[[{“value”:”
Dazi USA-Cina: impatto sui prodotti ittici globali – Con la sospensione di gran parte delle tariffe doganali tra Stati Uniti e Cina per un periodo di 90 giorni, il commercio mondiale potrebbe beneficiare di un alleggerimento delle tensioni geopolitiche che da mesi pesano anche sul settore ittico. L’annuncio congiunto di Washington e Pechino, diramato ieri, segna una svolta importante nelle dinamiche economiche tra le due potenze e apre a nuovi scenari per i mercati globali delle materie prime, tra cui il pesce.
Una tregua attesa: le nuove condizioni
Secondo i termini dell’accordo, gli Stati Uniti ridurranno le tariffe sui beni cinesi al 30% entro domani, rispetto al picco massimo del 145% raggiunto dopo una sequenza serrata di aumenti tra febbraio e aprile. La Cina, da parte sua, abbasserà le proprie tariffe al 10%, ponendo fine a una controffensiva che aveva portato l’aliquota doganale fino al 125%.
Le trattative si sono svolte a Ginevra, dove, come ha dichiarato l’ambasciatore statunitense Jamieson Greer “sono stati due giorni molto costruttivi”. Il Segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Scott Bessent, ha parlato di “progressi sostanziali”, mentre il vice premier cinese Hi Lifeng ha ribadito l’importanza di relazioni commerciali stabili. L’accordo nasce quindi da una consapevolezza condivisa: le tensioni non convengono a nessuno, soprattutto in un momento in cui le supply chain globali faticano a riprendersi dai colpi della pandemia e delle tensioni internazionali.
L’effetto domino sul comparto ittico
La riduzione dei dazi potrebbe incidere direttamente anche sul commercio ittico. Negli ultimi anni, molte aziende del settore hanno subito rallentamenti, rialzi di costo e difficoltà logistiche legate alla guerra commerciale tra USA e Cina. Prodotti come gamberi, filetti congelati, molluschi e surgelati trasformati sono stati colpiti da tariffe che ne hanno ridotto la competitività sui mercati internazionali.
La Cina rappresenta uno dei principali hub mondiali per la lavorazione e riesportazione di prodotti ittici trasformati, mentre gli Stati Uniti sono tra i maggiori importatori. Una distensione nei rapporti può riattivare flussi interrotti, accelerare le forniture e spingere verso un riequilibrio dei prezzi a vantaggio anche degli operatori europei, spesso coinvolti nelle triangolazioni commerciali tra Asia e America del Nord.
Un’opportunità anche per l’Europa?
Le imprese ittiche europee, specialmente quelle focalizzate sull’export di prodotti trasformati e ad alto valore aggiunto, potrebbero approfittare di un abbassamento della pressione competitiva indiretta generata dalla guerra dei dazi. Una maggiore fluidità nelle rotte commerciali e una riduzione delle distorsioni di prezzo possono infatti creare spazio per la ripresa degli scambi e per l’apertura di nuovi canali.
Allo stesso tempo, è opportuno mantenere uno sguardo critico: l’accordo ha validità temporanea e si fonda su equilibri politici fragili. I 90 giorni di tregua saranno decisivi per valutare se si tratti di una parentesi tattica o dell’inizio di una vera distensione commerciale. Per gli stakeholder del settore ittico, monitorare l’evoluzione delle trattative sarà fondamentale per pianificare strategie export resilienti e flessibili.
Un momento cruciale da seguire con attenzione
La riduzione dei dazi tra USA e Cina è un segnale positivo per il commercio globale. Tuttavia, le implicazioni per il settore ittico saranno chiare solo con l’evolversi delle prossime settimane. L’interdipendenza tra trasformazione cinese, domanda statunitense e produzione europea resta un asse strategico su cui si gioca buona parte dell’equilibrio internazionale del comparto.
Continua a seguire Pesceinrete per aggiornamenti puntuali e approfondimenti sul commercio ittico globale.
L’articolo Una tregua nella guerra dei dazi tra USA e Cina rilancia lo scambio globale proviene da Pesceinrete.
“}]]