Acquacoltura spagnola: crescita e sostenibilità – L’acquacoltura spagnola continua a prosperare, con numeri impressionanti nel 2023. Secondo il report annuale pubblicato da APROMAR, l’Associazione Spagnola di Produttori di Pesce d’Acquacoltura, la produzione totale ha raggiunto le 326.520 tonnellate, con un valore di prima vendita stimato di 760,7 milioni di euro. Questi dati rappresentano un importante indicatore di crescita e sviluppo nel settore ittico spagnolo.

La cozza la specie più prodotta

La cozza si conferma come la specie più prodotta, seguita da spigola, trota iridea e tonno rosso. Il rapporto di APROMAR non solo fornisce un quadro dettagliato del settore, ma è cruciale per promuoverne la crescita e la comprensione. Destinato inizialmente a professionisti del settore, il rapporto ha un impatto significativo anche su pubbliche amministrazioni, legislatori, politici, media, studenti e l’opinione pubblica in generale.

I dati del Ministero dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione raccolti da APROMAR indicano che la produzione di mitili ha toccato le 255.218 tonnellate, con un valore stimato di 159,3 milioni di euro. Nel settore del pesce marino, la produzione è stata di 58.672 tonnellate nel 2022, registrando un aumento dell’11,8% rispetto all’anno precedente. Questa produzione ha un valore stimato di 527,8 milioni di euro, con spigola europea e tonno rosso in prima linea.

Diminuisce la produzione di orata

Un punto di attenzione è stato la produzione di orata spagnola, che ha subito una diminuzione del 7,3% rispetto all’anno precedente, raggiungendo le 8.932 tonnellate, con un valore stimato di prima vendita di 40,2 milioni di euro.

Nell’acquacoltura continentale, la trota iridea è la specie principale, con 16.328 tonnellate e 43,6 milioni di euro di valore. Nel 2022, questa produzione ha registrato un aumento del 4,1% rispetto all’anno precedente, con una tendenza verso dimensioni maggiori.

Un elemento di grande rilevanza è l’impatto ambientale relativamente basso dell’acquacoltura in Spagna. Nel corso del 2022, l’acquacoltura ha consumato 114.177 tonnellate di mangime, di cui l’84,5% è stato utilizzato per nutrire i pesci marini e il resto per le specie continentali. Questo consumo rappresenta solo l’1% del totale dei mangimi per bestiame consumati nel paese, dimostrando l’efficienza e il potenziale del settore come fonte sostenibile di cibo per il futuro.

La Regione di Murcia è emersa come leader nella produzione di pesce marino nel 2022, con 18.953 tonnellate, consolidando la sua posizione di riferimento nell’acquacoltura nazionale, grazie anche alla presenza significativa di orata e spigola.

Proiezioni 2023

Le proiezioni per il 2023 sono ottimistiche, con previsioni di crescita della produzione di molte specie ittiche marine e con un aumento previsto di volume anche per orata e spigola. Questa realtà riflette l’impegno della Spagna per uno sviluppo sostenibile, cercando soluzioni economicamente vantaggiose che rispettino l’ambiente e garantiscono l’accesso a cibo di alta qualità per la popolazione.

Il rapporto annuale di APROMAR, basato su dati raccolti tra il 2021 e il 2023, è un importante strumento per comprendere e seguire l’evoluzione dell’acquacoltura in Spagna. Oltre ai dati dei membri di APROMAR, il rapporto attinge a informazioni da organizzazioni come la Commissione Europea, la FAO, la Federazione dei Produttori Europei di Acquacoltura (FEAP) e altre fonti affidabili per fornire una visione completa e accurata dello stato attuale del settore.

Acquacoltura spagnola: crescita e sostenibilità

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