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Il mare si scalda e il pesce cambia rotta – Il riscaldamento dei mari modifica l’ecosistema marino, cambia la distribuzione delle specie ittiche e impone nuove sfide alla filiera della pesca. Se ne è parlato in diretta su Uno Mattina Estate su Rai Uno, nella puntata di stamattina, condotta da Carolina Rey che ha ospitato Gaspare Bilardello, collaboratore della redazione di Pesceinrete e imprenditore, accanto a Daniela Borriello, responsabile nazionale di Coldiretti Pesca.

L’invito della Rai rivolto direttamente a Pesceinrete è il riconoscimento del ruolo informativo e di presidio sul campo che la testata esercita quotidianamente all’interno del comparto. E l’intervento di Bilardello ha restituito un quadro concreto, vissuto, delle conseguenze che il cambiamento climatico sta generando nel Mediterraneo.

Quando l’acqua si scalda, il pesce migra

L’innalzamento della temperatura marina costringe molte specie a spostarsi verso colonne d’acqua più fredde, rendendo più difficoltosa la loro localizzazione da parte dei pescatori.

“Un tempo alcune specie erano abbondanti – ha raccontato Bilardello – oggi si fatica a trovarle, e a risentirne non è solo la quantità, ma la qualità della pesca”.
In questa dinamica si intrecciano cause ambientali e storiche: da un lato il surriscaldamento delle acque, dall’altro decenni di sovrasfruttamento e pratiche non selettive hanno impoverito i fondali.

Prezzi in altalena, ma il problema è strutturale

Un’altra questione affrontata nel corso della trasmissione riguarda l’andamento dei prezzi del pesce. I dati relativi al periodo luglio 2024 – maggio 2025 mostrano aumenti marcati solo per alcune categorie, come molluschi, vongole, naselli e merluzzi. Al contrario, specie come triglie e sardine hanno registrato una diminuzione di prezzo.
Questo evidenzia come, anche in un mercato condizionato dalla scarsità, i prezzi non si muovano sempre in modo omogeneo. Entrano in gioco fattori culturali, abitudini di consumo e disponibilità locali.

Oltre la pesca: acquacoltura e attività collaterali

“Se non si lavora su modelli più sostenibili, non troveremo più gli stessi pesci sulle nostre tavole”, ha osservato Daniela Borriello. In questo scenario, acquacoltura e attività collaterali rappresentano soluzioni possibili, ma non esenti da criticità ambientali e produttive. La transizione verso un sistema marino resiliente passa anche dalla consapevolezza che allevare non significa automaticamente sostenere.

Una testimonianza concreta

Con la sua partecipazione a Uno Mattina Estate, Pesceinrete ha portato in Rai la voce dei territori, quella di chi ogni giorno ha a che fare con reti, mercato e strategie di adattamento.
Il cambiamento climatico è un dato di fatto per il mare. Pesceinrete, con il contributo di Gaspare Bilardello, ha raccontato in diretta nazionale ciò che accade nel Mediterraneo, mettendo in luce le difficoltà crescenti per la pesca e l’urgenza di ripensare il futuro del comparto.

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