Mese: Gennaio 2024 Pagina 26 di 84

Federpesca: dal Parlamento UE finalmente segnali positivi per la pesca

Federpesca: dal Parlamento UE finalmente segnali positivi per la pesca

“Venerdì 19 gennaio il Parlamento Europeo in plenaria ha votato una risoluzione inerente il “Piano d’azione dell’UE: Proteggere e ripristinare gli ecosistemi marini per una pesca sostenibile e resiliente”, diventato famoso negli ultimi mesi per l’obiettivo di voler eliminare la pesca a strascico dai mari europei. Nell’ambito della discussione sono stati espressi una serie di pareri molto importanti e sono stati invece bocciati alcuni emendamenti che andavano nella direzione di criminalizzare il settore e soprattutto la pesca di fondo. Dopo mesi di provvedimenti volti a criminalizzare il settore della pesca e di cattiva informazione, finalmente un segnale positivo per la pesca europea!”, ha dichiarato la Direttrice di Federpesca, Francesca Biondo.

“Ringraziamo i parlamentari europei, in particolare i membri della Commissione Pesca che hanno predisposto e votato la relazione. Apprezziamo l’intento di evidenziare alla Commissione europea come il Piano d’Azione manchi di un approccio coerente e trasparente, di una valutazione dell’impatto socio-economico e di un reale coinvolgimento dei pescatori e portatori di interesse. Importante aver inoltre ribadito come il Piano d’azione non sarà giuridicamente vincolante per gli Stati membri e che bisognerà evitare che le flotte europee sostengano altri costi dopo anni di sacrifici”, continua la Dott.ssa Biondo.

“È invece necessario riconoscere come il settore si sia impegnato molto negli anni verso la protezione della biodiversità e la ricostituzione degli stock ittici, seguendo regolamenti e norme molto stringenti. Sarebbe allora auspicabile, come precisa la relazione, coinvolgere maggiormente anche flotte di paesi terzi nell’obiettivo della protezione dei mari, così che l’impegno da parte delle nostre flotte nella gestione sostenibile delle risorse sia portato avanti in modo eguale e non basato su una concorrenza sleale”, conclude così la Direttrice Biondo.

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In Corea del Sud il festival della pesca sul ghiaccio

 

In Corea del Sud il festival della pesca sul ghiaccio – La Corea del Sud si illumina di colori e tradizioni durante il più grande festival di pesca sul ghiaccio del paese, noto come Shima Ice Festival. Un evento che va ben oltre l’arte della pesca, trasformandosi in un’affascinante celebrazione di creatività e spirito comunitario.

Il festival, che ha preso il via il 6 gennaio nella provincia di Gangwon, a Hwacheon, è un vero e proprio inno all’originalità. Oltre alla classica pesca attraverso i buchi nel ghiaccio, i partecipanti si cimentano in competizioni avvincenti, dalle sfide di pesca a mani nude fino al calcio sul ghiaccio e le discese in slitta.

La popolarità di questo evento è lampante: in soli 15 giorni di festa, il numero dei partecipanti ha già superato il milione, di cui circa 39mila provenienti da tutto il mondo. La sua sede, a soli 25 km dalla zona smilitarizzata tra Corea del Sud e Nord, conferisce al festival un carattere simbolico e unico nel suo genere.

Le difficoltà oggettive degli anni passati non hanno scalfito la determinazione degli organizzatori. Nonostante le cancellazioni causate da condizioni climatiche sfavorevoli e restrizioni Covid, nel 2023 il festival ha accolto 1,31 milioni di turisti, riprendendo una tradizione intramontabile.

Il 2024 ha portato nuove sorprese per i visitatori, con la costruzione di un’intera città di ghiaccio e la creazione di un parco da golf dove giocatori finlandesi vestiti da Babbo Natale hanno scaldato l’atmosfera glaciale con la loro partecipazione.

Ristoranti e hotel beneficiano del forte impatto economico

L’impatto economico sulla città di Hwacheon è notevole, generando entrate superiori a 100 miliardi di won (circa 75 milioni di dollari) all’anno. I principali beneficiari di questo afflusso sono i ristoranti locali, gli hotel e i venditori di souvenir. Non solo: i turisti ricevono il 50% della quota di partecipazione sotto forma di buoni da spendere in prodotti locali, promuovendo ulteriormente la sostenibilità economica della comunità.

Tuttavia, dietro le celebrazioni e l’allegria, emergono anche voci di preoccupazione. Per alcuni, il festival rappresenta un atto di crudeltà verso gli animali, quando i pesci vengono catturati non per la sussistenza, ma per il divertimento. Inoltre, il blocco artificiale di una parte del fiume e il rilascio di salmoni allevati possono sollevare questioni sull’equilibrio ecologico.

Il Shima Ice Festival è molto più di un evento stagionale; è un esempio tangibile di come la creatività e l’iniziativa possano trasformare le tradizioni locali in opportunità economiche, promuovendo uno spirito comunitario vibrante e duraturo.

