Categoria: Pesce In Rete Pagina 112 di 1010

Pesca, unire il settore per garantire un orizzonte tra lavoro, tradizione e innovazione

 [[{“value”:”

Pesca, unire il settore per garantire un orizzonte tra lavoro, tradizione e innovazione – “Una sola voce che metta insieme sindacato, parti datoriali e pescatori per presentare alle istituzioni proposte concrete che valorizzino la pesca come attività strategica per il Made in Italy, permettendo al settore di affrontare le sfide contemporanee e future senza zavorre ideologiche che ne penalizzino lo sviluppo. Uno sviluppo che deve partire dalla necessità di innovare il settore e di riconoscere il giusto valore del lavoro dei pescatori, la loro cultura e la loro attenzione verso la sostenibilità ambientale”.

È quanto dichiarato dalla Segretaria Generale della UILA Pesca, Maria Laurenza, in apertura del convegno Orizzonte pesca: lavoro, tradizione e innovazione ieri a Fiumicino, con l’obiettivo di esaminare e discutere, con tutti gli attori del comparto, le principali criticità e le sfide che coinvolgono il settore.

All’incontro, che si inserisce nell’ambito delle attività connesse all’esecuzione del Programma Nazionale Triennale della Pesca e dell’Acquacoltura, è intervenuto il sottosegretario Masaf Patrizio Giacomo La Pietra che ha ribadito la sua attenzione al mondo della pesca, accogliendo l’invito ad una collaborazione partecipata per individuare in modo condiviso misure adeguate allo sviluppo del settore e alla salvaguardia dei livelli occupazionali.

Particolarmente gradito, inoltre, il messaggio di saluto da parte della Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone, che ha sottolineato il suo impegno a mantenere vivo il confronto con le parti sociali.

Un confronto molto partecipato che ha visto gli interventi, delle istituzioni, delle parti datoriali e di numerosi pescatori, uniti nella richiesta condivisa di misure di sostegno finalizzate a garantire un orizzonte al loro lavoro.

I lavori, presieduti da Fabrizio De Pascale, Segretario Nazionale Uila Pesca, sono stati animati da numerosi interventi tra cui Giancarlo Righini, Assessore regionale con delega alla pesca, Mauro Colarossi, Capo ufficio Reparto Pesca Marittima e Capitanerie di porto, Stefano Costa, Assessore comunale con delega alla pesca – Comune di Fiumicino, Federico Bigoni, Vicepresidente Federpesca, Daniela Borriello, Responsabile Pesca e Acquacoltura Coldiretti e Giampaolo Buonfiglio, Copresidente Alleanza Cooperative Italiane-settore pesca.

Le conclusioni sono state svolte da Enrica Mammucari, Segretaria Generale Uila.

Pesca, unire il settore per garantire un orizzonte tra lavoro, tradizione e innovazione

L’articolo Pesca, unire il settore per garantire un orizzonte tra lavoro, tradizione e innovazione proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

L’aggiunta di lievito al mangime promuove la risposta immunitaria dei pesci

 [[{“value”:”

L’aggiunta di lievito al mangime promuove la risposta immunitaria dei pesci – La ricerca di soluzioni innovative e sostenibili per i mangimi nell’acquacoltura è un impegno costante. Una delleultime ricerche coinvolge l’uso di Yarrowia lipolytica, un fungo lievito che ha dimostrato un potenziale come ingrediente prezioso nei mangimi, in particolare nella nutrizione della trota iridea. Gli studi condotti dall’Università Svedese di Scienze Agrarie (SLU) rivelano benefici promettenti per il sistema immunitario dei pesci, senza influenzare negativamente la crescita.

Durante un periodo di sperimentazione di 45 giorni, le trote sono state alimentate con diete arricchite con il 2% o il 5% di Yarrowia lipolytica, mentre un gruppo di controllo ha ricevuto mangime senza lievito. Sebbene non siano stati osservati miglioramenti significativi nella crescita, la ricerca ha evidenziato un effetto positivo sul microbiota intestinale. Questo ecosistema microbico gioca un ruolo cruciale nella salute dei pesci, e alcuni batteri benefici nell’intestino sono risultati influenzati dalla presenza del lievito.

La scoperta più significativa è stata il miglioramento della risposta immunitaria nelle trote alimentate con la dieta contenente il 5% di lievito. Gli immunostimolanti nei mangimi per acquacoltura sono fondamentali per ridurre la suscettibilità alle malattie e migliorare il benessere complessivo dei pesci. Questo colloca la Yarrowia lipolytica come un ingrediente funzionale con il potenziale di rafforzare la salute immunitaria dei pesci, aggiungendo valore alle pratiche di acquacoltura riducendo la necessità di antibiotici e migliorando la sostenibilità.

