Mese: Luglio 2023 Pagina 33 di 80

D’Amato: “No a prodotto importato da Paesi che fanno ricorso a lavoro forzato”

 

D’Amato: “No a prodotto importato da Paesi che fanno ricorso a lavoro forzato” – Ieri a Bruxelles, in Commissione Pesca, è stata votata una opinione di cui sono relatrice per i Verdi Europei di regolamento UE che chiaramente, e senza indugio, prevede un sistema sanzionatorio per gli Stati che non rispettano i lavoratori del settore.

La destra ha contrastato la proposta fin dall’inizio. E alla fine ha votato contro la relazione.

Il parere approvato esclude dal mercato dell’Unione i prodotti realizzati con il lavoro forzato: 13 voti favorevoli, 8 contrari e 2 astensioni.
Ppe (Forza Italia) e Ecr (Fratelli d’Italia) hanno votato contro.

La Lega, parlamentari italiani compresi, si è astenuta!

Come spesso accade, il centrodestra a parole si fa paladino del Made in Italy… ma quando si tratta di legiferare non riesce nemmeno ad approvare un testo che dice stop alle importazioni dai Paesi che sfruttano i lavoratori, dunque possono abbassare il prezzo facendo concorrenza sleale.

Forza Italia, FdI e Lega si assumeranno davanti ai pescatori tutta la responsabilità di una azione contraria alla salvaguardia del comparto e del prodotto italiano ed europeo!

Insomma, a Bruxelles abbiamo posto le basi per la tutela dei lavoratori di quei Paesi e, dal punto di vista italiano (ad esempio) abbiamo operato a tutela del prodotto locale e delle aziende che lungo le coste lavorano rispettando le regole e le persone.

Il sistema sanzionatorio prevede che se il Paese in questione non farà progressi, la Commissione assegnerà un cartellino rosso con diverse conseguenze… tra le quali anche lo stop alle importazioni da parte degli Stati Ue.
Si stima che ancora oggi 128.000 pescatori in tutto il mondo si trovino in condizioni di lavoro forzato.

Così in un comunicato stampa Rosa D’Amato Europarlamentare Verdi Europei

D’Amato: “No a prodotto importato da Paesi che fanno ricorso a lavoro forzato”

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Unci AgroAlimentare, Scognamiglio: Ue distrugge pesca italiana e danneggia consumatori. Dalle tavole scompariranno gamberi, scampi, triglie, naselli

Unci AgroAlimentare, Scognamiglio: Ue distrugge pesca italiana e danneggia consumatori. Dalle tavole scompariranno gamberi, scampi, triglie, naselli

“La Commissione europea ha completamente ignorato la voce dei lavoratori del settore ittico, andando avanti con un Piano di azione che decreterà la definitiva scomparsa del segmento della pesca a strascico e rischia di colpire gravemente l’intero comparto, soprattutto le piccole imprese, già da tempo messo a dura prova”. Così Gennaro Scognamiglio, presidente nazionale dell’Unci AgroAlimentare.

“Nonostante le sacrosante proteste – ha proseguito il dirigente dell’associazione di settore del mondo cooperativistico – degli operatori di tutta Europa, con le marinerie italiane in prima fila, l’Ue ha deciso di andare avanti con misure drastiche e non scientificamente fondate, danneggiando così la pesca ed in particolare un ambito che vede l’Italia collocata in una posizione di primo piano. A nulla sono valse le richieste di confronto e la disponibilità, manifestata concretamente in questi anni, ad impegnarsi per un’attività sempre più attenta alla sostenibilità e al benessere ambientale del mare e delle specie viventi che lo popolano.

Ad essere colpiti e danneggiati dunque sono i lavoratori e le imprese del settore della pesca, le filiere collegate e tutti i consumatori.

In Italia, nella sola pesca a strascico sono impegnate oltre 2000 imbarcazioni, che danno occupazione a 7500 lavoratori, un settore che contribuisce a un terzo del prodotto ittico italiano, per un valore pari al 46% del fatturato totale.

