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Pesca: Lollobrigida, ‘approvati in Cdm importanti provvedimenti per futuro del settore’

Pesca: Lollobrigida, ‘approvati in Cdm importanti provvedimenti per futuro del settore’

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Il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri sera il disegno di legge sulla Valorizzazione della Risorsa Mare, un passo significativo che include provvedimenti rilevanti per il settore della pesca, di competenza del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste.

“Con questi provvedimenti, fortemente attesi dal settore, forniamo strumenti di sostegno economico e sociale che valorizzano l’occupazione e l’attività produttiva nella pesca, strategica per l’economia italiana”, sottolinea il ministro Francesco Lollobrigida in una nota.

“I principali interventi riguardano il regime previdenziale agevolato, che introduce sgravi contributivi del 50% per due anni, destinati alle imprese che assumono lavoratori marittimi precedentemente imbarcati su navi rottamate a seguito di arresto definitivo, fondamentale per preservare i livelli occupazionali nel settore della pesca marittima e la cassa integrazione agricola, la Cisoa, estesa al comparto della pesca, superando così le criticità normative che finora ne avevano ostacolato l’attuazione”.

“Il Governo Meloni risponde con i fatti alle richieste dei nostri pescatori. Dopo la modifica della legge 102 nella scorsa legge di bilancio, in cui finalmente abbiamo messo fine alla disparità tra pescatori e agricoltori, all’interno del sistema della produzione, vengono introdotte misure sociali che possono sostenere la manodopera e arginare la crisi occupazionale, anche per effetto della riduzione della flotta peschereccia nazionale. Ringrazio i colleghi, Nello Musumeci e Marina Elvira Calderone, per il prezioso lavoro svolto a favore di un settore strategico per la Nazione”.

(Red-Lab/Labitalia)

ISSN 2499 – 3166

fonte ADNKRONOS

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Unci AgroAlimentare, Scognamiglio: governo consolida tutele lavoratori e livello occupazionale pesca

Unci AgroAlimentare, Scognamiglio: governo consolida tutele lavoratori e livello occupazionale pesca

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“Il disegno di legge sulla Valorizzazione della Risorsa Mare costituisce un altro importante pezzo del nuovo quadro normativo a sostegno della pesca, teso alla riorganizzazione e al rilancio del comparto”. Ad affermarlo è Gennaro Scognamiglio, presidente nazionale di Unci Agro Alimentare.

“Il provvedimento approvato ieri dal governo – prosegue il dirigente dell’associazione di settore del mondo cooperativistico –, su proposta del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, risponde ad una esigenza anche da noi sollevata: dare forza al provvedimento per la rottamazione delle vecchie imbarcazioni, il cui obiettivo era garantire maggiore sicurezza con una flotta nuova ed efficiente, consentendo però il mantenimento dei livelli occupazionali, grazie agli sgravi contributivi previsti per l’assunzione di lavoratori già operanti su barche dismesse.

Un grande traguardo, inoltre, viene raggiunto con l’estensione della cassa integrazione agricola, la Cisoa, al settore della pesca, consentendo così concretamente l’equiparazione tra le due attività, prevista da una precedente legge, colmando uno svantaggio a lungo pesato sugli addetti del segmento.

La pesca, dunque, riceve le giuste attenzioni, dopo un periodo difficile, a causa di un susseguirsi di congiunture sfavorevoli generali e problemi specifici, aggravati da un atteggiamento penalizzante e quasi persecutorio dell’Unione europea negli ultimi anni, rispetto ai quali è mancato il necessario dialogo e supporto da parte di politica e istituzioni”.

“Con il ministro Lollobrigida – ha concluso Scognamiglio – è stato inaugurato, sin dal suo insediamento, un approccio nuovo alle questioni, basato sul confronto e sulla collaborazione, nel rispetto dei reciproci ruoli, per far uscire dalle secche in cui si trova un settore produttivo di grande tradizione e di rilievo per l’economia nazionale, nonostante la sua fragilità, e guardare con più fiducia al futuro, puntando su sostenibilità complessiva e modernizzazione, senza disperdere il grande patrimonio di conoscenze ed esperienze che la pesca italiana possiede”.

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Giornata Mondiale della Pesca, Maretti: “I pescatori si trovano ad affrontare sfide inedite”

Giornata Mondiale della Pesca, Maretti: “I pescatori si trovano ad affrontare sfide inedite”

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Cristian Maretti, presidente di Legacoop Agroalimentare foto uff stampa

Garanzia di sicurezza alimentare e importanza nell’approvvigionamento di cibo a livello mondiale. Sono i due aspetti di valore che fanno della pesca una asset fondamentale nell’economia dell’uomo. 

E oggi, in occasione della Giornata Mondiale della Pesca, Cristian Maretti presidente di Legacoop Agroalimentare, ha voluto ribadire l’importanza del settore.

«La pesca italiana è molto controllata e come Legacoop Agroalimentare ci impegniamo per portare gli stock ai livelli sostenibili. E siamo al fianco dei pescatori nella tutela dell’ambiente anche attraverso la collaborazione con le Università per promuovere la ricerca».

A questo proposito «i pescatori sono impegnati nei servizi ambientali, ospitano ricercatori a bordo delle loro barche, effettuano il fishing for litter ovvero la raccolta dei rifiuti marini, portano avanti azioni di collaborazione con le aree marine protette». Inoltre, «i nostri pescatori si sono impegnati per portare a livelli sostenibili la pesca attraverso la riduzione dell’attività sia in termini temporali, sia in termini spaziali». 

La grandi sfide: cambiamento climatico, calo della flotta.

La pesca, oggi, si trova di fronte problemi che da sola non riesce a superare.