Lo studio sottolinea che, sebbene la Yarrowia lipolytica non aumenti direttamente la crescita, il suo ruolo nel mantenimento della salute intestinale e nel potenziamento della funzione immunitaria la rende un promettente additivo per i mangimi nell’acquacoltura. Con l’aumentare dell’importanza della sostenibilità, ingredienti come questo lievito potrebbero aprire la strada a pratiche di allevamento ittico più efficienti ed ecologiche.

L’aggiunta di lievito al mangime promuove la risposta immunitaria dei pesci

 

L’articolo L’aggiunta di lievito al mangime promuove la risposta immunitaria dei pesci proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

La pesca artigianale al centro degli sforzi globali per la sostenibilità

 [[{“value”:”

La pesca artigianale al centro degli sforzi globali per la sostenibilità – La pesca artigianale svolge un ruolo cruciale nel sostenere le comunità costiere di tutto il mondo. Dal 9 all’11 ottobre, Conil de la Frontera in Spagna diventa l’epicentro di questo settore con il III Congresso della Pesca Artigianale, dove oltre 100 rappresentanti provenienti da più di 30 paesi tra Europa, America Latina e Africa si riuniranno. L’evento affronta le crescenti sfide che i pescatori artigianali devono affrontare oggi e sottolinea l’importanza della collaborazione internazionale per superarle.

Il Congresso, organizzato dall’Organizzazione dei Produttori di Conil (OPP-72), è una piattaforma per la pesca su piccola scala sin dalla sua creazione nel 2017. Questo evento triennale mira a creare una voce unificata per i pescatori artigianali, un settore spesso sottorappresentato nelle discussioni globali. La pesca artigianale genera occupazione per una parte significativa delle popolazioni costiere e contribuisce in modo sostanziale alla sicurezza alimentare globale. Nonostante la sua importanza, questo settore affronta numerose minacce, tra cui i cambiamenti climatici e la crescente competizione per le risorse costiere.

I temi trattati durante l’evento si concentrano sulla sovranità alimentare, gli impatti del cambiamento climatico sulla pesca artigianale e i sistemi di governance sostenibile. Queste discussioni sono fondamentali per plasmare politiche che garantiscano il futuro della pesca artigianale. Promuovendo la collaborazione, l’evento mira a sviluppare reti e accordi più solidi tra le regioni, favorendo la sostenibilità a lungo termine per il settore.

Attraverso eventi come questo, la comunità globale della pesca artigianale si impegna a garantire il proprio posto nelle economie future, assicurando che questo settore cruciale continui a fornire cibo e mezzi di sostentamento a milioni di persone.

La pesca artigianale al centro degli sforzi globali per la sostenibilità

 

L’articolo La pesca artigianale al centro degli sforzi globali per la sostenibilità proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

A Tripoli il Forum economico Libia-Italia 2024

 [[{“value”:”

A Tripoli il Forum economico Libia-Italia 2024 – Il 29 ottobre a Tripoli si terrà il forum economico Libia-Italia 2024, un importante appuntamento finalizzato al rafforzamento della cooperazione tra i due Paesi in diversi settori dell’economia e della cultura.

Le recenti visite del primo ministro italiano Giorgia Meloni a Tripoli confermano, qualora ve ne fosse bisogno, il ruolo che l’Italia intende assumere nel processo di sviluppo dell’area magrebina e, in particolare, della Libia.

I temi trattati riguarderanno lo sviluppo e la collaborazione in comparti produttivi strategici, con un focus sull’estrazione mineraria, la produzione di olio d’oliva, il settore della pesca e dell’acquacoltura, la ricerca scientifica e le industrie petrolifere.

A organizzare l’evento saranno l’autorità generale per le Fiere e l’ambasciata italiana a Tripoli, sotto la supervisione dell’ufficio del Primo Ministro del Governo di Unità Nazionale Libico.

Durante il forum, la pesca come settore strategico rivestirà un ruolo di primo piano, evidenziando ulteriormente la volontà di entrambi i Paesi di trovare soluzioni, non solo per superare anni di incomprensioni che hanno talvolta portato a crisi diplomatiche, ma anche per stipulare accordi sullo sfruttamento delle risorse alieutiche negli areali libici.

Sarà necessario aggiornare il piano di gestione della GSA 21 (areali prospicienti la Libia), dato che da anni non è stato aggiornato per mancanza di dati, nonostante la Libia faccia parte della CGPM (Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo). Questo organismo ha istituito le sottozone geografiche (GSA), nelle quali è obbligatorio rispettare lo sforzo di pesca a lungo termine senza compromettere la consistenza e la capacità di rigenerazione delle risorse ittiche locali (Maximum Sustained Yield).

