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“Promuovere un’idea di sostenibilità che coniughi la tutela dell’ambiente con la salvaguardia del lavoro e dell’economia. Questa è la linea che da anni proponiamo per il rilancio della pesca e dell’acquacoltura e che con nostra soddisfazione il Ministero dell’Agricoltura sta concretamente raccogliendo”.
Così Gennaro Scognamiglio, presidente nazionale dell’Unci AgroAlimentare, a margine del vertice internazionale sul mare Adriatico, che si è tenuto ieri ad Ancona, alla presenza del ministro Lollobrigida, del sottosegretario La Pietra, delle istituzioni pubbliche marchigiane e dei rappresentanti di governo di Croazia, Slovenia, Albania e Montenegro, sulle prospettive della blue economy.
“In questa fase – prosegue il dirigente dell’associazione di settore del mondo cooperativistico – di grande difficoltà generale per il comparto e di criticità supplementari per le imprese e gli addetti che operano in quest’area, è fondamentale mettere in campo interventi e misure specifiche a supporto dei pescatori e degli allevatori per garantire continuità alle attività e ai lavoratori, soprattutto nel segmento delle lampare del Sud Adriatico, che registra una forte crisi.
Occorre quindi una visione strategica che può essere costruita e attuata soltanto attraverso una politica condivisa con gli altri Paesi che gravitano sull’Adriatico, superando gli attuali schemi e le rigidità prescrittive che non agevolano lo sviluppo del settore, per aprirsi ad una visione di più ampio respiro, che si adatti al contesto, così come si sta tentando di fare nel consiglio Agrifish, armonizzando la programmazione delle catture e la salvaguardia del patrimonio ittico e dell’intero sistema biologico marino.
Da parte nostra, siamo pronti a cogliere la sfida, come è avvenuto sino ad oggi, della modernizzazione della pesca, in sintonia con la sollecitazione del ministro Lollobrigida, a dimostrazione che la categoria non è affatto ripiegata su se stessa, ma è una risorsa economica e sociale da valorizzare, come ha sottolineato il senatore La Pietra, per il futuro delle comunità costiere e per garantire la qualità dei prodotti presenti sulle tavole di tante famiglie.
Un ragionamento che vale anche per l’acquacoltura, che sempre più sta puntando sulla sostenibilità, come evidenziato dal direttore generale Abate, e che potrà diventare ancora più competitiva sul mercato globale”.
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L’articolo Scognamiglio: sostenibilità ambientale ed economica la sfida nell’Adriatico proviene da Pesceinrete.
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