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Il dibattito UE su pesca e sicurezza alimentare entrerà nel vivo a Bruxelles il 23 settembre, quando la Commissione per la pesca del Parlamento europeo si riunirà per analizzare il futuro delle politiche comunitarie in materia di oceani e risorse ittiche. La giornata si annuncia cruciale, con la presenza del commissario Costas Kadis e con un’agenda che intreccia dimensione ambientale, economica e sociale.
Tra i temi principali figura il Patto europeo per gli oceani, destinato a diventare uno dei pilastri della strategia blu dell’Unione. La pesca e l’acquacoltura non vengono più considerate comparti isolati, ma elementi centrali di un sistema che lega approvvigionamento alimentare, sostenibilità ambientale e competitività delle imprese. La sfida sarà conciliare l’esigenza di garantire stock ittici in salute con l’imperativo di rafforzare la capacità produttiva europea in un mercato globale sempre più instabile.
La sessione del mattino aprirà con un’analisi sul finanziamento delle politiche in materia di pesca e oceani nel quadro del prossimo bilancio pluriennale. Un punto delicato, poiché l’allocazione delle risorse determinerà la capacità di sostenere programmi di ricerca, innovazione tecnologica e sostegno diretto al settore. Sarà poi la volta della presentazione del memorandum d’intesa UE-Islanda, segnale della volontà di consolidare le alleanze strategiche con i partner del Nord Atlantico.
Il pomeriggio offrirà una prospettiva globale, con la revisione 2025 dello stato delle risorse ittiche marine mondiali a cura della FAO. Una fotografia che arriva in un momento in cui la pressione sugli ecosistemi marini continua a crescere, alimentata da cambiamenti climatici, illegalità e competizione internazionale.
Esperti da Paesi Bassi, Spagna, Belgio e Francia
Particolare attenzione sarà dedicata al legame tra la pesca e a sicurezza alimentare. L’udienza pubblica vedrà la partecipazione di esperti provenienti da Paesi Bassi, Spagna, Belgio e Francia, chiamati a discutere il contributo della pesca e dell’acquacoltura a diete sane e alla resilienza alimentare europea. In questo contesto, il settore ittico europeo è chiamato a dimostrare non solo la sua capacità di produrre, ma anche di educare a un consumo consapevole e sostenibile.
La riunione del 23 settembre rappresenta quindi un banco di prova per le istituzioni comunitarie e per l’intera filiera. L’auspicio è che dal confronto emergano indirizzi chiari e strumenti concreti per valorizzare il ruolo dell’Europa come attore credibile nella gestione delle risorse marine e come garante di sicurezza alimentare per i cittadini.
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L’articolo A Bruxelles la Commissione pesca discute di sicurezza alimentare e oceani proviene da Pesceinrete.
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