[[{“value”:”
È stato approvato in via definitiva il nuovo accordo di pesca UE Groenlandia, che permetterà alle navi europee di operare nelle acque artiche fino al 2030. Il protocollo, inserito nel più ampio Accordo di Partenariato per una Pesca Sostenibile (APPS), consolida una cooperazione storica che oggi assume nuovi contorni: ambientali, strategici, e inevitabilmente geopolitici.
Per l’accesso annuale alle risorse ittiche groenlandesi, l’UE verserà 17,3 milioni di euro, di cui 3,2 milioni destinati al sostegno diretto del settore locale. A questi si aggiungono i diritti di autorizzazione a carico degli armatori, che potrebbero generare circa 4,5 milioni di euro l’anno. Le possibilità di pesca annuali – soggette a revisione – comprendono merluzzo bianco, halibut, scorfano demersale e gambero boreale, per un totale teorico di oltre 30.000 tonnellate.
Ma al di là dei numeri, l’accordo assume una valenza che va ben oltre l’aspetto tecnico-amministrativo.
Geopolitica del pesce nell’Artico
La Groenlandia è oggi un nodo strategico per l’Europa. Non solo per la sua posizione nell’Artico, ma anche per il contesto internazionale mutato: la crescente instabilità, le tensioni con gli Stati Uniti e l’uscita del Regno Unito dall’UE hanno ridefinito l’equilibrio nella gestione delle risorse comuni. In questo scenario, la pesca diventa un presidio. Le rotte di accesso al merluzzo artico o al gambero boreale, sempre più sensibili ai cambiamenti climatici, sono oggi anche vie di influenza.
L’accordo UE-Groenlandia risponde quindi a più di una logica: tutela l’approvvigionamento ittico, rafforza il legame con una regione chiave, e riafferma il ruolo dell’Unione nella governance artica.
Sfida ambientale e scientifica
Ma le opportunità portano con sé anche responsabilità. Il Parlamento ha accolto con favore il monitoraggio e il divieto di rigetto applicati dalla Groenlandia, ma ha sollevato riserve significative: in particolare sulla sostenibilità del gambero boreale, oggi minacciato da sovrasfruttamento, riscaldamento delle acque e predazione naturale. Non è solo una questione biologica: la mancanza di dati aggiornati e completi sugli stock e sugli ecosistemi bentonici rende complessa qualsiasi pianificazione a lungo termine.
Mappare gli habitat vulnerabili e rafforzare la cooperazione scientifica con il partner groenlandese diventa una priorità per garantire che l’accordo non resti un semplice esercizio di diplomazia, ma si traduca in una gestione effettiva e lungimirante delle risorse.
Una filiera che guarda lontano
Per l’industria ittica europea – e per le sue filiere più sensibili all’importazione di specie ad alto valore – l’accordo di pesca UE Groenlandia rappresenta un asset da osservare con attenzione. Le quote saranno assegnate in prevalenza a Germania, Danimarca, Francia, Lituania ed Estonia, ma l’interdipendenza con i protocolli UE-Norvegia e l’apertura a forme di scambio commerciale suggeriscono futuri margini di flessibilità.
Trasformazione, logistica e distribuzione dovranno però fare i conti con volumi che, seppur significativi, saranno contingentati, e con normative ambientali sempre più stringenti. L’interrogativo non è solo su quanto si potrà pescare, ma come si potranno valorizzare queste materie prime nel rispetto della loro fragilità ecologica.
L’approvazione del protocollo UE-Groenlandia è una buona notizia per la stabilità dell’approvvigionamento europeo, ma rappresenta anche un banco di prova per la credibilità dell’Europa nel coniugare politiche industriali, ambientali e di cooperazione internazionale. Il vero potenziale dell’accordo si misurerà sulla capacità di tutta la filiera di guardare oltre le cifre, investendo in tracciabilità, innovazione e responsabilità.
Rimanere informati e consapevoli sui protocolli internazionali è oggi più che mai un gesto strategico. Ogni nuovo accordo non è solo una notizia, ma una bussola per l’azione.
Iscriviti alla newsletter settimanale di Pesceinrete per ricevere notizie esclusive del settore.
L’articolo L’accordo con la Groenlandia rilancia il ruolo geopolitico della pesca proviene da Pesceinrete.
“}]]