[[{“value”:”
Il binomio turismo estero e ristorazione è diventato centrale nella crescita della spesa alimentare fuori casa in Italia. Lo evidenzia con chiarezza il Rapporto Ristorazione 2025 di FIPE-Confcommercio: nel 2024, la componente internazionale del turismo ha avuto un impatto decisivo sul recupero del comparto Ho.Re.Ca., in particolare nelle città d’arte e nelle località costiere.
Con 292 miliardi di euro complessivi nei consumi alimentari, di cui oltre 96 miliardi spesi fuori casa, il ruolo dei viaggiatori stranieri appare tutt’altro che marginale. E il pasto al ristorante si conferma un momento centrale del viaggio, spesso guidato dalla ricerca di autenticità, identità e qualità.
Una domanda attenta a qualità, narrazione e tracciabilità
Il turista straniero non cerca solo buon cibo, ma un’esperienza coerente con valori di sostenibilità e appartenenza territoriale. In questo contesto, il pesce italiano può diventare un ambasciatore naturale di eccellenza, se accompagnato da una narrazione efficace e da un’offerta coerente con le aspettative internazionali.
Il rapporto segnala che i consumatori premiano ingredienti locali, tracciabili e sostenibili. Elementi che molte aziende ittiche italiane già garantiscono, ma che spesso non vengono tradotti in valore percepito nella ristorazione turistica. Per cogliere questa opportunità, occorre migliorare la comunicazione in sala e nei menù, investire nella formazione del personale e stringere alleanze tra produttori e ristoratori.
Città d’arte e destinazioni costiere: i poli della ripresa
Le aree maggiormente coinvolte dalla spinta di turismo estero e ristorazione sono le grandi città italiane — Roma, Firenze, Venezia, Napoli — e le località costiere del Mezzogiorno e delle isole. Qui il pesce è spesso già presente nei menù, ma non sempre rappresentato come prodotto distintivo, stagionale e sostenibile.
Questa è la leva su cui può lavorare il comparto ittico: proporre referenze adatte alla ristorazione turistica, accompagnate da strumenti che facilitino la comprensione del valore aggiunto — etichette multilingua, QR code sulla tracciabilità, format degustativi per clienti internazionali.
Il pesce come proposta esperienziale nel fuori casa
Il Rapporto FIPE 2025 rileva che il pasto fuori casa si è trasformato in esperienza: non solo nutrizione, ma relazione, cultura e racconto. In questo contesto, un piatto di pesce locale può diventare il momento clou di una cena in Italia per milioni di turisti.
Per riuscirci, serve una filiera unita e consapevole: chi produce, chi trasforma e chi serve devono agire insieme per posizionare il pesce non solo come alimento, ma come identità. In questo senso, la ristorazione turistica può diventare il palcoscenico ideale per esaltare le specificità ittiche regionali.
La crescita del turismo estero e la ristorazione è un dato oggettivo, ma trasformarlo in valore per il settore ittico richiede strategia. Serve un’offerta all’altezza, formazione, comunicazione e una narrazione coerente. Il pesce italiano ha le carte giuste, ma va accompagnato nel racconto e nella messa in scena.
Continua a seguirci, Pesceinrete continuerà a offrire spunti e analisi per supportare imprese e territori in questo percorso.
L’articolo Turismo internazionale e nuovi consumi: il pesce italiano ha una chance proviene da Pesceinrete.
“}]]