In Corea del Sud il festival della pesca sul ghiaccio

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In Corea del Sud il festival della pesca sul ghiaccio

 

In Corea del Sud il festival della pesca sul ghiaccio – La Corea del Sud si illumina di colori e tradizioni durante il più grande festival di pesca sul ghiaccio del paese, noto come Shima Ice Festival. Un evento che va ben oltre l’arte della pesca, trasformandosi in un’affascinante celebrazione di creatività e spirito comunitario.

Il festival, che ha preso il via il 6 gennaio nella provincia di Gangwon, a Hwacheon, è un vero e proprio inno all’originalità. Oltre alla classica pesca attraverso i buchi nel ghiaccio, i partecipanti si cimentano in competizioni avvincenti, dalle sfide di pesca a mani nude fino al calcio sul ghiaccio e le discese in slitta.

La popolarità di questo evento è lampante: in soli 15 giorni di festa, il numero dei partecipanti ha già superato il milione, di cui circa 39mila provenienti da tutto il mondo. La sua sede, a soli 25 km dalla zona smilitarizzata tra Corea del Sud e Nord, conferisce al festival un carattere simbolico e unico nel suo genere.

Le difficoltà oggettive degli anni passati non hanno scalfito la determinazione degli organizzatori. Nonostante le cancellazioni causate da condizioni climatiche sfavorevoli e restrizioni Covid, nel 2023 il festival ha accolto 1,31 milioni di turisti, riprendendo una tradizione intramontabile.

Il 2024 ha portato nuove sorprese per i visitatori, con la costruzione di un’intera città di ghiaccio e la creazione di un parco da golf dove giocatori finlandesi vestiti da Babbo Natale hanno scaldato l’atmosfera glaciale con la loro partecipazione.

Ristoranti e hotel beneficiano del forte impatto economico

L’impatto economico sulla città di Hwacheon è notevole, generando entrate superiori a 100 miliardi di won (circa 75 milioni di dollari) all’anno. I principali beneficiari di questo afflusso sono i ristoranti locali, gli hotel e i venditori di souvenir. Non solo: i turisti ricevono il 50% della quota di partecipazione sotto forma di buoni da spendere in prodotti locali, promuovendo ulteriormente la sostenibilità economica della comunità.

Tuttavia, dietro le celebrazioni e l’allegria, emergono anche voci di preoccupazione. Per alcuni, il festival rappresenta un atto di crudeltà verso gli animali, quando i pesci vengono catturati non per la sussistenza, ma per il divertimento. Inoltre, il blocco artificiale di una parte del fiume e il rilascio di salmoni allevati possono sollevare questioni sull’equilibrio ecologico.

Il Shima Ice Festival è molto più di un evento stagionale; è un esempio tangibile di come la creatività e l’iniziativa possano trasformare le tradizioni locali in opportunità economiche, promuovendo uno spirito comunitario vibrante e duraturo.

In Corea del Sud il festival della pesca sul ghiaccio

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In Corea del Sud il festival della pesca sul ghiaccio

 

In Corea del Sud il festival della pesca sul ghiaccio – La Corea del Sud si illumina di colori e tradizioni durante il più grande festival di pesca sul ghiaccio del paese, noto come Shima Ice Festival. Un evento che va ben oltre l’arte della pesca, trasformandosi in un’affascinante celebrazione di creatività e spirito comunitario.

Il festival, che ha preso il via il 6 gennaio nella provincia di Gangwon, a Hwacheon, è un vero e proprio inno all’originalità. Oltre alla classica pesca attraverso i buchi nel ghiaccio, i partecipanti si cimentano in competizioni avvincenti, dalle sfide di pesca a mani nude fino al calcio sul ghiaccio e le discese in slitta.

La popolarità di questo evento è lampante: in soli 15 giorni di festa, il numero dei partecipanti ha già superato il milione, di cui circa 39mila provenienti da tutto il mondo. La sua sede, a soli 25 km dalla zona smilitarizzata tra Corea del Sud e Nord, conferisce al festival un carattere simbolico e unico nel suo genere.

Le difficoltà oggettive degli anni passati non hanno scalfito la determinazione degli organizzatori. Nonostante le cancellazioni causate da condizioni climatiche sfavorevoli e restrizioni Covid, nel 2023 il festival ha accolto 1,31 milioni di turisti, riprendendo una tradizione intramontabile.

Il 2024 ha portato nuove sorprese per i visitatori, con la costruzione di un’intera città di ghiaccio e la creazione di un parco da golf dove giocatori finlandesi vestiti da Babbo Natale hanno scaldato l’atmosfera glaciale con la loro partecipazione.

Ristoranti e hotel beneficiano del forte impatto economico

L’impatto economico sulla città di Hwacheon è notevole, generando entrate superiori a 100 miliardi di won (circa 75 milioni di dollari) all’anno. I principali beneficiari di questo afflusso sono i ristoranti locali, gli hotel e i venditori di souvenir. Non solo: i turisti ricevono il 50% della quota di partecipazione sotto forma di buoni da spendere in prodotti locali, promuovendo ulteriormente la sostenibilità economica della comunità.

