Mese: Luglio 2025 Pagina 6 di 28

Emilia-Romagna, 19 milioni per salvare pesca e acquacoltura

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La moria delle vongole, l’aumento del prezzo del gasolio per le barche, i danni causati dal granchio blu e dalla mucillagine. Tutta una serie di criticità che hanno colpito, in questi anni, la pesca e l’acquacoltura dell’Emilia-Romagna; settori per i quali la Regione Emilia-Romagna ha messo a disposizione complessivamente ben 19 milioni di euro.

La discussione sull’assestamento di bilancio e la legge regionale sugli interventi urgenti a favore di settori specifici del comparto agricolo e della pesca è stata l’occasione per l’assessore Alessio Mammi per fare il punto su quanto stanziato.

“In questi anni stiamo garantendo alla pesca e all’acquacoltura importanti risorse messe a disposizione dal bilancio regionale, come misure di sostegno alla pesca e acquacoltura e fondo di cofinanziamento al Feamp/Feampa, oltre alla gestione a livello regionale dei rimborsi nazionali– ha ricordato Mammi-. Si tratta di uno sforzo importante per valorizzare al meglio un comparto che vanta sulla costa da Goro a Cattolica una tradizione antichissima, dà lavoro a migliaia di persone, alle imprese di pesca e all’indotto, e garantisce prodotti di qualità. La crisi che sta attraversando la pesca a causa degli effetti del surriscaldamento globale, del cambiamento climatico e dell’invasione di animali alieni deve essere contrastata. Le misure che abbiamo promosso in questi anni- ha proseguito l’assessore- sono servite a sostenere le imprese, a garantire loro liquidità anche a fronte di un periodo molto complesso e difficile che rischia di mandare in seria difficoltà l’intero comparto. Per la Regione- ha concluso Mammi- è importante continuare nell’opera di sostegno delle imprese, per dare valore a un settore strategico del nostro territorio”.

Nel dettaglio, sono stati erogati 400mila euro per l’anossia e la moria delle vongole, che ha colpito in particolare la zona di Zadina e Cesenatico (FC), e 3,5 milioni di euro di contributi alle imprese per contrastare l’aumento del gasolio impiegato per le barche, dopo i rincari causati dalla guerra in Ucraina. A questi si aggiungono 3,5 milioni di euro su tre anni (2023, 2024 e 2025) sempre a favore delle imprese per i danni causati dal granchio blu, impiegati come contributi e indennizzi per la mancata commercializzazione delle vongole, lo smaltimento e la raccolta del granchio (il bando 2025 è ancora in corso ed è stato prorogato al 27 agosto). La Regione sta gestendo anche i fondi nazionali per il granchio blu destinati alle imprese: si tratta di 3,5 milioni di euro, in parte provenienti dal decreto legislativo 102/2004, e in parte disposti dal commissario straordinario.

Oltre al granchio, lo scorso anno il comparto della pesca si è trovato ad affrontare il problema della mucillagine, fenomeno che ha danneggiato gli strumenti di pesca e causato danni per l’attività: è stato stanziato 1 milione di euro a favore delle imprese colpite (il bando è in corso), per garantire gli indennizzi. Nell’assestamento di bilancio sono stati inoltre previsti 350mila euro per la pulizia e la sistemazione idraulica dello scanno di sabbia antistante la Sacca di Goro, che limita fortemente l’idrodinamismo in quell’area marina, minando l’ecosistema ambientale e le attività di acquacoltura. Infine, sempre attraverso il bilancio regionale, sono stati stanziati negli anni scorsi 6 milioni di euro di cofinanziamento per i fondi europei del Feamp (Fondo europeo degli affari marittimi e della pesca), il cui valore complessivo è attestato a 41 milioni di euro; sono già stati tutti liquidati.

Altri 6 milioni verranno stanziati per cofinanziare il Feampa (Fondo europeo degli affari marittimi, la pesca e acquacoltura), i nuovi finanziamenti europei della pesca per il periodo 2021/2027 che valgono complessivamente 40 milioni di euro. Attraverso il Feampa sono già stati pubblicati due bandi dedicati agli investimenti per la pesca, uno multi-azione a favore delle attività di acquacoltura, due progetti importanti con le università di Bologna – l’Istituto di Cesenatico e uno con l’Università Iuav di Venezia e il centro di ricerche Ismar, e un bando destinato alla sistemazione dei porti di sbarco del pescato. Un ulteriore bando sulle attività di trasformazione e commercializzazione della pesca e acquacoltura uscirà, infine, nei prossimi giorni.

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Lollobrigida: “Servono strumenti specifici per agricoltura e pesca”

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La Politica Agricola Comune post-2027 deve riconoscere la centralità della pesca, al pari dell’agricoltura. È questo il messaggio chiave lanciato dal Ministro Francesco Lollobrigida durante il Question Time del 24 luglio 2025 in Senato.

La Politica Agricola Comune e il settore della pesca si intrecciano oggi più che mai in una discussione cruciale per il futuro delle politiche europee. Nel corso del Question Time al Senato, il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, ha risposto a una serie di interrogazioni riguardanti la proposta della nuova PAC 2028–2034, sottolineando l’urgenza di evitare un’impostazione indistinta dei fondi europei che penalizzi i comparti strategici, tra cui anche quello ittico.

