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L’accordo pesca UE Groenlandia per il periodo 2025-2030 consolida il ruolo strategico dell’Artico nelle politiche alimentari e ambientali dell’Unione Europea. In cambio dell’accesso alle risorse ittiche, Bruxelles investirà 17,3 milioni di euro l’anno, destinati in gran parte a diritti di pesca (14,1 milioni) e in parte al sostegno del comparto locale (3,2 milioni). A questo si aggiungono i pagamenti degli armatori UE, stimati in circa 4,5 milioni di euro annui.
Un’intesa significativa per rafforzare la cooperazione con un partner chiave come la Groenlandia, garantendo al contempo approvvigionamenti stabili per le filiere alimentari e industriali europee.
Sicurezza alimentare, sostenibilità e cooperazione scientifica
L’accordo, che rientra nei Partenariati per una Pesca Sostenibile (SFPA), regolerà annualmente le possibilità di cattura sulla base dei migliori pareri scientifici disponibili, in un’ottica di prudenza e salvaguardia ambientale.
Il contingente massimo consentito raggiunge le 30.906 tonnellate l’anno, suddivise tra capelin (13.000 tonnellate, se riaperta la pesca), halibut (6.675), gamberi boreali (6.581), scorfano demersale (2.100) e merluzzo bianco (2.050). Queste specie, centrali per molte linee di prodotto pronte al consumo, rappresentano un asset prezioso per le imprese europee della trasformazione e per i circuiti di distribuzione specializzata.
Il protocollo introduce anche misure dettagliate su sorveglianza, controlli, protezione dei fondali e cooperazione tra istituti di ricerca, contribuendo alla governance sostenibile delle acque artiche.
Impatto su flussi commerciali e Paesi assegnatari
Oltre al contributo diretto al settore groenlandese, l’accordo contribuisce a rafforzare i rapporti UE con il Nord Atlantico. Le quote concesse vengono in parte scambiate con la Norvegia, mentre le restanti sono distribuite tra Germania (ippoglosso, merluzzo, scorfano), Danimarca, Francia (gamberi), Estonia e Lituania.
Queste assegnazioni, coordinate su base multilaterale, permettono un uso efficiente delle risorse artiche nel rispetto degli standard di sostenibilità. La Commissione Pesca del Parlamento UE ha approvato il protocollo con una larghissima maggioranza, segnalando l’importanza geopolitica e commerciale di questo dossier.
Opportunità e riflessioni per il sistema ittico italiano
Pur non beneficiando direttamente delle quote, le aziende italiane possono trarre vantaggio dall’accordo attraverso canali indiretti. Importatori, operatori della trasformazione, gruppi GDO e buyer internazionali possono valutare nuove rotte di approvvigionamento, in particolare per specie come halibut e gamberi boreali, molto richieste nei segmenti premium e a valore aggiunto.
La prevedibilità delle forniture, unita alla tracciabilità garantita dalle condizioni del protocollo, rende questo accordo uno strumento utile anche in ottica di programmazione industriale e sourcing responsabile.
L’accordo pesca UE Groenlandia 2025-2030 rappresenta una leva strategica per garantire risorse ittiche sostenibili all’Europa, sostenere l’economia della Groenlandia e promuovere una gestione integrata degli ecosistemi artici. Un’opportunità che le imprese della filiera ittica farebbero bene a monitorare con attenzione.
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L’articolo Pesca nell’Artico: l’UE rinnova l’accordo con la Groenlandia fino al 2030 proviene da Pesceinrete.
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