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“La pesca non può permettersi un taglio dei fondi. Ancora una volta le scelte della Commissione Ue sacrificano il settore, dimenticando tutto quello che hanno fatto i pescatori negli ultimi anni e rischiando di mettere in ginocchio le marinerie italiane. È inaccettabile una proposta che riduce le risorse destinate al settore ittico di oltre 2/3 dopo che, negli ultimi anni, le riduzioni e le restrizioni europee, hanno portato a un impoverimento di oltre il 20% della flotta e la perdita di 18.000 posti di lavoro”.
Lo dichiara Maria Laurenza, segretaria generale Uila pesca, esprimendo preoccupazione per la proposta di bilancio presentata ieri dalla Commissione Von der Leyen che riduce le risorse a poco più di 2 miliardi, con una perdita netta del 67%.

“L’Europa dimentica la strategicità di un settore e di un mestiere che, insieme all’agricoltura, concorre a pieno titolo alla straordinaria reputazione del nostro Made in Italy nel mondo e al raggiungimento degli obiettivi di Sovranità alimentare. Questo taglio rischia di compromettere definitivamente lo sviluppo della pesca italiana, con il pericolo reale che il settore venga spazzato via dall’invasione di prodotti, provenienti da paesi extra-UE, pescati senza alcuna attenzione alle norme sulla sostenibilità ambientale e in spregio ai diritti dei lavoratori” aggiunge Laurenza. “Esprimiamo quindi preoccupazione per questa nuova follia europea e auspichiamo che il Parlamento Ue possa intervenire con modifiche che diano respiro ai pescatori”.

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L’articolo Pesca “sacrificata” nella proposta di bilancio UE. No al taglio dei fondi proviene da Pesceinrete.

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