Autore: Andrea Martire Pagina 4 di 7

Campania, l’innovazione nella pesca

Si svolgerà ad Ispani, nei pressi di Sapri, l’incontro “La pesca in Campania ed il suo futuro attraverso l’innovazione”. La data prescelta è quella di sabato 21 settembre.

Il convegno è senza scopo di lucro ed è realizzato con il finanziamento del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare (Programma PNT).

L’incontro, che si avvarrà della presenza di esperti del settore in vari campi, avrà l’obiettivo di informare sulle possibilità di naccesso ai bandi con la relativa spiegazione delle procedure da seguire, ed intende evidenziare come i finanziamenti possano facilitare l’adozione di tecnologie innovative per la pesca e l’acquacoltura sostenibile.

L’elemento di novità è portato dalla presenza di Antonino Chiaramonte, che parlerà dell’utilizzo della canapa nella pesca. Un focus particolare sarà riservato alla creazione di reti.

Il presidente Mario Serpillo tirerà, come di consueto, le conclusioni dell’importante giornata di studi.

Trapani, si parla del futuro della pesca

Sabato 14 settembre, dalle ore 9.30 presso l’Ittiturismo La Tramontana, a Trapani, abbiamo dato vita ad una tavola rotonda proiettata sul futuro.

Ci siamo confrontati, avvalendoci dell’esperienza e del know how dei prestigiosi relatori, su un’idea di futuro della pesca, vista attraverso le lenti della sostenibilità e dell’innovazione tecnologica, ambedue necessarie per la sopravvivenza e lo sviluppo del prezioso comparto.

Gli obiettivi dell’Agenda 2030, le condizioni del mare nostrum, i costi ormai insostenibili per i pescherecci e la necessità di essere attrattivi per una nuova schiera di lavoratori, ci inducono a guardare al futuro con una costante tensione verso l’introduzione di alcune novità sostanziali, ormai non più procrastinabili.

Come può avvenire tale passaggio, in che tempi e soprattutto in base a quali strumenti? Ed inoltre, come reperire la dotazione finanziaria necessaria per i pescatori della nostra flotta? Sono stati gli argomenti principali dell’incontro, che si è avvalso delle competenze di Domenico Leone, presidente Agripesca Sicilia, Marco Pedol, esperto di Em Associates, Natale Amoroso, presidente o.p. pesca di Trapani e Giuseppe Marino, dirigente Agripesca Sicilia.

Le conclusioni sono state affidate al presidente nazionale di Agripesca, Mario Serpillo.

Anche il palato ha ottenuto soddisfazione in quanto i lavori sono stati conclusi da un ricco show cooking.

Granchio blu, c’è il Commissario

Sarà il dott. Enrico Caterino, già prefetto di Rovigo e Ravenna e Commissario straordinario al comune di Torre Annunziata, il Commissario designato per gestire l’emergenza legata al granchio blu. È stato presentato stamane, a Palazzo Chigi, dai ministri che lo hanno selezionato; Lollobrigida e Pichetto Fratin.

“Il granchio blu, da specie alloctona, sta diventando stanziale anche ne mediterraneo, complice l’innalzamento della temperatura delle acque”, le parole del titolare dell’Ambiente mentre il collega della compagine di Governo ha fatto riferimento “alla compromissione delle attività economiche e turistiche”.

Il numero uno di Via XX Settembre non ha nascosto che sia un’emergenza che viene da lontano; “già nell’87 vi era un documento della Fao che invitava a non sottovalutare la presenza del crostaceo, ora agiamo in emergenza ma dobbiamo imparare a prevedere, gli scenari cambiano sempre più velocemente”.

Il primo atto ostile verso il granchio blu risale al luglio 2023, quando diverse sigle di settore inviarono al Ministro una lettera per segnalare le difficoltà dell’ittica e dell’acquacoltura. Da allora, è stato predisposto un Piano Strategico che ha già erogato i primi dodici milioni di indennizzi e prevede di elargirne altri 15.

Quali sono i compiti del Commissario, e dove sarà ubicato? La sede sarà a Roma, nell’ambito del Masaf ma non si esclude di individuare altre sedi secondarie ed operative nei pressi dell’epicentro, parliamo quindi dell’alto Adriatico tra Ravenna e Chioggia, o in altre realtà territoriali. “Gli obiettivi che il dott. Caterino dovrà cercare di perseguire sono molteplici; occorre contrastare la proliferazione del pericoloso crostaceo, così come individuare strategie di valorizzazione commerciale, perché è molto apprezzato”, ha affermato ancora il Ministro Lollobrigida. Sullo sfondo il risultato più ambizioso, la realizzazione di un Piano di azione strategica più su larga scala per gestire al meglio l’ambiente marino.

Pesce, la difficile estate italiana con il mare bollente

Strage di pesci nella laguna di Orbetello priva d’ossigeno. Presenza di alghe che infastidiscono i turisti in Adriatico. Cozze a rischio in Puglia e problemi per la pesca. E attenzione ai batteri nei frutti di mare

Nell’estate italiana di fine luglio gli effetti dell’aumento delle temperature dei mari sono ben visibili.

