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Le tecnologie subacquee nella Blue Economy guadagnano nuovo slancio grazie a un protocollo d’intesa firmato a Roma tra la Federazione del Mare e WSense, società italiana all’avanguardia nei sistemi di comunicazione subacquea wireless.

L’accordo, siglato il 5 maggio 2025 a Palazzo Colonna dal presidente della Federazione del Mare Mario Mattioli e dalla CEO di WSense Chiara Petrioli, si propone di avviare programmi e iniziative comuni con l’obiettivo di formare nuove competenze, generare occupazione qualificata e divulgare il valore strategico della Blue Economy.

Un ecosistema per innovazione, sostenibilità e conoscenza

“La conoscenza dei fondali, delle acque profonde e di tutto ciò che accade sotto la superficie del mare – ha dichiarato Mario Mattioliè essenziale per diffondere l’innovazione, la sostenibilità ambientale, la sicurezza climatica e infrastrutturale. Per questo motivo è nata la collaborazione con WSense, azienda già attiva all’interno del Cluster BIG e del Polo Nazionale della Dimensione Subacquea”.

La Federazione del Mare – ha aggiunto – intende rafforzare la cooperazione tra enti pubblici e privati coinvolti nella filiera del mare, comprese le attività sottomarine, fondamentali per il futuro economico del Paese.

Tecnologie per una gestione intelligente e sostenibile

“Siamo impegnati nella creazione di un ecosistema in cui innovazione, sostenibilità e formazione si incontrano – ha affermato Chiara Petrioli –. Le nostre tecnologie possono abilitare una gestione più intelligente delle risorse marine e contribuire alla nascita di nuove competenze professionali”.

Secondo la CEO di WSense, l’accordo con la Federazione rappresenta una straordinaria opportunità per valorizzare il potenziale marittimo italiano e costruire un sistema competitivo, resiliente e capace di generare impatto sul lungo termine.

Verso una rete unificata dell’economia del mare

Alla cerimonia della firma hanno partecipato esponenti del cluster marittimo italiano, rappresentanti istituzionali, esperti e imprenditori. L’evento ha rappresentato un momento di forte condivisione, confermato anche dagli interventi dell’Amm. Pierpaolo Ribuffo, Capo Dipartimento delle Politiche per il Mare, e dell’Amm. Isp. Capo Pietro Covino, in rappresentanza dello Stato Maggiore della Marina.

Il presidente Mattioli ha ribadito la necessità di ascoltare l’intero comparto produttivo del mare, promuovendo una rete di collegamento efficace tra imprese, istituzioni e ricerca. Solo così sarà possibile compiere quel salto di qualità richiesto oggi dalla Blue Economy.

“La Federazione del Mare lavora da anni per rendere il mare una risorsa centrale per la ripresa economica dell’Italia – ha concluso Mattioli –. Questo accordo rappresenta un passo concreto per rafforzare il cluster marittimo nazionale, valorizzando chi opera ogni giorno nella dimensione subacquea”.

Il protocollo firmato tra Federazione del Mare e WSense segna un passaggio importante per il consolidamento dell’ecosistema nazionale della Blue Economy. Attraverso la promozione di tecnologie subacquee nella Blue Economy, il sistema Italia si dota di nuovi strumenti per valorizzare le proprie risorse marine in chiave innovativa, formativa e sostenibile.

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