Ittico. Evoluzione nel mercato di esportazione della Thailandia – Nel primo semestre del 2023, la domanda di tonno tailandese ha vissuto una notevole crescita nei paesi del Medio Oriente, superando gli Stati Uniti. Le esportazioni verso il Medio Oriente hanno raggiunto quasi 49mila tonnellate, registrando un aumento del 19% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, verso gli Stati Uniti, il secondo mercato più grande, si è verificato un calo del 19%, portando le esportazioni a 45.245 tonnellate. L’Africa ha sperimentato un calo del 54% a quasi 31mila tonnellate, mentre il Giappone ha visto una crescita del 22% a 23mila tonnellate e l’Oceania un calo del 22% a quasi 21mila tonnellate.

Nonostante la crescita in volumi, in termini di valore, gli Stati Uniti rimangono il principale mercato di esportazione del tonno tailandese, sebbene con un calo del 16%. Il Medio Oriente e il Giappone seguono, con valori che sono aumentati rispettivamente del 23% e del 33%.

L’industria del tonno tailandese si confronta con sfide nei grandi mercati tradizionali come l’UE e gli Stati Uniti, dove le esportazioni affrontano ostacoli significativi. La domanda è cresciuta notevolmente in paesi come Medio Oriente, America e Africa, mentre l’UE ha mostrato un rallentamento.

L’importanza della diversificazione verso nuovi mercati è stata evidenziata, considerando che i mercati tradizionali sono in difficoltà. Tuttavia, il valore delle esportazioni nel primo semestre di quest’anno ha registrato un calo del 7% rispetto al 2022, sollevando preoccupazioni.

Nel 2022, Taiwan è rimasta il principale fornitore di tonno alla Thailandia con 127.574 tonnellate per un valore di 236 milioni di dollari. Tuttavia, la Micronesia è emersa come il secondo fornitore più grande con 97.091 tonnellate per un valore di 161 milioni di dollari, seguita da Nauru (76.071 tonnellate per un valore di 128 milioni di dollari) e Corea (61.104 tonnellate per un valore di 161 milioni di dollari).

Complessivamente, la Thailandia ha importato circa 697.674 tonnellate di tonno, per un valore di 1,25 miliardi di dollari nel 2022. Il 77% di ciò è tonnetto striato, il 14% tonno pinna gialla, il 5% tonno bianco e il 3% tonno occhio grosso.

La ripresa dei negoziati sull’accordo di libero scambio (ALS) tra la Thailandia e l’UE potrebbe offrire significative opportunità, ma si esprime cautela sulla tempistica ambiziosa proposta. L’UE resta un mercato cruciale per gli esportatori di tonno tailandesi, e un accordo di libero scambio potrebbe rivitalizzare questo mercato chiave per il tonno in scatola.

Ittico. Evoluzione nel mercato di esportazione della Thailandia

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