Categoria: Economia del mare Pagina 26 di 506

Federpesca: “Il corso di laurea Management pesca è un’importante novità per il settore

Federpesca: “Il corso di laurea Management pesca è un’importante novità per il settore

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“Accogliamo con grande piacere la notizia della convenzione tra il MASAF e l’Università Politecnica delle Marche per l’avvio di un nuovo corso di laurea triennale sulla gestione sostenibile di aziende e istituzioni coinvolte nella filiera della pesca e dell’acquacoltura. Unico nel suo genere a livello nazionale, il corso voluto dal Ministro Lollobrigida dal titolo “Management per la Valorizzazione Sostenibile delle Aziende e delle Risorse Ittiche”, rappresenta un passo in avanti verso il rafforzamento della formazione in questo settore. Costruire una qualificazione che sia perseguibile anche a livello universitario è fondamentale per far sì che gli operatori ittici possano fare un salto di qualità per affrontare le sfide della modernità quali quelle della sostenibilità, della sicurezza alimentare, della valorizzazione dei prodotti, della digitalizzazione per guardare con fiducia al futuro. L’auspicio è che questo corso possa essere uno stimolo per i tanti studenti e studentesse a scoprire ed avvicinarsi al mondo della pesca come settore dove poter costruire un futuro di soddisfazioni”. Così in una nota Federpesca.

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Laurenza nominata segretaria Uila Pesca. Gli auguri di Federpesca

Laurenza nominata segretaria Uila Pesca. Gli auguri di Federpesca

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“I migliori auguri di buon lavoro a Maria Laurenza, eletta ieri nuova segretaria della Uila Pesca. Laurenza succede alla guida di Enrica Mammucari che ringraziamo per il lavoro svolto sempre con grande serietà e rispetto reciproco. Insieme in questi anni hanno saputo interpretare al meglio lo spirito di una controparte sindacale seria e costruttiva, contribuendo a fortificare le relazioni sindacali in questo settore nell’interesse degli operatori tutti.

Nel nostro settore, infatti, a bordo di un’imbarcazione, armatore e dipendenti condividono non solo gli spazi ma lo stesso destino, in uno spirito di solidarietà che ha pochi paragoni e che è ben interpretato dalla contrattazione collettiva alla parte che garantisce una compartecipazione agli utili d’impresa, fiore all’occhiello del settore. 

Gli ultimi anni stanno mettendo a dura prova il nostro settore, riducendo al minimo margini d’impresa e soddisfazione dei lavoratori; le sfide che ci attendono sono molteplici e complicate, ma siamo certi che insieme alle organizzazioni sindacali sapremo proseguire nel solco tracciato e auguriamo a Maria Laurenza e a Massimiliano Sardone, nuovo componente della segreteria, i migliori auguri di buon lavoro”.

Così in una nota Francesca Biondo, Direttrice di Federpesca.

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Legacoop Agroalimentare presente al Seafood Expo Global di Barcellona

Legacoop Agroalimentare presente al Seafood Expo Global di Barcellona

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Ci saranno anche le cooperative di pesca e acquacoltura aderenti a Legacoop Agroalimentare al Seafood Expo Global, il più importante evento internazionale, che apre i battenti oggi a Barcellona (Spagna) e che si concluderà il prossimo 25 aprile. «È un momento importante per le nostre cooperative che possono far conoscere i loro prodotti ed entrare in contatto con più di 34mila professionisti provenienti da oltre 150 Paesi», sottolinea Elena Ghezzi di Legacoop Agroalimentare.

A Barcellona la delegazione italiana vede la partecipazione del ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (Masaf) e di 85 imprese della pesca e nell’acquacoltura, oltre a 8 Regioni: Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Marche, Sardegna, Toscana e Veneto. Presenti anche grandi imprese italiane di eccellenza del settore ittico che fanno squadra nel valorizzare e promuovere le produzioni italiane.

«La pesca e l’acquacoltura, due settori determinanti del made in Italy e punto di forza della dieta mediterranea, devono rispondere ogni giorno alle sfide competitive in un mercato sempre più globale. Le aziende offrono prodotti frutto di un lavoro nel quale la sostenibilità è da sempre al primo posto con la gestione e la salvaguardia delle risorse», commenta il presidente di Legacoop Agroalimentare Cristian Maretti.

Ma, continua Maretti, «dobbiamo anche ricordare come le marinerie si trovino ad affrontare problemi quali quelli dovuti alla riduzione delle giornate di pesca e all’erosione delle possibilità di cattura che hanno inciso pesantemente sui bilanci delle imprese. Soprattutto di quelle che contribuiscono a rifornire il 60% del pesce sui mercati, favorendo le importazioni da Paesi extracomunitari». E poi ci sono emergenze come «il granchio blu e le altre specie aliene contro le quali occorrono strategie inedite e flessibilità nelle decisioni». A tutto ciò si somma il fatto che la pesca «è un settore iper regolamentato e gerarchizzato, con un peso burocratico superiore a qualunque altro e dove le normative hanno un impatto decisamente negativo.

Il peso di tensioni e congiuntura internazionale, previsioni difficili per l’industria ittica. A pesare, poi, ci sono le tensioni geopolitiche e la congiuntura internazionale. L’ultimo rapporto della Banca mondiale mostra che le prospettive economiche sono tutt’altro che ideali con la previsione che la produzione economica globale diminuirà nel 2024. Per la Banca Mondiale la crescita in Cina e negli Stati Uniti dovrebbe rallentare, mentre l’Europa vedrà solo una leggera crescita a causa della riduzione dell’inflazione che aumenta i salari reali. In questo quadro le prospettive economiche complessive nel 2024 sono difficili da prevedere anche in considerazione del fatto che la Ue prevede una crescita dello 0,5%. Per l’industria ittica, gli impatti dell’inflazione e delle questioni economiche sono stati altrettanto vari e difficili da prevedere come per le economie complessive.

