Alghe nei menù delle scuole

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Alghe nei menù delle scuole  – Il kelp, una coltura versatile e sostenibile, sta guadagnando terreno nelle scuole pubbliche di Boston grazie al rinnovo della partnership con North Coast Seafoods fino al 2026. Questa collaborazione si basa sul successo del Maine Kelp Programme, con l’obiettivo di introdurre prodotti a base di kelp nei menù scolastici. Considerato un’opzione ricca di nutrienti ed eco-sostenibile, il kelp sta diventando sempre più popolare nei programmi che promuovono una sana alimentazione supportando al contempo le economie locali e gli ecosistemi marini.

Con l’ampliamento del programma, gli studenti potranno gustare alimenti innovativi a base di kelp, tra cui sliders, burger e polpette. Questi piatti offrono un’alternativa salutare ai pasti scolastici tradizionali, proponendo opzioni naturalmente vegane, prive di glutine, soia e latticini. Realizzati con una combinazione di kelp, ceci verdi, riso integrale e spezie, i piatti rispondono alle esigenze alimentari di un pubblico ampio, garantendo l’inclusività per tutti gli studenti.

Oltre ad essere ricco di nutrienti essenziali, il kelp svolge un ruolo fondamentale nella salute degli oceani. North Coast Seafoods si approvvigiona di kelp da Atlantic Sea Farms, un’azienda pluripremiata di coltivazione di alghe situata nel New England. Scegliendo il kelp coltivato localmente, il programma sostiene pratiche di acquacoltura rigenerativa che aiutano a ripristinare gli ecosistemi marini, promuovere la biodiversità e ridurre le emissioni di carbonio.

Come parte dell’iniziativa, North Coast Seafoods organizzerà degustazioni e dimostrazioni nelle scuole di Boston, sensibilizzando gli studenti sull’importanza del kelp per gli oceani e il suo più ampio impatto ambientale. L’obiettivo del programma è coinvolgere le nuove generazioni nel comprendere come le scelte alimentari sostenibili e locali possano giovare sia alla loro salute che a quella del pianeta.

Questo approccio innovativo riflette una tendenza in crescita nell’acquacoltura rigenerativa, in cui colture come il kelp vengono promosse per i loro benefici doppi: supportare gli ecosistemi marini e fornire cibo nutriente. Mentre il kelp continua a emergere come una soluzione efficace per le sfide ambientali e nutrizionali, North Coast Seafoods e le scuole pubbliche di Boston offrono un esempio concreto di integrazione di sistemi alimentari sostenibili nei pasti quotidiani.

Alghe nei menù delle scuole

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Aquaculture Africa 2024: nuove prospettive per l’economia blu

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Aquaculture Africa 2024: nuove prospettive per l’economia blu  – L’edizione 2024 di Aquaculture Africa, evento di punta per l’industria dell’acquacoltura, si terrà dal 19 al 22 novembre ad Hammamet, in Tunisia. La conferenza riunirà esperti e attori chiave del settore provenienti da tutto il mondo, con l’obiettivo di favorire collaborazioni strategiche tra produttori, istituti di ricerca, ONG e agenzie governative.

Il tema centrale di quest’anno, Blue Farming: New Horizons for Economic Growth, mette in evidenza l’importanza delle partnership tra scienza, educazione e tecnologia per promuovere l’economia blu in Africa. Questa sinergia è fondamentale per affrontare le sfide globali, come il cambiamento climatico, e favorire uno sviluppo sostenibile.

Durante i quattro giorni dell’evento, i partecipanti avranno l’opportunità di assistere a una cerimonia di apertura, sessioni di presentazione, workshop, visite sul campo e momenti di networking. I temi chiave comprendono la sostenibilità dell’acquacoltura, la salute degli animali acquatici, i mangimi innovativi e le possibilità di finanziamento per i progetti legati al settore.

Una delle novità più attese di quest’anno sarà la sessione dedicata all’industria delle alghe marine, un settore emergente che sta acquisendo crescente importanza in Africa. Questo focus rappresenta una risposta diretta all’esigenza di diversificazione economica e alla ricerca di soluzioni per ridurre l’impatto ambientale della produzione alimentare.

