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Si è aperta ieri a Vigo la fiera internazionale dell’acquacoltura, AquaFuture Spain, affermandosi così come uno degli eventi più rilevanti del settore in Europa. Dopo due edizioni di successo nella precedente sede di Silleda, l’appuntamento si è spostato nella più strategica cornice galiziana, con l’obiettivo dichiarato di rafforzare il processo di internazionalizzazione e rispondere alla crescita dell’interesse da parte della filiera globale.
I dati della nuova edizione parlano chiaro: 210 espositori provenienti da 26 Paesi, 14.000 metri quadri di superficie espositiva, e una previsione di oltre 8.000 visitatori, il triplo rispetto alla precedente edizione. Numeri che confermano un salto di qualità non solo in termini di partecipazione, ma anche nella capacità di generare networking operativo e opportunità di business tra imprese, buyer e stakeholder internazionali.
Internazionalizzazione e ritorno strategico
Tra i punti di forza dell’edizione 2025 spicca la missione internazionale di ritorno organizzata da Acuiplus in collaborazione con ICEX, che ha visto coinvolti rappresentanti istituzionali e imprenditoriali provenienti da Ghana, Arabia Saudita, Marocco, Ecuador, Messico e Cile. L’obiettivo è duplice: da un lato favorire il dialogo tra le aziende spagnole e nuovi mercati emergenti, dall’altro posizionare AquaFuture Spain come piattaforma di scambio commerciale e tecnologico per il settore acquacoltura a livello globale.
Questo approccio risponde alle richieste sempre più specifiche della filiera, che guarda con attenzione non solo all’espansione commerciale ma anche alla trasferibilità delle innovazioni nei processi produttivi, nei sistemi di tracciabilità e nei modelli di sostenibilità ambientale.
Tecnologie, sostenibilità e proteine alternative
La fiera internazionale dell’acquacoltura non è solo esposizione. Il calendario di eventi paralleli include una serie di workshop tecnici incentrati su temi chiave: intelligenza artificiale, rendicontazione della sostenibilità, innovazione tecnologica, economia circolare, internazionalizzazione delle imprese, proteine alternative nei mangimi, e produzione di semi di bivalvi.
Spazi specifici sono dedicati anche a presentazioni aziendali, demo di prodotto, incontri B2B e momenti di showcooking che puntano a valorizzare la filiera anche sotto il profilo sensoriale e gastronomico. Tutto questo in un ambiente orientato al dialogo tra produzione, trasformazione, distribuzione e ricerca.
AquaFuture Spain consolida così la propria identità: una fiera internazionale dell’acquacoltura capace di favorire l’incontro tra domanda e offerta, tra innovazione e applicazione pratica, tra visione strategica e realtà operativa.
Una piattaforma europea per l’acquacoltura del futuro
Il posizionamento di AquaFuture Spain come secondo evento europeo del settore, dopo Seafood Expo Global, è un segnale chiaro della centralità acquisita dalla Spagna nel panorama acquacolturale. Vigo, porto storico della pesca e snodo logistico internazionale, si conferma luogo simbolico e strategico per ospitare una manifestazione che guarda al futuro del settore, con una prospettiva ampia e condivisa.
Buyer, imprese di trasformazione, fornitori di tecnologie e istituzioni trovano in questa fiera non solo un punto d’incontro, ma una piattaforma operativa di connessione tra le esigenze del mercato e le opportunità offerte dall’innovazione sostenibile.
Con un format evoluto, una presenza internazionale rafforzata e contenuti tecnici di alto livello, AquaFuture Spain 2025 si conferma come appuntamento imprescindibile nel calendario del settore acquacoltura. Un riferimento per chi lavora nella filiera e guarda all’internazionalizzazione come leva di crescita.
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L’articolo Vigo alza il sipario su AquaFuture Spain: l’acquacoltura parla sempre più globale proviene da Pesceinrete.
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