Tra le immediate conseguenze della crociata avviata dalla Commissione europea, ci sarà la scomparsa dalle tavole italiane di specie come gamberi, scampi, triglie, naselli, ma anche sogliole, e quindi di tanti piatti tipici della nostra straordinaria tradizione culinaria, a cominciare dalla frittura di paranza. Per soddisfare le richieste del mercato non ci sarà altro modo che aumentare l’importazione di prodotti ittici da Paesi extra-comunitari, che lavorano con regole diverse e non rispettano i nostri stessi rigidi protocolli in termini di sicurezza ed anche di sostenibilità. Diventa perciò sempre più concreta la prospettiva di introdurre e commercializzare pesce sintetico”.

“Soprattutto negli ultimi tempi – conclude Scognamiglio – la pesca, l’agroalimentare, l’enologia italiana ed i prodotti tipici e di qualità mediterranei sono finiti nel mirino dell’Unione europea e delle lobby che condizionano le scelte di Bruxelles, con danni incalcolabili per la nostra economia, ma anche per i cittadini europei, ai quali si cerca di imporre il consumo di prodotti di scarsa qualità, succedanei di quelli originali, senza nemmeno un’adeguata e trasparente informazione nelle etichette, oppure di veicolare “nuovi alimenti”, come gli insetti edibili, o ancora organismi geneticamente modificati e cibi artificiali, sotto l’improbabile bandiera di una scelta ecologica, che invece più realisticamente appare un tentativo di creare un mercato, per prodotti che comprensibilmente non ne hanno. E’ tempo di dire basta a tutto ciò e fermare questo insensato percorso che non tiene in alcuna considerazione la sostenibilità sociale, i diritti dei lavoratori e le ricadute economiche negative”.

Gennaro Scognamiglio: Foto Ufficio Stampa Unci Agroalimentare

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Walmart e Sam’s Club alzano gli standard per i fornitori di tonno

 

Walmart e Sam’s Club alzano gli standard per i fornitori di tonno – Walmart e Sam’s Club alzano gli standard nella catena di approvvigionamento del tonno per continuare a fornire prodotti ittici provenienti da fonti più sostenibili, inclusi i principali prodotti a base di pesce che forniscono proteine, nutrimento e reddito a centinaia di milioni di persone in tutto il mondo.

Walmart e Sam’s Club hanno comunicato l’adozione di norme più rigorose volte a migliorare la trasparenza e la raccolta di dati nella filiera del tonno, per affrontare questioni come la cattura accidentale di specie non bersaglio, la pesca illegale e l’abbandono degli attrezzi da pesca, che continuano a rappresentare una minaccia per gli ecosistemi oceanici.
Con la nuova politica rafforzata sui prodotti ittici si richiederà ai fornitori di tonno di adottare le seguenti misure entro il 2027:

il pesce deve provenire esclusivamente da navi che hanno il 100% di monitoraggio da parte di osservatori (sia attraverso il monitoraggio elettronico che attraverso l’osservazione umana).
il tonno deve essere riconducibile ad attività di pesca che non effettuano trasbordi in alto mare, a meno che tali trasbordi non siano coperti da un monitoraggio al 100% da parte di osservatori (sia attraverso il monitoraggio elettronico che attraverso l’uso di telecamere a bordo).

Secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), a causa di problemi sistematici come la pesca illegale e distruttiva, più di un terzo delle attività di pesca mondiale opera ora a livelli insostenibili. Ciò ha portato al rischio di estinzione per circa un milione di specie animali e vegetali, tra cui squali, balene e delfini. Il settore ittico si trova in un momento cruciale e l’azione deve essere accelerata.

