CGPM. A dicembre in Grecia riflettori sull’acquacoltura

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CGPM. A dicembre in Grecia riflettori sull’acquacoltura – La prossima Conferenza Regionale sull’Acquacoltura, organizzata dalla Commissione Generale per la Pesca nel Mediterraneo (CGPM) della FAO e ospitata dalla Grecia a dicembre, rappresenta un momento cruciale per il futuro dell’acquacoltura sostenibile nel Mediterraneo e nel Mar Nero. A quasi dieci anni dalla Conferenza Regionale sull’Acquacoltura di Bari del 2014, questo evento promette di promuovere progressi significativi verso il raggiungimento degli obiettivi fissati nella strategia CGPM 2030.

Organizzata in collaborazione con il governo greco, la conferenza avrà come obiettivo la valutazione dei progressi in materia di acquacoltura sostenibile. Rappresentanti dei paesi del Mediterraneo e del Mar Nero, esperti di acquacoltura e parti interessate di rilievo si riuniranno per affrontare le sfide e le opportunità del settore. Le discussioni evidenzieranno l’importanza dell’acquacoltura all’interno dei quadri politici esistenti e mireranno a rafforzare le azioni future per garantire la resilienza e la sostenibilità del settore.

Le sessioni tematiche principali tratteranno argomenti come il cambiamento climatico, la sicurezza alimentare, gli investimenti responsabili e il benessere delle specie acquatiche. L’accento sulla “Blue Transformation” metterà in luce il ruolo dell’acquacoltura nel promuovere la crescita economica riducendo al minimo l’impatto ambientale. Questa iniziativa si allinea agli sforzi globali per promuovere pratiche sostenibili nella produzione alimentare, soprattutto in regioni che dipendono fortemente dalle risorse marine.

Grazie al formato interattivo, la conferenza incoraggerà la partecipazione attiva dei delegati, stimolando dibattiti e collaborazioni sui temi critici che riguardano il settore. Con le crescenti pressioni ambientali nel Mediterraneo e nel Mar Nero, questo evento rappresenta un passo importante verso la costruzione di un’industria dell’acquacoltura più resiliente e responsabile.

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Il 15 ottobre info day su promozione economia blu sostenibile

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Il 15 ottobre info day su promozione economia blu sostenibile – Il 15 ottobre 2024, dalle 14:30 alle 16:45 (CEST), si terrà l’Info Day online organizzato nell’ambito del Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura. Questa giornata informativa ha come obiettivo principale la presentazione dell’ultimo invito a presentare proposte per una specializzazione intelligente, mirata a promuovere un’economia blu sostenibile e l’agricoltura oceanica rigenerativa.

Con un budget di 5,7 milioni di euro, il bando pubblicato il 26 settembre 2024, rappresenta un’importante occasione per lo sviluppo di progetti innovativi nel settore della pesca, acquacoltura, e nelle altre aree chiave dell’economia blu. L’evento offrirà una panoramica completa sul contesto politico che guida questa iniziativa, con particolare attenzione all’innovazione e alla sostenibilità.

I partecipanti avranno l’opportunità di conoscere i dettagli specifici dell’invito a presentare proposte, tra cui i requisiti di partecipazione e i suggerimenti per ottimizzare le candidature. Questo bando si concentra su due argomenti cruciali: la cooperazione regionale marittima e l’agricoltura oceanica rigenerativa, con l’obiettivo di sostenere l’innovazione e stimolare lo sviluppo in ambiti chiave dell’economia marittima.

La prima area d’intervento riguarda la promozione della specializzazione intelligente e dell’innovazione attraverso la cooperazione regionale. Le iniziative in questo settore spaziano dalla pesca e acquacoltura, all’energia marina rinnovabile, la biotecnologia blu, e il turismo costiero e marittimo. L’ottimizzazione delle piattaforme tematiche Smart Specialisation (S3) gioca un ruolo centrale per potenziare l’economia blu sostenibile.

