Acquacoltura Greca: tendenze, sfide e prospettive – Il nono rapporto annuale sull’acquacoltura, curato dall’Organizzazione greca dei produttori di acquacoltura (HAPO), offre una panoramica dettagliata del settore nel 2022. Le principali conclusioni evidenziano la stabilità della produzione, un miglioramento dei prezzi e un notevole incremento delle esportazioni. Tuttavia, non mancano le preoccupazioni per le crescenti pressioni inflazionistiche, le svalutazioni monetarie e l’incremento della concorrenza.

Nel 2022, la produzione di pesce d’acquacoltura in Grecia ha raggiunto le 137.000 tonnellate, per un valore di 744 milioni di euro. Questo ha rappresentato un aumento moderato dell’1% in volume e un significativo aumento del 14% in valore rispetto all’anno precedente. L’orata e la spigola hanno dominato il mercato, rappresentando il 92% delle vendite totali, pari a 126.700 tonnellate. Le altre specie hanno contribuito all’8% restante (10.300 tonnellate).

Le esportazioni hanno ulteriormente consolidato l’orientamento internazionale del settore, toccando le 104.192 tonnellate, con un valore di 600,6 milioni di euro. Ciò ha rappresentato un incremento del quasi 4% in volume e del notevole 20% in valore. L’82% della produzione è stato destinato all’Unione Europea e ai paesi terzi, mentre il rimanente 18% è stato distribuito sul mercato interno. Italia, Spagna e Francia rimangono i mercati principali per il pesce d’acquacoltura greco. Nonostante una concorrenza più serrata, i prezzi medi per l’orata sono aumentati del 3%, mentre quelli per la spigola sono cresciuti del 19% nel corso del 2022.

Parallelamente, è proseguita l’implementazione degli investimenti produttivi sostenuti dal Programma Operativo sulla Pesca, con un’enfasi particolare sulla sostenibilità. Questi sforzi includono azioni mirate a preservare gli ecosistemi marini e a migliorare il benessere dei pesci d’allevamento.

Tuttavia, il settore ha dovuto affrontare alcune sfide significative nel corso dell’anno. Le pressioni inflazionistiche hanno esercitato un notevole impatto, con un aumento del 10% dei costi di produzione, principalmente attribuibile alla rivalutazione delle materie prime utilizzate nei mangimi per pesci. Inoltre, la concorrenza proveniente dalla Turchia è stata intensa, non solo per un aumento significativo della loro produzione, ma anche per la svalutazione della lira turca, che ha reso i loro prodotti estremamente competitivi, spingendo la loro penetrazione nei mercati.

Alla luce di questi sviluppi, Giannis Pelekanakis, Direttore degli affari europei presso HAPO, ha sottolineato l’eccezionale resilienza dell’industria nel 2022. Ha inoltre evidenziato come i consumatori globali abbiano rafforzato la fiducia nel pesce d’acquacoltura greco, offrendo opportunità di espansione nei mercati esistenti e potenzialmente in nuovi scenari. Tuttavia, ha anche sottolineato la necessità di affrontare la perdita di potere d’acquisto dei consumatori nell’UE nel 2023, che potrebbe influenzare le esportazioni.

In conclusione, nonostante le sfide e le incertezze, l’acquacoltura greca ha dimostrato una notevole resilienza e capacità di adattamento nel 2022. La sua capacità di mantenere la produzione e soddisfare i mercati globali promette prospettive incoraggianti per il futuro.

Acquacoltura Greca: tendenze, sfide e prospettive

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