L’evento offrirà una piattaforma per esplorare nuove tecnologie e scambiare conoscenze, grazie ai contributi di rappresentanti del settore pubblico e privato. Con un forte accento sull’innovazione e sullo sviluppo sostenibile, Aquaculture Africa 2024 si preannuncia come un’opportunità imperdibile per chiunque desideri comprendere le dinamiche dell’acquacoltura globale.

Prima della conferenza, sarà organizzata una sessione su Zoom per anticipare i dettagli logistici e i programmi principali, garantendo un’interazione globale tra i partecipanti.

Per informazioni su come partecipare all’evento e per la registrazione, è possibile visitare la pagina ufficiale di Aquaculture Africa 2024.

Aquaculture Africa 2024: nuove prospettive per l’economia blu 

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Cina: opportunità per il settore ittico grazie alla domanda di pesce vivo

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Cina: opportunità per il settore ittico grazie alla domanda di pesce vivo – La Cina continua a essere un mercato chiave per le aziende di tutto il mondo del settore ittico, con una nuova tendenza che sta guadagnando sempre più terreno: il consumo di pesce vivo. Questa preferenza, in particolare nei ristoranti di lusso e hotel stellati, apre interessanti opportunità per i fornitori globali di prodotti ittici freschi e di alta qualità.

Secondo i dati doganali cinesi, nei primi otto mesi di quest’anno, la Cina ha importato oltre 2,8 milioni di tonnellate di prodotti ittici, per un valore di circa 11,4 miliardi di dollari. Sebbene si registri una flessione del 6% in volume e dell’11% in valore rispetto allo stesso periodo del 2023, la domanda di pesce vivo, granchi e aragoste ha mostrato segni di crescita significativa.

Granchi e aragoste: protagonisti della crescita

Le importazioni di granchi vivi in Cina hanno raggiunto le 68,4 mila tonnellate, per un valore di 1,14 miliardi di dollari, un incremento che dimostra quanto questi prodotti siano apprezzati nei settori della ristorazione e dell’ospitalità. Anche le importazioni di aragoste, pari a 37 mila tonnellate, hanno mostrato una crescita del 15% in volume, confermando che i frutti di mare vivi sono sempre più richiesti dai consumatori cinesi, in particolare nelle città costiere e nelle aree ad alta densità di ristoranti di lusso.

Una delle principali destinazioni per il pesce vivo importato in Cina sono i ristoranti degli hotel di lusso e le attività di ristorazione specializzate in pesce fresco. In particolare, i ristoranti cantonesi e quelli situati nelle città costiere sono i principali consumatori di frutti di mare vivi, grazie anche all’espansione delle infrastrutture logistiche e delle catene del freddo in tutto il paese.

La logistica riveste un ruolo cruciale per garantire che i prodotti ittici vivi arrivino freschi nei mercati e nei ristoranti. Le importazioni di prodotti ittici vivi avvengono prevalentemente tramite voli cargo specializzati, con aeroporti come Qingdao e Zhengzhou che offrono sussidi per il trasporto merci.

Mercati all’ingrosso e nuove opportunità

I mercati all’ingrosso cinesi, come il mercato del pesce JingShen di Pechino, rimangono il cuore pulsante del commercio di pesce vivo. Questi mercati forniscono prodotti ittici di alta qualità non solo alle attività di ristorazione, ma anche ai consumatori finali tramite rivenditori al dettaglio ed e-commerce. Le strutture avanzate per la conservazione e il trasporto del pesce vivo, insieme a una crescente preferenza per i frutti di mare freschi, stanno creando nuove opportunità per gli esportatori internazionali.

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Riutilizzare l’olio delle conserve: un’opzione nutriente e sostenibile

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Riutilizzare l’olio delle conserve: un’opzione nutriente e sostenibile  – In cucina anche i gesti più semplici possono fare la differenza, sia per il gusto dei nostri piatti che per il nostro impatto ambientale. Un esempio concreto è il riutilizzo dell’olio delle conserve, ingrediente spesso trascurato e sprecato, che in realtà è in grado di arricchire le insalate con un sapore unico e diverso. Un piccolo accorgimento che non solo aggiunge un tocco unico ai nostri piatti, ma contribuisce anche a ridurre gli sprechi alimentari in maniera semplice.