L’impegno Walmart e Sam’s Club per la trasparenza del tonno include l’implementazione di programmi di monitoraggio elettronico o di osservatori umani, strumenti cruciali per la gestione della pesca, in quanto consentono il controllo delle attività di pesca commerciale e la raccolta di informazioni chiave su vari aspetti, inclusa la cattura accidentale. Tali programmi possono essere gestiti sia da persone che attraverso l’uso di dispositivi di monitoraggio elettronici, tra cui la nuova tecnologia di intelligenza artificiale (AI). L’obiettivo è migliorare la trasparenza e promuovere le migliori pratiche di pesca attraverso l’utilizzo dei dati e la copertura delle attività di pesca.

La nuova politica prevede l’eliminazione del trasbordo, trasferimento di pesce o prodotti ittici da un peschereccio a un altro, sia in mare che in porto, a meno che tale attività non sia coperta dal monitoraggio al 100% da parte di osservatori, sia attraverso il monitoraggio elettronico che attraverso l’osservazione umana.

Secondo l‘International Seafood Sustainability Foundation (ISSF), il trasbordo in mare può impedire la raccolta di dati accurati sui prodotti ittici e favorire attività di pesca illegale, non dichiarata o non regolamentata, mettendo a rischio i lavoratori, i consumatori e l’ambiente. Al contrario, il trasbordo in porto, con un monitoraggio al 100% da parte di osservatori, promuove una maggiore trasparenza e può portare a una serie di vantaggi socio-economici, tra cui l’occupazione locale e costi inferiori delle merci.

Walmart e Sam’s Club alzano gli standard per i fornitori di tonno

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Walmart e Sam’s Club alzano gli standard per i fornitori di tonno

 

Walmart e Sam’s Club alzano gli standard per i fornitori di tonno – Walmart e Sam’s Club alzano gli standard nella catena di approvvigionamento del tonno per continuare a fornire prodotti ittici provenienti da fonti più sostenibili, inclusi i principali prodotti a base di pesce che forniscono proteine, nutrimento e reddito a centinaia di milioni di persone in tutto il mondo.

Walmart e Sam’s Club hanno comunicato l’adozione di norme più rigorose volte a migliorare la trasparenza e la raccolta di dati nella filiera del tonno, per affrontare questioni come la cattura accidentale di specie non bersaglio, la pesca illegale e l’abbandono degli attrezzi da pesca, che continuano a rappresentare una minaccia per gli ecosistemi oceanici.
Con la nuova politica rafforzata sui prodotti ittici si richiederà ai fornitori di tonno di adottare le seguenti misure entro il 2027:

il pesce deve provenire esclusivamente da navi che hanno il 100% di monitoraggio da parte di osservatori (sia attraverso il monitoraggio elettronico che attraverso l’osservazione umana).
il tonno deve essere riconducibile ad attività di pesca che non effettuano trasbordi in alto mare, a meno che tali trasbordi non siano coperti da un monitoraggio al 100% da parte di osservatori (sia attraverso il monitoraggio elettronico che attraverso l’uso di telecamere a bordo).

Secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), a causa di problemi sistematici come la pesca illegale e distruttiva, più di un terzo delle attività di pesca mondiale opera ora a livelli insostenibili. Ciò ha portato al rischio di estinzione per circa un milione di specie animali e vegetali, tra cui squali, balene e delfini. Il settore ittico si trova in un momento cruciale e l’azione deve essere accelerata.

L’impegno Walmart e Sam’s Club per la trasparenza del tonno include l’implementazione di programmi di monitoraggio elettronico o di osservatori umani, strumenti cruciali per la gestione della pesca, in quanto consentono il controllo delle attività di pesca commerciale e la raccolta di informazioni chiave su vari aspetti, inclusa la cattura accidentale. Tali programmi possono essere gestiti sia da persone che attraverso l’uso di dispositivi di monitoraggio elettronici, tra cui la nuova tecnologia di intelligenza artificiale (AI). L’obiettivo è migliorare la trasparenza e promuovere le migliori pratiche di pesca attraverso l’utilizzo dei dati e la copertura delle attività di pesca.

La nuova politica prevede l’eliminazione del trasbordo, trasferimento di pesce o prodotti ittici da un peschereccio a un altro, sia in mare che in porto, a meno che tale attività non sia coperta dal monitoraggio al 100% da parte di osservatori, sia attraverso il monitoraggio elettronico che attraverso l’osservazione umana.

