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La ricerca scientifica, quando trova strade nuove e funzionali, ha il potere di trasformare un’intera filiera. E quando a guidare il cambiamento è un centro come AZTI, la conferma che la scienza stia facendo passi da gigante non è solo una dichiarazione, ma una prova concreta. Il settore del caviale – storicamente legato a processi lunghi, costosi e ad alto consumo di risorse – trova ora una nuova prospettiva: l’identificazione precoce del sesso negli storioni tramite una tecnica genetica non invasiva basata sulla PCR in tempo reale.

Questa innovazione, frutto di anni di ricerca applicata nel settore ittico, promette di ridurre drasticamente i tempi, i costi e gli sprechi nella produzione di una delle eccellenze più pregiate del comparto agroalimentare europeo.

Verso un modello di allevamento più efficiente

Chi lavora con gli storioni lo sa: allevare questi pesci significa affrontare un investimento a lungo termine. Le femmine, uniche produttrici di caviale, impiegano anni – anche fino a otto – per raggiungere la maturità riproduttiva. Nel frattempo, maschi e femmine vengono cresciuti indistintamente, consumando risorse preziose in termini di spazio, alimentazione e gestione.

Il metodo sviluppato da AZTI spezza questa logica: attraverso un semplice prelievo di tessuto o sangue, il laboratorio è in grado di identificare la presenza di un marcatore genetico specifico per il sesso, già nei primi due anni di vita dell’animale. Un’informazione chiave che consente agli allevatori di selezionare sin da subito gli esemplari femmina, orientando con precisione l’intero ciclo produttivo.

Validazione industriale: Caviar Riofrío in prima linea

Non si tratta solo di un risultato accademico. A rendere ancora più solida la scoperta è la collaborazione tra AZTI e Caviar Riofrío, una delle aziende simbolo della produzione europea di caviale sostenibile, parte del gruppo Osborne. La fase di validazione è stata condotta su 296 campioni di storione appartenenti a diverse specie: un percorso rigoroso, che ha confermato la precisione del metodo e ne ha garantito l’applicabilità concreta.

Ora il protocollo è coperto da una domanda di brevetto e pronto per essere trasferito su scala industriale, rappresentando un benchmark tecnologico per tutti gli attori del settore.

Efficienza, sostenibilità e ritorno sull’investimento

L’introduzione di questo strumento nella gestione degli allevamenti può generare un impatto immediato. Da una parte, migliora l’efficienza dei processi, riducendo il numero di esemplari improduttivi e ottimizzando le strategie di alimentazione. Dall’altra, consente un risparmio considerevole in termini di costi operativi e una maggiore resa dell’investimento.

In un contesto di crescente attenzione alla sostenibilità e alla tracciabilità delle produzioni ittiche, questo tipo di innovazione risponde anche alle aspettative normative e di mercato. Le aziende che sapranno adottarla potranno non solo contenere i costi, ma anche rafforzare la propria reputazione nei confronti dei buyer internazionali e dei consumatori più esigenti.

Con la tecnologia di identificazione precoce del sesso negli storioni sviluppata da AZTI, l’acquacoltura europea compie un passo avanti sostanziale verso una maggiore sostenibilità ed efficienza. Per chi produce caviale, questo significa poter pianificare, investire e produrre con una precisione mai vista prima. Ed è proprio da innovazioni come questa che passa il futuro competitivo del comparto ittico.

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L’articolo Dalla ricerca alla vasca: la soluzione AZTI che cambia il caviale proviene da Pesceinrete.

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