Cominciamo dalle alghe: nell’Adriatico settentrionale, ma anche lungo le coste delle Marche o dell’Abruzzo, le chiazze di mare verdastre indicano un’alta presenza di cianobatteri carichi di pigmenti fotosintetizzanti. L’aumento della temperatura dell’acqua può incrementare fioriture anomale che si traducono in disagi per i bagnanti. Sebbene le acque italiane siano in buone condizioni di salute, le temperature sempre più alte – con diverse boe e sensori che nell’alto Adriatico hanno registrato temperature superficiali del mare anche di 30 gradi – sono collegate a una serie di effetti che possono incidere sul turismo, sull’economia locale, ma anche gli ecosistemi naturali e in certi casi la salute dell’uomo.

La situazione in Toscana

In Toscana, nella laguna di Orbetello si sta verificando una grave moria di pesci legata al surriscaldamento delle acque, alla decomposizione delle alghe e soprattutto all’anossia, la scarsità di ossigeno. Migliaia di carcasse, in questa zona di allevamenti ittici, sono emerse in superficie portando disagi e odori maleodoranti. Gli allevamenti locali parlano di gravi perdite anche se è ancora presto per stimare i danni per il numero di orate, spigole, anguille e altri pesci morti, una cifra che sembra però superiore ai tragici eventi di nove anni fa.

Uno dei problemi principali è che la situazione sta impattando anche sulle coste di Ansedonia, soprattutto tra Feniglia e Tagliata, dove si sentono odori maleodoranti e l’acqua sversata dalla laguna sta creando seri problemi al turismo: le spiagge sono semi deserte.

Cosa accade in Sardegna e Puglia

Anche altre lagune, come quelle della zona di Oristano, sono oggi in allerta rossa per la possibilità di una moria di pesci a causa delle temperature bollenti e del poco ossigeno. Discorso simile vale per la produzione delle cozze nell’area di Taranto in Puglia dove gli operatori temono di perdere l’80% del prodotto. il caldo record sta impattando su ritmi e cicli degli ecosistemi, dai granchi blu morti asfissiati ad Orbetello sino alle vongole sempre più rare, dalle alghe che proliferano a Goro in Emilia-Romagna passando persino, sul Po, ai pescatori costretti a usare “più carburante” per inseguire i pesci che si spingono sempre più al largo per evitare le temperature calde sotto costa.

Problemi per il turismo e la salute

Mentre in alcune zone d’Italia (soprattutto al largo però) sono stati segnalati casi di mucillagine, a livello visivo la presenza di alghe sta già impattando sul turismo di determinate località. Le cronache locali ricordano nelle ultime settimane casi di importanti fioriture di alghe che hanno poi interessato i litorali per esempio di Ancona, ma anche di Viareggio, della zona di Salerno, oppure di Ostia. Si tratta perlopiù di fenomeni e momenti passeggeri, ma che possono avere ricadute sulla presenza di turisti che lamentano disagi nella fruizione del mare.

Cosa accade ai frutti di mare?

Se nella maggior parte dei casi le alghe sono più che altro un disagio o un deterrente a fare il bagno – ma non comportano particolari rischi per la salute – a causa delle temperature elevate dei mari in futuro potrebbero però esserci rischi legati al consumo dei frutti di mare. Lo ha ricordato di recente l’Efsa, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, spiegando come a causa dell’aumento delle temperature rischia di crescere la presenza di batteri vibrioni, responsabili di gastroenteriti e infezioni, nei frutti di mare, soprattutto quelli presenti in acque salmastre.

Un altro campanello d’allarme collegato alla crisi del clima e all’aumento delle temperature a livello globale che, se quest’estate lungo le coste si stesse traducendo in disagi per i bagnanti, il prossimo autunno a causa dell’energia accumulata dai mari potrebbe trasformarsi come già avvenuto negli scorsi anni in fenomeni meteo sempre più intensi e pericolosi per le nostre vite.

Golfo Aranci, incontro sulle opportunità di investimento

Articolo in evidenza

Domani, nella splendida Golfo Aranci, daremo vita al convegno dal tema “Investire nel futuro blu”. Un momento importante per mettere insieme istituzioni, imprese e organizzazioni del settore e guardare al futuro, tutti insieme.

Sarà un dibattito sulle opportunità e le sfide del settore, che vede i nostri operatori nella costituzione di un sistema di collaborazione per Golfo Aranci e la Sardegna.

«Per noi questo è un importante appuntamento, un’ottima occasione di incontro con il comparto per sviluppare reti e connessioni anche fra le eccellenze locali – le parole del presidente di Agripesca, Mario Serpillo – aprendo nuove vie sul fronte di finanziamenti e bandi. E’ una eccellente opportunità per tutto il settoreanche perché il futuro dell’acquacoltura sarda passa inevitabilmente dalla sostenibilità e dall’innovazione tecnologica

Tanti gli argomenti sul tavolo: soprattutto, le opportunità di finanziamento disponibili per le attività di pesca, attraverso i bandi e il mercato. Grazie alla presenza di esperti sarà possibile discutere l’importanza di finanziamenti che supportano pratiche sostenibili, sia economicamente sia ecologicamente; si affronteranno temi legati all’innovazione e alle tecnologie verdi.

Ma sarà fondamentale per il comparto, affrontare tematiche legate alla promozione e alla formazione professionale.

A conclusione degli interventi tecnici, ci sarà un attesissimo show cooking, per celebrare anche in maniera tangibile l’eccellenza dei nostri mari e delle nostre marinerie, e dare un’idea di come potrebbe essere la messa in pratica delle attività di marketing e di utilizzo delle risorse primarie di cui, fortunatamente, disponiamo.

L’incontro rientra nel programma dell’ultima annualità del PNT.

Rassegna stampa:

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