Categoria: Pesce In Rete Pagina 3 di 1119

Capodanno cinese 2026: effetti attesi sulla produzione e sull’export ittico asiatico

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Ogni anno il Capodanno cinese, che in Vietnam coincide con la festività del Tết, rappresenta un momento cruciale per la programmazione delle forniture nel settore ittico mondiale. Nel 2026 le celebrazioni si terranno dal 14 al 22 febbraio, con il giorno di Capodanno fissato al 17 febbraio. Come di consueto, molte fabbriche estenderanno la chiusura fino a circa due settimane, e alcune comunicazioni aziendali indicano il periodo 12–23 febbraio 2026.

Si tratta di una pausa tradizionale, ampiamente pianificata, ma che può generare rallentamenti nelle esportazioni di prodotti ittici trasformati e surgelati, in particolare per specie chiave del commercio internazionale come pangasio (Pangasius hypophthalmus), gambero vannamei e tonno precotto o in conserva.

Pressione su tempi e costi logistici

Nei mesi che precedono il Capodanno cinese, i produttori asiatici tendono ad anticipare le consegne, creando un picco di lavorazioni e spedizioni che può comportare ritardi operativi e congestione nei porti. Gli operatori segnalano che, in questi periodi, la disponibilità di container refrigerati può ridursi e i noli marittimi subire leggere fluttuazioni. Tuttavia, negli ultimi anni le autorità vietnamite hanno rafforzato il coordinamento doganale e logistico per mantenere le esportazioni robuste e ininterrotte anche durante le festività.

Materie prime e ripresa post-festività

La disponibilità di materie prime ittiche tende a ridursi nei giorni successivi al Tết. Molti allevatori e pescatori completano i raccolti o le battute di pesca prima della chiusura, e la piena ripresa dell’attività produttiva avviene gradualmente nelle settimane successive, spesso fino ai primi o metà di marzo. Secondo la Vietnam Association of Seafood Exporters and Producers (VASEP), nel 2024 le esportazioni di pesce sono risultate più dinamiche a gennaio, con un rallentamento fisiologico in febbraio e marzo dovuto proprio al periodo festivo.

Un ulteriore elemento da considerare riguarda la temporanea carenza di manodopera: numerosi lavoratori rientrano nei villaggi d’origine per le celebrazioni e non sempre tornano immediatamente. È un fenomeno segnalato in vari settori manifatturieri, incluso quello ittico, e può influenzare la riapertura graduale delle linee di lavorazione.

L’impatto per l’Europa

Per l’Unione Europea, e in particolare per i buyer attivi nei comparti della trasformazione e distribuzione, il Capodanno cinese rappresenta un momento critico della programmazione annuale. Il Vietnam resta uno dei principali hub asiatici per l’export di prodotti ittici verso l’Europa grazie all’accordo commerciale EVFTA, che continua a favorire la competitività di pangasio e tonno. Nei primi otto mesi del 2025 le esportazioni vietnamite di pangasio hanno superato 1,4 miliardi di dollari (+10% su base annua), confermando il ruolo chiave del Paese nelle forniture verso il mercato europeo.

Programmare per tempo resta la strategia migliore

Gli operatori del comparto ittico europeo sono invitati a pianificare e confermare gli ordini con largo anticipo, idealmente entro novembre 2025, per evitare pressioni sui tempi di lavorazione e assicurarsi la disponibilità di materia prima e capacità logistica. La gestione preventiva degli ordini consente di minimizzare i rischi di ritardi e di fluttuazioni dei costi, mantenendo la continuità delle forniture anche nei mesi successivi al Capodanno cinese.
Come ogni anno, chi adotta un approccio programmato potrà affrontare con maggiore stabilità quello che, per l’export asiatico, resta uno dei momenti più complessi del calendario commerciale globale.

Sabrina Benini, Direttore Commerciale e Responsabile Vendite Extracee/Europa di Magic Foods

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Prorogata per cinque anni la deroga alla taglia minima della vongola.