Il secondo argomento riguarda l’agricoltura oceanica rigenerativa e l’innovazione nel settore delle alghe. L’obiettivo è dimostrare la fattibilità di allevamenti ittici rigenerativi e promuovere pratiche che riducano l’impatto ambientale, sostenendo al contempo l’innovazione delle alghe, un settore in rapida espansione.

L’Info Day offrirà inoltre una sessione di domande e risposte, dando ai partecipanti la possibilità di chiarire eventuali dubbi sull’invito a presentare proposte tramite la piattaforma Sli.do. Questo approccio interattivo mira a rendere il processo di candidatura più accessibile e trasparente.

L’evento, che si terrà interamente in inglese, richiede la registrazione entro l’11 ottobre 2024. Al termine dell’evento, le registrazioni saranno disponibili sul canale YouTube del CINEA, per consentire una fruizione più ampia delle informazioni.

Questo bando rappresenta un’importante occasione per sostenere la transizione verso un’economia blu sostenibile, in linea con gli obiettivi dell’Unione Europea di promuovere la sostenibilità ambientale e l’innovazione nelle aree marine e costiere.

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Il 9 ottobre a Fiumicino il convegno Uila Pesca “Orizzonte Pesca”

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Il 9 ottobre a Fiumicino il convegno Uila Pesca “Orizzonte Pesca” – Si svolgerà mercoledì 9 ottobre, a Fiumicino, il convegno “Orizzonte pesca: lavoro, tradizione e innovazione” organizzato dalla Uila Pesca. I lavori, che avranno inizio alle ore 9:30 saranno presieduti da Fabrizio De Pascale, Segretario Nazionale Uila Pesca e la relazione introduttiva sarà affidata alla Segretaria Generale Maria Laurenza.

Il convegno vedrà la partecipazione di numerosi ospiti. Sono previsti gli interventi di Mario Baccini, Sindaco di Fiumicino, Giancarlo Righini, Assessore regionale con delega alla pesca, Paolo Marzio, Capitano di Vascello (CP), Capo Reparto Pesca Marittima – Comando generale delle Capitanerie di porto, Stefano Costa, Assessore comunale con delega alla pesca – Comune di Fiumicino, Federico Bigoni, Vicepresidente Federpesca, Daniela Borriello, Responsabile Pesca e Acquacoltura Coldiretti e Giampaolo Buonfiglio, Copresidente Alleanza Cooperative Italiane-settore pesca.

Dopo il dibattitto, le conclusioni saranno svolte da Enrica Mammucari, Segretaria Generale Uila.

“L’obiettivo del convegno è quello di valorizzare la cultura del ceto peschereccio con uno sguardo verso il futuro, quello dell’orizzonte pesca, al fine di trovare soluzioni concrete che possano da un lato salvaguardare le antiche usanze e dall’altro rispondere in modo adeguato alle sfide contemporanee, unica strada per garantire un futuro al comparto” dichiara Maria Laurenza, segretaria generale Uila Pesca.

L’incontro, che si svolgerà presso l’Hotel Tiber, si inserisce nell’ambito delle attività connesse all’esecuzione del Programma Nazionale Triennale della Pesca e dell’Acquacoltura ed è realizzato in collaborazione con il Masaf, ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.

Il 9 ottobre a Fiumicino il convegno Uila Pesca “Orizzonte Pesca”

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Saltati gli accordi di pesca tra UE e Marocco

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Saltati gli accordi di pesca tra UE e Marocco – L’Unione Europea e il Marocco hanno mantenuto a lungo partenariati economici, con accordi che spaziano in vari settori, tra cui la pesca. Tuttavia, gli accordi commerciali del 2019 tra UE e Marocco, specificamente riguardanti i prodotti ittici e agricoli, hanno suscitato polemiche per quanto riguarda la loro applicabilità al Sahara Occidentale, un territorio conteso. Questi accordi sono stati conclusi senza il consenso esplicito del popolo del Sahara Occidentale, il che, secondo la Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE), viola i principi fondamentali di autodeterminazione.