Secondo l‘International Seafood Sustainability Foundation (ISSF), il trasbordo in mare può impedire la raccolta di dati accurati sui prodotti ittici e favorire attività di pesca illegale, non dichiarata o non regolamentata, mettendo a rischio i lavoratori, i consumatori e l’ambiente. Al contrario, il trasbordo in porto, con un monitoraggio al 100% da parte di osservatori, promuove una maggiore trasparenza e può portare a una serie di vantaggi socio-economici, tra cui l’occupazione locale e costi inferiori delle merci.

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Walmart e Sam’s Club alzano gli standard per i fornitori di tonno – Walmart e Sam’s Club alzano gli standard nella catena di approvvigionamento del tonno per continuare a fornire prodotti ittici provenienti da fonti più sostenibili, inclusi i principali prodotti a base di pesce che forniscono proteine, nutrimento e reddito a centinaia di milioni di persone in tutto il mondo.

Walmart e Sam’s Club hanno comunicato l’adozione di norme più rigorose volte a migliorare la trasparenza e la raccolta di dati nella filiera del tonno, per affrontare questioni come la cattura accidentale di specie non bersaglio, la pesca illegale e l’abbandono degli attrezzi da pesca, che continuano a rappresentare una minaccia per gli ecosistemi oceanici.
Con la nuova politica rafforzata sui prodotti ittici si richiederà ai fornitori di tonno di adottare le seguenti misure entro il 2027:

il pesce deve provenire esclusivamente da navi che hanno il 100% di monitoraggio da parte di osservatori (sia attraverso il monitoraggio elettronico che attraverso l’osservazione umana).
il tonno deve essere riconducibile ad attività di pesca che non effettuano trasbordi in alto mare, a meno che tali trasbordi non siano coperti da un monitoraggio al 100% da parte di osservatori (sia attraverso il monitoraggio elettronico che attraverso l’uso di telecamere a bordo).

Secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), a causa di problemi sistematici come la pesca illegale e distruttiva, più di un terzo delle attività di pesca mondiale opera ora a livelli insostenibili. Ciò ha portato al rischio di estinzione per circa un milione di specie animali e vegetali, tra cui squali, balene e delfini. Il settore ittico si trova in un momento cruciale e l’azione deve essere accelerata.

L’impegno Walmart e Sam’s Club per la trasparenza del tonno include l’implementazione di programmi di monitoraggio elettronico o di osservatori umani, strumenti cruciali per la gestione della pesca, in quanto consentono il controllo delle attività di pesca commerciale e la raccolta di informazioni chiave su vari aspetti, inclusa la cattura accidentale. Tali programmi possono essere gestiti sia da persone che attraverso l’uso di dispositivi di monitoraggio elettronici, tra cui la nuova tecnologia di intelligenza artificiale (AI). L’obiettivo è migliorare la trasparenza e promuovere le migliori pratiche di pesca attraverso l’utilizzo dei dati e la copertura delle attività di pesca.

La nuova politica prevede l’eliminazione del trasbordo, trasferimento di pesce o prodotti ittici da un peschereccio a un altro, sia in mare che in porto, a meno che tale attività non sia coperta dal monitoraggio al 100% da parte di osservatori, sia attraverso il monitoraggio elettronico che attraverso l’osservazione umana.

Secondo l‘International Seafood Sustainability Foundation (ISSF), il trasbordo in mare può impedire la raccolta di dati accurati sui prodotti ittici e favorire attività di pesca illegale, non dichiarata o non regolamentata, mettendo a rischio i lavoratori, i consumatori e l’ambiente. Al contrario, il trasbordo in porto, con un monitoraggio al 100% da parte di osservatori, promuove una maggiore trasparenza e può portare a una serie di vantaggi socio-economici, tra cui l’occupazione locale e costi inferiori delle merci.

Walmart e Sam’s Club alzano gli standard per i fornitori di tonno

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