Economia, scienza e gastronomia, tris vincente per il futuro della pesca – Ad Anzio, storica marineria a sud di Roma e già buen retiro dell’imperatore Nerone, che qui soggiornava per distrarsi dalle preoccupazioni della corte imperiale, fervono le attività del Flag Lazio Mare Centro per promuovere azioni, strategie e sinergie finalizzate al coinvolgimento di tutti gli attori del comparto pesca con l’obiettivo di promuovere uno sviluppo sostenibile dell’intera filiera, tenendo in debita considerazione esigenze occupazionali e sostenibilità nel prelievo delle risorse marine.

Il gruppo di azione locale, sostenuto dal MASAF tramite il Piano Triennale per la Pesca e l’Acquacoltura 2022-2024, lo scorso 6 ottobre ha organizzato nella cittadina anziate un significativo e strategico momento di incontro-confronto tra tutti i protagonisti della filiera ittica: il convegno ‘Anzio nel piatto’, al quale hanno preso parte i rappresentanti del Flag Lazio Mare Centro e gli operatori del settore per illustrare i risultati dell’indagine effettuata nei mesi scorsi dai ricercatori del medesimo Flag LMC sulla definizione della filiera produttiva locale, sul mercato e sulle prospettive economiche oltre i confini del Tirreno centrale.

“Collaborazione e dialogo tra tutti gli attori del mondo della pesca sono le direttrici che abbiamo sempre seguito nel portare avanti le nostre iniziative ed i nostri progetti, incentrati sul raggiungimento dell’obiettivo di una piena sostenibilità dello sfruttamento delle preziose risorse dei nostri mari, senza tuttavia penalizzare quanti traggono sostentamento dalle catture e dalla commercializzazione del pescato di Anzio – ha affermato Gilberto Ferrari, presidente del Flag Lazio Mare Centro, all’apertura dei lavori del convegno -. L’incontro di oggi rappresenta una strategica occasione per mettere intorno ad uno stesso tavolo, finalmente, tutti coloro che con diverse modalità utilizzano e beneficiano delle specie ittiche catturate lungo la costa a sud di Roma, dove la pesca è un elemento tradizionale e storico dell’economia locale che però necessita di un efficace rilancio di immagine, il quale possa portare alla valorizzazione del ruolo dei pescatori come prime sentinelle del mare”.

Il meeting, tenutosi presso la Bottega Capolei di via Giovanni Manetti e moderato dall’esperto di pesca nonché ex dirigente del MASAF Plinio Conte, ha visto una nutrita partecipazione di pescatori e di rappresentanti delle società armatrici dei pescherecci che, quotidianamente, prendono il largo per poi sbarcare le loro catture, costituite sia da pesce azzurro – celebri le alici di questa zona, che da sempre vengono trasformate e confezionate per essere vendute a dettaglio -, sia da pesce bianco quali orate e spigole, oppure da specie migratorie come pesce spada e tonno, al mercato ittico di Anzio. E proprio i pesci del Tirreno locale sono stati i protagonisti della degustazione, seguita all’incontro e dimostrazione pratica di come la varietà e la qualità del pescato si declinino in eccellenza e innovazione in cucina.

All’incontro hanno preso parte anche diverse figure istituzionali, tra le quali Salvatore Benvenuto (Referente per l’Autorità di Gestione della Priorità 4 FEAMP), Maria Vittoria Briscolini (Dirigente PEMAC I del MASAF) e Fabrizio Velocci, rappresentante dell’assistenza tecnica presso il MASAF DEC del PNRDA 2022-2026.

“La gastronomia è senza dubbio il tasto su cui battere per richiamare sempre più turisti nel nostro territorio, accompagnando l’accoglienza a tavola con le opportunità di visite turistiche lungo i meravigliosi litorali di Anzio e dintorni – ha dichiarato Amato Toti, vicepresidente del Flag Lazio Mare Centro -. In questo contesto gioca un ruolo strategico anche la comunità dei pescatori che, potendo offrire il proprio contributo in termini di conoscenze sulla cultura marinara e di esperienze dirette sulla vita a bordo delle imbarcazioni tramite il pescaturismo, è chiamata a contribuire e collaborare per ampliare l’offerta ricettiva di Anzio, incentivando l’offerta turistica con nuovi servizi volti all’accoglienza e alla scoperta delle tradizioni e dell’ambiente marittimo del Tirreno centrale”.

Sul fronte scientifico e della ricerca applicata al mare di Anzio, sono poi intervenuti Lorenzo D’Andrea, bioinformatico, e Pietro Gentiloni, biologo marino del Centro Italiano Ricerca e Studi per la Pesca (C.I.R.S.PE), i quali hanno evidenziato il buono stato di salute dei fondali e delle specie ittiche che vivono nelle acque antistanti Anzio, evidenziando tuttavia come la generale condizione di positività riguardante gli stock ittici non debba indurre a facili ottimismi.

“Il lavoro dei pescatori e degli operatori, incluso quelli del Flag, deve essere sempre improntato alla prudenza e alla chiara coscienza che ciò che c’è oggi potrebbe non esserci domani nei medesimi termini – ha spiegato il biologo del C.i.r.s.pe Pietro Gentiloni, illustrando i dati delle ricerche marine svolte per conto del Flag Lazio Mare Centro -. Da parte nostra, come ricercatori e tecnici, abbiamo ben chiaro che solo un prelievo ragionato ed oculato delle risorse ittiche, programmato in base alla loro reale e misurabile consistenza e rinnovabilità nel tempo, può garantire un futuro a tutti i soggetti che oggi basano la propria attività economica sulla pesca. Siamo quindi a disposizione del Flag e di quanti continueranno a voler lavorare in questa direzione, per confrontarci e condividere studi e risultati sul delicato ecosistema marino del Mediterraneo, sempre nell’ottica di coniugare virtuosamente catture e rispetto dell’ambiente”.

Economia, scienza e gastronomia, tris vincente per il futuro della pesca

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