Con una storica sentenza del 4 ottobre 2024, la CGUE ha confermato che il consenso del popolo del Sahara Occidentale è una condizione preliminare per la validità di qualsiasi accordo internazionale applicato al suo territorio. Questa decisione segue anni di dispute legali avviate dal Fronte Polisario, un movimento che sostiene l’indipendenza del Sahara Occidentale. Sebbene gli accordi in questione fossero presentati come vantaggiosi per la regione, la Corte ha stabilito che non fornivano i benefici tangibili o verificabili richiesti alla popolazione locale. Di conseguenza, la Corte ha annullato le decisioni del Consiglio, sottolineando la necessità di un consenso genuino da parte del popolo saharawi.

Le implicazioni di questa sentenza sono ampie. L’UE e il Marocco devono ora rivedere le loro relazioni commerciali riguardanti le risorse naturali del Sahara Occidentale. Senza una consultazione adeguata e una condivisione dei benefici con la popolazione locale, qualsiasi accordo rischia l’invalidazione legale. Inoltre, questa sentenza stabilisce un precedente per futuri accordi internazionali riguardanti territori contesi, garantendo che l’autodeterminazione rimanga un principio centrale nel diritto internazionale.

Per il Sahara Occidentale, la lotta per l’autodeterminazione continua. Sebbene la sentenza non cambi immediatamente la situazione sul campo, essa conferisce un peso legale alle rivendicazioni del popolo saharawi. Con l’aumento degli interessi economici nella pesca e in altre risorse naturali della regione, la sentenza richiede una maggiore attenzione agli accordi che riguardano il territorio, spingendo la comunità internazionale a considerare responsabilità etiche e legali.

Saltati gli accordi di pesca tra UE e Marocco

 

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Europêche. Delusione per annullamento accordi pesca UE-Marocco

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Europêche. Delusione per annullamento accordi pesca UE-Marocco – Gli accordi UE-Marocco hanno svolto un ruolo cruciale nel garantire la gestione sostenibile e scientifica degli stock ittici. Queste attività di pesca sono state vitali nel fornire milioni di pasti sani e accessibili ogni giorno alle regioni con le maggiori necessità.

Sebbene Europêche rispetti la decisione della Corte, il settore è profondamente deluso dal fatto che questa sentenza interrompa le operazioni di pesca gestite in modo efficace che soddisfano gli standard di sostenibilità dell’UE in questa parte fondamentale delle acque dell’Africa occidentale. Perdere l’accesso a tali fondali di pesca essenziali è molto preoccupante per il settore, soprattutto considerando le ridotte opportunità di pesca e la diminuzione dei fondali di pesca accessibili alla flotta dell’UE.

Secondo Javier Garat, Presidente di Europêche: “L’attuale accordo di pesca UE-Marocco ha contribuito a migliorare la gestione sostenibile delle risorse ittiche in queste ricche zone di pesca ed è stato fondamentale per l’attività di fino a 128 imbarcazioni europee, 700 pescatori e 3.500 lavoratori a terra. Ora che l’accordo è stato annullato, devono essere contemplati diversi scenari, tra cui operazioni di pesca con autorizzazioni dirette. In ogni caso, siamo pronti a lavorare urgentemente con tutte le parti coinvolte affinché la cooperazione commerciale e di pesca tra Marocco e UE possa continuare in futuro”.

Il vicepresidente di Europêche, Tim Heddema, ha risposto alla sentenza, affermando: “La nostra priorità resta la fornitura responsabile e sostenibile di pesce, assicurando che pasti sani e convenienti continuino a raggiungere i mercati globali. L’accordo di partenariato per una pesca sostenibile UE-Mauritania sarà ora un’alternativa ancora più importante per la pesca pelagica UE, ma solo se diventerà commercialmente sostenibile. Ad esempio, un rapido recupero degli stock sovrasfruttati dalle flotte extra UE sarà fondamentale per un ritorno di più operatori UE nelle acque mauritane. Ciò richiede un’azione appropriata da parte del governo mauritano. È una buona notizia che i primi passi siano stati compiuti sulla base di un nuovo piano di gestione”.

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