È di queste ore la notizia dell’interruzione degli accordi bilaterali di pesca tra l’UE e il Marocco, a causa della mancata accettazione esplicita degli accordi da parte della regione del Sahara Occidentale e del mancato raggiungimento dei risultati attesi. Questo restringe ulteriormente le zone di pesca, con gravi conseguenze sull’approvvigionamento delle risorse ittiche e rilevanti danni commerciali.

Ci si augura che dal forum del 29 ottobre a Tripoli emergano indicazioni chiare sul percorso da seguire e si arrivi a una conclusione che veda Italia e Libia protagoniste di un nuovo e auspicabile corso nel settore della pesca e nelle attività ad esso collegate.

A Tripoli il Forum economico Libia-Italia 2024

L’articolo A Tripoli il Forum economico Libia-Italia 2024 proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

Unci AgroAlimentare: pesca, attività sempre più sostenibile

 [[{“value”:”

Unci AgroAlimentare: pesca, attività sempre più sostenibile – “L’impatto ambientale della pesca, in termini di emissioni nell’atmosfera, è molto ridotto e decisamente inferiore a quello di imbarcazioni di altro genere o ad attività produttive svolte sulla terraferma”. Ad affermarlo è il presidente nazionale di Unci AgroAlimentare, citando il risultato del progetto di studio e ricerca “La pesca e i cambiamenti climatici”, promosso dall’associazione di settore in collaborazione con altri partner, nell’ambito del Piano triennale della Pesca e dell’Acquacoltura 2022-2024.

Gli esiti del lavoro di monitoraggio, effettuato con il coinvolgimento diretto degli operatori, anche attraverso lo sviluppo di un’applicazione digitale per la raccolta dei dati, sono stati presentati nell’ambito di Divinazione Expo 2024, evento collaterale al G7 Agricoltura, nell’isola di Ortigia a Siracusa, con la relazione della biologa e dottoressa di ricerca, Barbara Zambuchini, alla presenza di rappresentanti istituzionali, della direzione Pesca del Ministero, del presidente nazionale dell’Unci AgroAlimentare, Gennaro Scognamiglio, del presidente dell’Unci, Andrea Amico, del direttore dell’Unci Sicilia, Luisa Tosto, e di altri tecnici ed esperti del settore: Vincenza Cerulo, Santo Alleri e Piero Forte.

Il progetto ha permesso l’analisi sulle emissioni di anidride carbonica (CO2) delle flotte pescherecce nel Mediterraneo, focalizzandosi su alcune aree del Tirreno (GSA 10), dello lonio (GSA 16) e dell’Adriatico (GSA 17-18). È stata condotta un’analisi statistica, esaminando variabili chiave come le caratteristiche dei motori, la potenza, il tipo di alimentazione, il numero di giornate di pesca e i tempi di permanenza in mare. E’ stata poi focalizzata l’analisi su tecniche di pesca, quali lo strascico, volanti, lampare, la piccola pesca, compiendo una valutazione oltre che sul rilascio di anidride carbonica, anche sui principali macroinquinanti/gas serra responsabili dei fenomeni di acidificazione ed eutrofizzazione, come il monossido di carbonio, l’ossido di azoto, l’ossido di zolfo, composti organici volatili non metonici, particelle sospese totali (PM10), ed esaminando l’efficacia degli impianti di mitilicoltura nel trattenere CO2, contribuendo così a una migliore comprensione del flusso biogenico del carbonio e delle dinamiche ambientali.

Uno studio sulle emissioni di gas serra nella pesca ha rilevato che ogni chilo di pesce allevato emette 5 kg di CO2, quello pescato da 1 a 3 kg, dati molto più contenuti rispetto ai 59,6 kg emessi per un chilo di carne rossa, mentre per l’agnello si arriva a 24 kg. Anche altri alimenti come il formaggio, principalmente derivato da latte vaccino, oppure il ciccolato o il caffè contribuiscono significativamente all’impatto ambientale.

Per quanto riguarda le emissioni in atmosfera, gli alimenti vegetali hanno un impatto ambientale notevolmente inferiore rispetto ai prodotti animali. Per gli impianti di mitilicoltura viene evidenziato il contributo positivo al riassorbimento dell’anidride carbonica da parte dei mitili (cozze), soprattutto per gli impianti privi di fasi di stabulazione.

La pesca con metodi sostenibili e responsabili non solo riduce le emissioni, ma salvaguarda gli ecosistemi marini. Il comparto ha già compiuto progressi significativi in questa direzione, con una riduzione del 50% delle emissioni a partire dal 1990 nell’Ue. Per raggiungere l’obiettivo di zero emissioni entro il 2050 occorre trovare valide alternative energetiche e diminuire la dipendenza da combustibili fossili.

Unci AgroAlimentare: pesca, attività sempre più sostenibile

L’articolo Unci AgroAlimentare: pesca, attività sempre più sostenibile proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

Pagina 112 di 1010

Made with & by Matacotti Design

Privacy & Cookie Policy