.

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Sangalli: “La blue economy è un settore con un valore aggiunto superiore ai 50 miliardi di euro”

Sangalli: “La blue economy è un settore con un valore aggiunto superiore ai 50 miliardi di euro”

“Pensiamo al Piano del Mare. La blue economy è un settore importantissimo con un valore aggiunto superiore ai 50 miliardi di euro. O pensiamo al demanio a uso turistico ricreativo e della nautica. E in particolare alla mappatura delle concessioni, al giusto indennizzo, alla valorizzazione delle tante imprese, come i balneari, che hanno investito e contribuito alla qualità turistica del Paese. Una realtà così importante non può essere lasciata senza certezze del proprio futuro”. 

Così il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli durante l’assemblea 2023 dell’associazione in corso a Roma.

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