Nelle foto le cooperative di Legacoop Agroalimentare presenti al Seafood Expo Global

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Federpesca a ECOMED Catania per costruire un dialogo sull’eolico offshore

Federpesca a ECOMED Catania per costruire un dialogo sull’eolico offshore

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“Come associazione di categoria siamo preoccupati degli impatti dei progetti di eolico offshore sul settore della pesca in alcune aree del Paese, ma comprendiamo l’esigenza di procedere verso una maggiore autonomia energetica dell’Italia. Per questo ci siamo attivati fin da subito quali interlocutori importanti dello sviluppo dell’eolico offshore e dell’associazione Aero per partecipare a questa trasformazione e non essere invece soggetti passivi, ma protagonisti”, ha dichiarato la Direttrice di Federpesca durante il suo intervento al convegno organizzato da Aero (Associazione delle Energie Rinnovabili Offshore) dal titolo “Eolico offshore: l’equilibrio tra produzione energetica e tutela del mare”, che si è tenuto durante Fiera ECOMED a Catania.

“La sfida della transizione energetica chiede una reciprocità nel salvaguardare un settore primario che per troppi anni ha subito restrizioni spaziali e temporali alla propria attività. Dobbiamo circoscrivere il numero di impianti rispetto al proliferare di progetti presentati in questi anni e lavorare a regole comuni sulla gestione degli impianti offshore, evitando indennizzi una tantum che possano portare all’esclusione dell’operatore, ma costruendo una via che possa rendere gli operatori della pesca partecipi delle trasformazioni economiche del territorio”, continua la Direttrice Biondo.

“Pensiamo a investimenti per sostenere il rinnovo della flotta peschereccia e la creazione di impianti a terra per la valorizzazione del prodotto e l’ammodernamento dei porti, oltre che a percorsi di formazione e inserimento lavorativo per i figli dei pescatori, attività di manutenzione degli impianti e progetti di acquacoltura offshore. Sono solo alcuni esempi che riteniamo sia fondamentale confrontare nelle singole marinerie con gli operatori interessati per salvaguardare la pesca di oggi ma altresì garantire un futuro ai pescatori di domani”, ha così concluso la Direttrice Biondo.

Un ringraziamento al Presidente di Aero, il Dott. Fulvio Mamone per aver organizzato questo momento di confronto anche con diversi esperti di eolico off-shore, rappresentati del settore ittico e biologi. L’impegno è quello di continuare il dialogo per costruire insieme un sistema compartecipativo.

La Fiera ECOMED rappresenta un confronto che si focalizza sulla centralità del Mediterraneo e le sue diverse e meravigliose culture, promuovendone una sintesi nel solco comune della salvaguardia e del rispetto del patrimonio ambientale.

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Unci AgroAlimentare, Scognamiglio: meno vincoli, pesca più dinamica. Bene proposta La Pietra

Unci AgroAlimentare, Scognamiglio: meno vincoli, pesca più dinamica. Bene proposta La Pietra

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“Finalmente ai tavoli istituzionali si parla di innovazione della pesca, con l’obiettivo di tutelare e rilanciare un comparto così importante, a lungo trascurato dai Palazzi, e rafforzare la produzione italiana, tenendo conto della sostenibilità ambientale”.

Così Gennaro Scognamiglio, presidente nazionale di Unci AgroAlimentare, all’indomani della riunione tecnica convocata al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e della Forestazione, con le organizzazioni di categoria, alla presenza del sottosegretario, senatore Patrizio La Pietra, oltre che del direttore generale, Saverio Abate, e del capo dipartimento, Marco Lupo.

“Il superamento di inutili vincoli – ha proseguito il numero uno dell’associazione di settore del mondo cooperativistico –, annunciato dall’esponente di governo, in merito alla programmazione delle attività in mare, consente di valorizzare il lavoro degli operatori e di promuovere la filiera nazionale, senza però incidere sullo sforzo di pesca.

Fatte salve le giornate di fermo biologico e nel pieno rispettto delle norme nazionali ed europee, insomma, si vuole modificare l’attività dei nostri pescherecci, permettendo ai lavoratori di scegliere in autonomia le giornate in cui uscire in mare, in modo da poter ottimizzare sforzi e risorse, migliorando i risultati.

Assolutamente condivisibile, poi, la redazione di un protocollo per l’adozione di un marchio che identifichi il pescato italiano fresco e lavorato, garantendo origine e qualità.

Anche per quel che riguarda l’ammodernamento del parco imbarcazioni, l’atteso arresto definitivo delle vecchie unità, non comporterà una riduzione degli addetti, ma soltanto del numero di imbarcazioni”.

“Alla luce dei riscontri che stiamo avendo – ha concluso Scognamiglio – possiamo sostenere che la linea adottata dal ministro Lollobrigida e dal sottosegretario La Pietra ha inquadrato la pesca in un’ottica differente rispetto al passato. Un settore che si è sempre dimostrato capace di affrontare e superare le tante difficoltà che si sono presentate nel tempo e sempre pronto a nuove sfide, ha colto con favore l’idea di una pesca dinamica, in grado di soddisfare le esigenze dei consumatori e di rispondere alle tendenze del mercato”.

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