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Aquaculture Stewardship Council (ASC) ha lanciato il suo nuovo standard di certificazione per l’acquacoltura in occasione della Seafood Expo Global di Barcellona, Spagna, la scorsa settimana. Oltre 200 partecipanti provenienti da tutta la filiera – inclusi produttori, rivenditori, trasformatori, associazioni di settore e media – hanno preso parte all’atteso lancio, che ha visto anche il supporto di relatori ospiti del mondo industriale.
In qualità di leader globale nella certificazione dell’acquacoltura, ASC sta definendo nuovi standard per il settore e accelerando il cambiamento verso una produzione ittica responsabile, a beneficio dei pesci, delle aziende, delle persone e del pianeta. Unificando i dodici standard precedenti relativi alle singole specie in un unico standard globale, il Farm Standard di ASC introduce maggiore coerenza nei requisiti applicabili a tutte le specie.
Nel lanciare ufficialmente il Farm Standard, il CEO di ASC Chris Ninnes ha dichiarato: “La sostenibilità non è più una tendenza: è il futuro innegabile che si sta già realizzando. Con una popolazione che si stima raggiungerà i 10 miliardi entro il 2050 e con le risorse di pesca selvatica al limite, l’importanza dell’acquacoltura è destinata a crescere. Dobbiamo affrontarne gli impatti ambientali e sociali.
È per questo che ASC è determinata ad accelerare questa trasformazione, sostenendo in particolare le aziende e i mangimifici che scelgono il cambiamento.”
Quattro pilastri per un cambiamento concreto
Michiel Fransen, Direttore degli Standard e della Scienza di ASC, ha affermato: “Costruito su quattro pilastri – pesce, azienda, persone e pianeta – il nuovo standard aiuta i produttori a soddisfare le richieste normative e di mercato, migliorare le pratiche di allevamento e la salute degli animali, dare priorità al benessere dei lavoratori e delle comunità, e proteggere la biodiversità.”
Il potere della collaborazione e il sostegno del settore
Il Farm Standard rappresenta il frutto di una vasta collaborazione e di uno sforzo condiviso da tutto il settore, che ha incluso consultazioni pubbliche, interviste e sondaggi. Dal 2019, ASC ha ricevuto oltre 1.100 contributi da stakeholder durante le consultazioni sui contenuti proposti per il nuovo standard.
Durante il lancio, il nuovo standard ha ricevuto importanti attestazioni di supporto da parte di relatori rappresentanti di vari segmenti della filiera.
Sophie Ryan, CEO della Global Salmon Initiative (GSI) – che rappresenta il 40% del settore globale del salmone allevato – ha definito il nuovo standard ambizioso ma pratico: “Vediamo in questo standard un riferimento fondamentale per il nostro percorso di sostenibilità, e una prova concreta del nostro impegno verso pratiche responsabili. È ambizioso per la sua portata e i suoi requisiti, ma è anche pratico, grazie all’approccio basato sul rischio che concentra gli sforzi dove sono più necessari, alleggerendo invece il carico amministrativo dove il rischio è minore. Questo è essenziale per evitare ostacoli al progresso.”
Oliver Spring, Sustainability Manager del gruppo Nomad Foods – azienda leader in Europa nel settore dei surgelati, proprietaria dei marchi Birds Eye, Findus e Iglo – ha aggiunto: “Il Farm Standard e il programma ASC rispondono pienamente alle aree che per noi, e per i nostri clienti e consumatori, sono più importanti. Il suo approccio olistico – che va dagli impatti ambientali positivi ai miglioramenti in materia di diritti umani e benessere dei pesci – è supportato da requisiti tra i più rigorosi e ambiziosi nel panorama dell’acquacoltura.”
David Parker, responsabile acquacoltura e pesca della catena britannica Sainsbury’s, ha sottolineato l’importanza dell’assicurazione completa offerta dal nuovo standard: “Scegliere in modo integro non è mai facile né economico. Bilanciare il valore con i valori è una sfida, e siamo forti solo quanto l’intera filiera. Per proseguire nel percorso tracciato dalle aziende certificate ASC, serve l’impegno di tutti.”
Un periodo di transizione di due anni per l’adozione del nuovo standard
Consapevole che il cambiamento richiede tempo e risorse, ASC ha previsto un periodo di transizione di due anni. Alcuni operatori saranno pronti già da subito, ma altri avranno così modo di adattarsi gradualmente alle nuove pratiche. Durante questo periodo, gli standard specifici per specie attualmente in vigore continueranno a essere operativi.
ASC lavorerà a stretto contatto con i produttori, offrendo tutto il supporto necessario per garantire una transizione agevole e per raccogliere feedback utili all’evoluzione dello standard.
Il supporto previsto include: formazione per i produttori, strumenti di autovalutazione, FAQ, assistenza mirata basata sui feedback, e l’accesso al nuovo ASC Programme Centre – un hub digitale completo che raccoglie tutta la documentazione dei programmi ASC in formato interattivo, intuitivo e facilmente consultabile.
ASC Farm Standard per l’acquacoltura sostenibile
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