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Prorogata per i prossimi cinque anni la deroga alla taglia minima di 22 millimetri per la vongola (Chamelea gallina). La decisione arriva a seguito del voto con cui la Commissione per la Pesca del Parlamento Europeo ha respinto l’obiezione presentata da alcuni deputati spagnoli del PPE all’Alto Delegato, relativa alla proroga della deroga.
Si tratta di un riconoscimento dei risultati concreti ottenuti dai Consorzi italiani di gestione della pesca delle vongole, che negli ultimi anni hanno dimostrato grande senso di responsabilità e impegno verso la sostenibilità, nonostante le difficili congiunture ambientali ed economiche.
Federpesca accoglie con grande soddisfazione l’esito del voto, che rappresenta un importante successo per il settore della pesca italiano, frutto di un intenso lavoro di squadra e del determinante coinvolgimento di tutti i deputati italiani, capaci di raccogliere ampio sostegno anche tra i colleghi di altri Paesi.
«L’Italia ha fatto squadra e ha vinto una partita difficile. Grazie all’impegno compatto dei nostri rappresentanti, la Commissione ha potuto confermare la validità scientifica e la sostenibilità delle pratiche di pesca italiane» – dichiara Federpesca.

«Il voto di oggi è un risultato politico importante che tutela un settore strategico da 54 milioni di euro e oltre 1500 operatori e conferma che la strada della responsabilità e della sostenibilità è quella giusta.” – conclude Federpesca.

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Pesca: Lollobrigida, deroga pesca vongole grande vittoria

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“È un’ottima notizia il voto della commissione pesca del Parlamento europeo per consentire ai nostri pescatori dell’Adriatico di prelevare per ulteriori cinque anni vongole con un calibro minimo di 22mm. I fattori ambientali Italiani rallentano di molto la crescita della vongola e consentire la pesca di questi molluschi più piccoli non mette a rischio la specie e la floridità dei nostri mari è garantita. A supporto abbiamo presentato solidissime basi scientifiche e 22 membri della commissione hanno votato a favore della posizione italiana. È una ottima notizia per i pescatori dell’Adriatico”.

Lo afferma in una nota il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida commentando la decisione di questa mattina del Parlamento europeo sulla deroga, per ulteriori cinque anni, di vongole con un calibro di 22 mm mentre la normativa europea impone un calibro di 25mm.

L’Italia ha incassato 22 sì contro i 3 voti raccolti da chi si opponeva alla deroga.

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Deroga vongole, Lupo e Laureti: “Decisione equilibrata per tutela ambientale e lavoro delle marinerie italiane”

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“Il Parlamento europeo ha confermato oggi una decisione di equilibrio, che tiene insieme la tutela delle risorse ittiche e la salvaguardia del lavoro delle nostre marinerie.”

Lo dichiarano Giuseppe Lupo, eurodeputato del Pd e componente della Commissione Pesca del PE, e Camilla Laureti, eurodeputata del Pd e vicepresidente del gruppo S&D del PE, commentando l’esito positivo del voto sulla deroga che consente all’Italia di continuare a pescare vongole con taglia minima di 22 millimetri nelle proprie acque territoriali.

“La proroga approvata, votata compattamente da tutto il gruppo parlamentare dei Socialisti e democratici – proseguono- rappresenta un adeguamento necessario alle condizioni ambientali specifiche dei nostri mari, già colpiti dai cambiamenti climatici e dalla presenza del granchio blu, fattori che stanno alterando gli equilibri degli ecosistemi. In questo contesto, la deroga approvata in Commissione Pesca garantisce sostenibilità ambientale e sociale a centinaia di operatori che lavorano nel rispetto delle regole”.

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Bruxelles costretta a fare marcia indietro: via libera alla pesca delle vongole fino al 2030

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“Fermata ancora una volta la miope burocrazia di Bruxelles: i nostri pescatori sono salvi. Dopo una battaglia senza esclusione di colpi, grazie alla volontà della Lega e di tutti i rappresentanti italiani di portare al voto l’obiezione presentata da esponenti del PPE spagnolo che voleva stoppare la deroga per l’Italia per la pesca alle vongole, la Commissione Pesca ha dovuto accettare che nei mari italiani si continui a pescare la vongola di 22 millimetri. Assurdo pensare che la priorità di Bruxelles, in questo momento storico, sia discutere la dimensione delle vongole. Una vittoria del buonsenso, della concretezza che da sempre sosteniamo in Ue. In ogni caso i nostri voti hanno garantito al nostro comparto dei pescatori, in particolare quello dell’Adriatico, la continuità della pesca della vongola come avviene da sempre almeno fino al 2030. E il voto finale – 22 a 3 – dimostra che determinazione, duro lavoro e capacità di fare sistema hanno un peso fondamentale in scelte decisive per le famiglie italiane. La Lega continuerà a difendere i pescatori italiani, contro tutti e contro tutto”.

Così in una nota Anna Maria Cisint, europarlamentare della Lega (componente della Commissione Pesca), Paolo Borchia (capo delegazione), Isabella Tovaglieri, che questa mattina hanno partecipato alla votazione in Commissione Pesca.

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