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Mentre la transizione verso un’economia blu sostenibile continua a catalizzare l’attenzione delle istituzioni europee, il vertice europeo sulle alghe torna protagonista. Il 16 e 17 ottobre, Berlino ospiterà la seconda edizione dell’EU Algae Awareness Summit, evento di riferimento per il futuro di un settore che promette di ridefinire le coordinate produttive, ambientali ed economiche della filiera ittica e non solo.
Promosso da EU4Algae, progetto faro della Commissione Europea, il vertice punta a rafforzare la consapevolezza tra le amministrazioni nazionali e regionali dell’UE sulle potenzialità – ancora in gran parte inespresse – della coltivazione e trasformazione di macroalghe e microalghe. Una partita che coinvolge numerosi settori: dagli alimenti ai mangimi, dai cosmetici al trattamento delle acque reflue, fino a soluzioni biotecnologiche per la riduzione della CO₂.
La scelta di Berlino non è casuale. La Germania è tra i Paesi che hanno investito maggiormente nella ricerca applicata sulle alghe, con numerose start-up e centri di ricerca attivi nella valorizzazione della biomassa algale. L’intento del vertice è ora trasferire questa consapevolezza a livello politico, per favorire una strategia comune a livello europeo, capace di superare la frammentazione normativa e le asimmetrie di sviluppo tra gli Stati membri.
Nel corso delle due giornate, sono previste tavole rotonde e sessioni tematiche che coinvolgeranno autorità pubbliche e stakeholder già impegnati nella coltivazione, trasformazione o utilizzo delle alghe. Il confronto verterà su best practices, criticità regolatorie, accesso ai mercati e leve di sostegno per lo sviluppo di una filiere integrate, in grado di coniugare impatti ambientali positivi e concrete opportunità di business.
L’interesse dell’UE verso il comparto algale non è nuovo. Già nel 2022 la Commissione ha pubblicato una comunicazione strategica dedicata alle alghe, inserendole tra gli asset fondamentali per la bioeconomia europea. Il vertice europeo sulle alghe rappresenta ora un passaggio operativo cruciale per rendere coerente e sistemico lo sviluppo del settore, stimolando una cooperazione rafforzata tra enti pubblici, mondo produttivo e ricerca.
Per chi opera nella filiera ittica e acquacolturale, l’appuntamento berlinese rappresenta più di un’occasione istituzionale. È un termometro delle priorità future dell’Unione, ma anche uno spazio concreto in cui cogliere segnali, intercettare traiettorie industriali e valutare investimenti, alleanze e nuovi modelli di business. In uno scenario in cui l’integrazione tra itticoltura e coltivazione algale è sempre più attuale – basti pensare alle esperienze di IMTA (Integrated Multi-Trophic Aquaculture) – capire dove va l’Europa può fare la differenza tra seguire il cambiamento o anticiparlo.
Il secondo vertice europeo sulle alghe, organizzato da EU4Algae a Berlino il 16 e 17 ottobre, rappresenta un crocevia strategico per la bioeconomia blu europea. Con il coinvolgimento delle autorità pubbliche e degli attori industriali, il summit punta a costruire una governance condivisa e a valorizzare filiere emergenti in ottica sostenibile. Per gli operatori del settore ittico, un’occasione da monitorare attentamente per cogliere opportunità e trend futuri.
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