Ricette come l’insalata di pomodori e sottaceti con il tonno o l’insalata di formaggio di capra con le acciughe, ad esempio, possono essere impreziosite se condite con l’olio delle conserve stesse, non solo esaltando il sapore del pesce, ma anche aggiungendo un tocco di freschezza e carattere che trasforma il piatto in un’esperienza gastronomica.

Grupo Consorcio, azienda spagnola leader internazionale nel segmento premium del mercato delle conserve ittiche, favorisce e sostiene questa pratica tra i suoi consumatori. Così facendo, non solo promuove un’alimentazione più sana, ma rafforza anche il suo impegno nella salvaguardia dell’ambiente, incoraggiando l’uso integrale dei suoi prodotti.

In questo modo, Grupo Consorcio invita gli chef, gli amanti della buona cucina e tutti coloro che sono interessati a un’alimentazione sana e sostenibile ad esplorare tutte le possibilità offerte dall’olio delle conserve.

Dal punto di vista nutrizionale, l’olio delle conserve ittiche svolge un ruolo fondamentale non solo nella conservazione del prodotto. Durante il processo di produzione, infatti, l’olio assorbe dal pesce preziose sostanze nutritive e vitamine, come gli Omega-3 e la vitamina D, altamente benefiche per la salute[1]. Allo stesso tempo, l’olio stesso, in particolare quello extravergine di oliva, è ricco di acidi grassi insaturi che contribuiscono a mantenere sani i livelli di colesterolo, rendendolo una scelta nutriente e salutare.

In questo contesto, Grupo Consorcio, fedele al suo impegno per la massima naturalità e l’eccellenza, garantisce l’utilizzo del miglior liquido di condimento. I prodotti a marchio Consorcio, disponibili nei supermercati, si posizionano come un’opzione premium che offre un’esperienza deliziosa e altamente nutriente. Realizzati con ingredienti della migliore qualità e con particolare attenzione al processo produttivo, Consorcio garantisce l’assenza di conservanti e coloranti artificiali, utilizzando invece opzioni naturali.

Riutilizzare l’olio delle conserve: un’opzione nutriente e sostenibile 

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Granchio blu. Incontro tecnico a Ferrara con il Commissario Caterino

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Granchio blu. Incontro tecnico a Ferrara con il Commissario Caterino – Si è svolto ieri mattina, in prefettura a Ferrara, il secondo incontro tecnico con il Commissario Straordinario per l’emergenza granchio blu Enrico Caterino, convocato dal Prefetto Massimo Marchesiello.

All’incontro erano presenti il Sindaco di Goro e il Sindaco di Comacchio, le principali Associazioni di Categoria rappresentate dall’Allenza delle Cooperative della Pesca dell’Emilia-Romagna (AGCI/Agrital, Confcooperative/Fedagri pesca Emilia-Romagna, Legacoop Agroalimentare Confcooperative Ferrara e Legacoop Estense) e Coldiretti Emilia-Romagna, il Consorzio Unitario Novellame, la Direzione Marittima di Ravenna e la Regione Emilia-Romagna.

L’incontro è stato voluto dal Commissario per dare esito delle consultazioni svolte a seguito del primo incontro svoltosi lo scorso 31 agosto 2024.

Il Commissario ha esposto le linee e gli obiettivi del Piano di intervento che redigerà entro breve tempo, tenendo conto delle proposte e dei contributi forniti dalle Associazioni di categoria, Sindaci, imprese ed Enti di ricerca.

Il piano di intervento sarà focalizzato in primis sulla realizzazione di campagne di cattura mirata della specie da parte dei pescatori, indennizzandone il costo ed agevolando la gestione dello smaltimento. Inoltre, il piano in fase elaborazione porrà l’attenzione sull’efficacia dei vari metodi di protezione delle vongole fino ad oggi impiegati, per migliorarne l’efficacia in una ottica di convivenza con la specie invasiva.

Le Associazioni di categoria hanno rinnovato unitariamente la massima disponibilità a collaborare, anche fornendo osservazioni e suggerimenti utili alla redazione del piano di intervento, il quale auspichiamo possa interagire in modo sinergico anche con altre risorse che si renderanno eventualmente disponibili.

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