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L’intelligenza artificiale e l’espansione dei data center stanno ridefinendo gli equilibri dell’economia globale. Anche la filiera ittica si trova oggi al centro di questa transizione, chiamata a integrare soluzioni digitali evolute per rispondere alle sfide della tracciabilità, dell’efficienza e della sostenibilità.
La crescente diffusione di applicazioni basate sull’AI e sul cloud ha determinato un aumento significativo nella domanda di connettività e capacità di calcolo. Questo fenomeno riguarda anche il comparto ittico, sempre più orientato verso sistemi digitali per la certificazione dei prodotti, la gestione logistica, la qualità dei dati e la valorizzazione del pescato.
Secondo i dati di Terna, il consumo energetico legato ai data center in Italia è aumentato di oltre 40 volte dal 2021. Questo dato impone una riflessione strategica anche per le imprese della blue economy: come gestire in modo sostenibile la crescente mole di dati generata da automazione, sensori IoT, piattaforme di tracciabilità e modelli predittivi?
In questo contesto, tecnologie di storage intelligente e infrastrutture modulari a basso impatto ambientale possono offrire una risposta concreta. È il caso di aziende come Infinidat, che propongono soluzioni enterprise avanzate per la gestione dei dati, combinando efficienza energetica, resilienza informatica e intelligenza artificiale integrata. Il recente supporto dell’azienda alle architetture Retrieval-Augmented Generation (RAG) rappresenta un passo avanti nella capacità di valorizzare i dati aziendali interni all’interno dei modelli di AI generativa, migliorando la precisione delle informazioni e l’affidabilità dei processi decisionali.
L’adozione di architetture AI-driven consente, ad esempio, di ottimizzare la supply chain, ridurre gli sprechi, migliorare la qualità del servizio e gestire in tempo reale i dati relativi a lotti, temperature, certificazioni e logistica. Tecnologie come la RAG permettono infatti ai modelli linguistici generativi di accedere a database aziendali proprietari, offrendo risposte contestualizzate, autorevoli e aggiornate.
La capacità di archiviare, proteggere e rendere accessibili questi dati in tempo reale è oggi una leva strategica per tutte le applicazioni AI-driven, comprese quelle che stanno emergendo anche nel settore ittico. Dalla logistica alla sostenibilità ambientale, dalla gestione del rischio alla customer experience, l’intelligenza artificiale può trasformare il modo in cui le imprese del mare affrontano il mercato.
L’evoluzione digitale della filiera ittica non è più solo una questione di competitività: è una risposta necessaria ai nuovi standard di trasparenza, efficienza e responsabilità richiesti dalla distribuzione e dai consumatori.
Il settore ittico è chiamato ad affrontare la transizione digitale con strumenti avanzati di gestione dei dati e AI. Le infrastrutture di storage sostenibili e intelligenti rappresentano una risorsa strategica per la tracciabilità, l’efficienza e la competitività delle imprese della blue economy.
Seguire l’innovazione è un modo per proteggere il valore del mare. Pesceinrete continuerà a monitorare le soluzioni digitali che possono fare la differenza per la filiera ittica.
L’articolo AI e data center green: opportunità per il settore ittico proviene da Pesceinrete.
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