Tuttavia, dietro le celebrazioni e l’allegria, emergono anche voci di preoccupazione. Per alcuni, il festival rappresenta un atto di crudeltà verso gli animali, quando i pesci vengono catturati non per la sussistenza, ma per il divertimento. Inoltre, il blocco artificiale di una parte del fiume e il rilascio di salmoni allevati possono sollevare questioni sull’equilibrio ecologico.

Il Shima Ice Festival è molto più di un evento stagionale; è un esempio tangibile di come la creatività e l’iniziativa possano trasformare le tradizioni locali in opportunità economiche, promuovendo uno spirito comunitario vibrante e duraturo.

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Coldiretti, Parlamento UE in campo per salvare la pesca a strascico

 

Coldiretti, Parlamento UE in campo per salvare la pesca a strascico – Dopo la mobilitazione Coldiretti nei porti italiani scende in campo il Parlamento Europeo per salvare i 3000 pescherecci messi a rischio dalla volontà della Commissione di vietare la pesca a strascico, il settore più produttivo della Flotta Italia, aprendo la strada a una vera e propria invasione di prodotto dall’estero ma anche cancellando dai menu i piatti più noti. È quanto afferma la Coldiretti nell’esprimere soddisfazione per l’iniziativa degli eurodeputati che boccia il piano d’azione presentato dal Commissario europeo alla Pesca e all’Ambiente Virginijus Sinkevicius con l’obiettivo di essere presto tradotto in una direttiva o in un regolamento vincolanti per gli Stati membri.

Il Parlamento Europeo ha approvato con 402 voti a favore, 95 contrari e 57 astenuti una risoluzione che critica la volontà della Commissione di vietare la pesca a strascico in quanto non sono stati fatti sufficienti studi e avrebbe un impatto economico negativo su molte regioni costiere. Il piano, inoltre, secondo gli eurodeputati non insiste abbastanza sulla necessità di includere la reciprocità negli accordi internazionali, non è coerente con le altre priorità dell’Unione europea e non tiene conto dell’aumento dei prezzi, ugualmente alla necessità di rafforzare la crescita economica e l’occupazione.

Il sistema a strascico rappresenta in termini di produzione ben il 35% del pescato nazionale, operando di media non più di 130 giorni all’anno, secondo l’analisi di Coldiretti Impresapesca. Ma le nuove linee prevedono anche la restrizione delle aree di pesca con tagli fino al 30% di quelle attuali, con scadenze ravvicinate nel 2024, 2027 per concludersi nel 2030, con un impatto devastante sull’economia sull’occupazione e sui consumi.

Sono a rischio piatti tipici della tradizione nazionale – sottolinea Coldiretti Impresapesca – dal brodetto con pesci di pesca d’altura (tracina, scorfano, calamaro, palombo, razza), frittura di paranza (calamari, triglie, naselli, sogliole, gamberi), moscardini lessi con le patate, calamari ripieni con interiora al forno e brodo di gallinella o torpedine con stracciatella o seppie ripiene al forno.

Scelte che sono il frutto di un estremismo ambientalista lontano dalla logica e che non tiene conto, peraltro di quanto già promosso dalla stessa Unione Europea sul fronte della tutela degli stock, con le norme di contenimento dello sforzo di pesca nel Mediterraneo, in particolare per Adriatico e West-Med, avviate nel 2019 e seguite dai pescherecci italiani, che, a detta della stessa Commissione, cominciano a dare risultati positivi sulla conservazione delle risorse ittiche.

Un risultato raggiunto grazie ai sacrifici delle marinerie italiane – ricorda Coldiretti Impresapesca – che vengono ora di fatto cancellati, mentre le stesse regole non vengono seguite dai pescherecci dei Paesi extraUe che si affacciano sul Mediterraneo, liberi di fatto di pescare anche più di prima approfittando delle restrizioni a cui sono obbligate quelle nazionali.

L’eliminazione della pesca a strascico significa per l’Italia – calcola Coldiretti Impresapesca – aggraverà ulteriormente una situazione che nel 2023 ha visto arrivare in supermercati e ristoranti del nostro Paese oltre 1 miliardo di chili di prodotto straniero tra fresco e trasformato, pronto spesso per essere servito come tricolore.

Alle importazioni selvagge e alle scelte Ue si sommano anche gli effetti combinati del surriscaldamento, dei cambiamenti climatici e di una burocrazia comunitaria sempre più asfissiante, con il risultato – conclude Coldiretti Impresapesca – che nello spazio di un trentennio sono già scomparsi il 33% delle imprese e ben 18.000 posti di lavoro, con la flotta ridotta ad appena 12mila unità.

Coldiretti, Parlamento UE in campo per salvare la pesca a strascico

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