«I pescatori si trovano ad affrontare sfide inedite in primis il cambiamento climatico che ha come conseguenza diretta l’arrivo di specie aliene e innalzamento della temperatura delle acque e la loro acidificazione». Ecco perché, pur se la funzione principale della pesca rimane quella dell’approvvigionamento del cibo, «i nostri pescatori investono e si impegnano nella diversificazione in altre attività con una multifunzionalità che passa attraverso l’ittiturisno e il pescaturismo. Ovvero un modo per allargare la fonte di reddito attraverso il legame con il turismo», continua Maretti. 

Negli anni è registrata una evidente contrazione nella consistenza della flotta italiana, passata da 14.873 battelli del 2004 a 11.807 del 2022, con un calo, quindi, complessivo superiore ai 2.900 motopesca. Tale significativa flessione (-20,61%) ha interessato maggiormente battelli con dimensioni superiori alla media.

I pescatori di Legacoop Agroalimentare sabato da Papa Francesco.

A celebrare la giornata della pesca, sarà anche il Santo Padre, Papa Francesco che ha risposto positivamente alla richiesta di mons. Gianrico Ruzza, vescovo promotore dell’Apostolato del Mare in Italia, e della Segreteria Generale della Cei, di accordare un’Udienza privata speciale ai pescatori italiani. L’udienza si terrà in Vaticano presso l’Aula Paolo VI sabato 23 novembre alle 10 e sarà presente anche un’ampia delegazione di Legacoop Agroalimentare, guidata dal presidente Maretti. 

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Federpesca: bene l’impegno del Governo a difesa del settore in vista del Consiglio Agrifish di fine anno

Federpesca: bene l’impegno del Governo a difesa del settore in vista del Consiglio Agrifish di fine anno

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Apprezziamo l’impegno del Ministro Lollobrigida e del Governo a difesa del settore ittico italiano, per scongiurare ulteriori riduzioni delle giornate di pesca nel 2025, in particolare nel Mediterraneo Occidentale. Il documento congiunto promosso dall’Italia, insieme a Francia e Spagna diventa così fondamentale per arrivare con una posizione più forte e comune al Consiglio Agrifish di dicembre che deciderà le possibilità di pesca per il prossimo anno.

Il 16 settembre, la Commissione europea ha pubblicato la sua Proposta per le possibilità di pesca 2025. Per il Mediterraneo Occidentale prevede di entrare in una “fase permanente” dopo gli ultimi anni di “fase transitoria”, che hanno visto misure per ridurre le possibilità di pesca del 40%.

“Tuttavia, non si è mai parlato di un piano a due fasi, del quale non si conosce il futuro delle decisioni prese per gestire la pesca in quest’area, che potrebbe comportare ancora una riduzione dello sforzo di pesca. Un approccio intollerabile che umilia ancora una volta il nostro comparto.” dichiara Francesca Biondo, direttrice di Federpesca. 

FEDERPESCA BIONDO

“Come Federpesca, ci siamo impegnati fin da subito a sostenere questo approccio, sottoscrivendo due lettere unitarie, insieme alle rappresentanze datoriali e sindacali di Francia e Spagna, per rafforzare la posizione dell’Italia in vista del Consiglio Agrifish di fine anno e non trovare compromessi su ulteriori riduzioni delle possibilità di pesca”.

Il documento congiunto promosso dall’Italia rappresenta pertanto una volontà comune da parte di più Paesi membri nel garantire che le misure che andranno ad avere un impatto su migliaia di pescatori e famiglie vengano prese in modo equo e basate su un processo decisionale trasparente, partecipativo e efficace.

Non pertanto costruito su scelte improvvisate all’ultimo momento, ma fondato su una riflessione attenta e pianificata, capace di considerare tutti gli aspetti e le implicazioni a lungo termine. Diventa dunque fondamentale non prevedere ulteriori riduzioni nel 2025, per lasciare il tempo di valutare i risultati degli scorsi anni e prendere decisioni per garantire un futuro al settore, che sia sostenibile a livello economico, ambientale e sociale.

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Pesca: Lollobrigida, ‘moratoria su riduzione 2025’

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A margine del Consiglio Agrifish a Bruxelles “questa mattina ci siamo riuniti con i colleghi francese e spagnolo e abbiamo presentato insieme un documento, che prende atto delle grandi difficoltà dei nostri pescatori, delle nostre imprese. E’ un documento sostenuto dalle nazioni che lo hanno sottoscritto, ma anche da molte altre che, sostanzialmente, chiede una moratoria della riduzione dello sforzo di pesca per il 2025”.

Lo conferma il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, a margine del Consiglio nella capitale belga, dopo l’annuncio stamani del collega spagnolo Luis Planas Puchades.

La richiesta, continua, tiene conto dei “grandi sacrifici che finora ha fatto questo settore, che ha visto una contrazione delle nostre marinerie”. Contrazione, questa, che “mette in discussione, di fatto, un aspetto importante: la nostra alimentazione”.

Per Lollobrigida, va “difeso e rilanciato” quello che “è rimasto delle nostre marinerie, cercando di sviluppare in modo contestuale sia le tutele legittime dell’ambiente e del mare, ma anche gli altri due pilastri che l’Unione Europea ha stabilito essere un punto di riferimento, cioè quello economico di reddito per le imprese” e di chi lavora in questo settore.

“Su questo c’è stata grande convergenza: siamo straordinariamente felici di aver potuto creare un tavolo di confronto così efficace, insieme a colleghi di nazioni che ci sono vicine”, conclude.

(Tog/Adnkronos)

ISSN 2465 – 1222

FONTE ADNKRONOS

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