Il Ministro ha ricordato come l’Italia si sia fatta promotrice di un documento critico verso l’impostazione iniziale della Commissione Europea, ottenendo l’adesione di altre 17 nazioni e successivamente anche della Spagna. L’obiettivo condiviso è chiaro: difendere una dotazione specifica per i settori agricolo e della pesca all’interno del bilancio europeo, senza lasciarli alla discrezionalità dei singoli Stati membri.

“Riteniamo che il fondo unico indistinto non corrisponda a una visione europea capace di garantire la sovranità alimentare, e che servano strumenti mirati a garantire non un privilegio, ma una specificità al settore agricolo e al settore della pesca” – ha dichiarato il Ministro, ribadendo che l’Italia farà di tutto per correggere quello che considera un errore strategico.

Nel suo intervento, Lollobrigida ha anche annunciato l’imminente presentazione, in Consiglio dei Ministri, di un disegno di legge collegato alla legge finanziaria che prevede un miliardo di euro di risorse nazionali a sostegno dell’agricoltura. Anche se non esplicitamente menzionato, è lecito attendersi che parte di questi fondi possa avere ricadute positive per le filiere dell’acquacoltura e della pesca, nel quadro di una strategia integrata sul sistema agroalimentare.

Infine, un ulteriore aspetto di interesse per il settore ittico emerge dalla risposta del Ministro all’interrogazione sulle conseguenze dell’introduzione di nuovi dazi USA sull’agroalimentare europeo. Lollobrigida ha ricordato come i prodotti agroalimentari – categoria che include anche i trasformati ittici – rappresentino il 12% dell’export nazionale, con un incremento del 17% rispetto all’anno precedente. Una dinamica che rende strategico il dialogo con gli Stati Uniti per evitare misure tariffarie penalizzanti.

Il settore ittico è stato richiamato esplicitamente dal Ministro Lollobrigida nel contesto della riforma della PAC 2028–2034, in cui l’Italia chiede con forza che venga riconosciuta la sua specificità all’interno del bilancio europeo. Allo stesso tempo, i dazi USA sull’agroalimentare pongono nuove sfide all’export dei prodotti ittici trasformati, rendendo urgente una difesa coerente della competitività del comparto.

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Spain Secures 40 Additional Tons of Red Shrimp Through France Agreement

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Spain Secures 40 Additional Tons of Red Shrimp Through France Agreement – With a bilateral agreement signed with France, Spain has secured an additional quota of nearly 40 tons of red shrimp — a move that significantly strengthens the operational capacity of the Mediterranean fleet. The announcement was made by Spain’s Secretary General for Fisheries, Isabel Artime, during a meeting with representatives of autonomous communities and the coastal fisheries sector.

According to Artime, the agreement is “a concrete contribution to the continuity of the sector’s activities,” offering new opportunities for access to one of the most valuable and sought-after species in the Mediterranean. Red shrimp, a resource of high commercial value, continues to be a cornerstone for the economic balance of many local fishing communities.

The meeting also provided an opportunity to assess the current state of Mediterranean fisheries, analyzing key indicators such as remaining effort days, available quotas, certification procedures, and other control measures. These tools are essential for the sustainable management of a valuable and vulnerable resource, often under significant environmental and economic pressure.

The additional red shrimp quota is not just an immediate economic boost — it also supports strategic planning for the sector. In this context, cooperation between Member States — as demonstrated by the agreement with France — proves essential to ensure efficient and coordinated management of shared resources.

It is no coincidence that the focus on Mediterranean fisheries is intensifying: climate change, market fluctuations, and new EU regulations are creating an increasingly complex environment for seafood companies. Increasing the red shrimp quota also means giving the fleet room to maneuver — providing regulatory certainty and the right tools to innovate without sacrificing competitiveness.

The Spain-France agreement for an additional 40 tons of red shrimp is a tangible response to the sector’s current needs. Beyond the immediate benefit to the Mediterranean fleet, the deal marks progress in international cooperation toward sustainable fisheries management.

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Uila Pesca, cordoglio per pescatore deceduto ad Anzio

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“A poche miglia nautiche da dove, nello scorso dicembre, persero la vita, Massimo e Claudio Di Biase, una nuova tragedia si è consumata a bordo di un peschereccio, coinvolgendo ancora una volta una famiglia: il padre Antonio Magliozzi, il cui corpo è stato ritrovato poche ore fa, e suo figlio Andrea, salvo soltanto grazie al tempestivo intervento di un altro peschereccio. Siamo vicini alla famiglia Magliozzi in queste ore terribili e gridiamo con forza che non è più tollerabile assistere ad una strage inarrestabile, nel più totale disinteresse da parte delle istituzioni, che continuano a girarsi dall’altra parte di fronte alla necessità di affrontare i temi della sicurezza e della salute a bordo delle imbarcazioni da pesca, del riconoscimento del carattere usurante del lavoro del pescatore e, nonostante la norma sia riconosciuta da ormai quattro anni, dell’estensione al settore della pesca del meccanismo della CISOA.”

Lo dichiara Maria Laurenza, segretaria generale Uila Pesca, commentando il tragico incidente in mare ad Anzio, costato la vita al comandante Tony Magliozzi, 66 anni, rimasto bloccato nella cabina del peschereccio che si è ribaltato.

“È chiaro che le problematiche del settore della pesca sono molteplici e questi interventi sarebbero solo parzialmente risolutivi, ma in un contesto in cui gli attacchi ambientalisti sono sempre più aggressivi e le politiche europee sono orientate a determinare la scomparsa di questa attività, siamo convinti di essere nel giusto quando chiediamo attenzione e rispetto per la vita dei pescatori.”

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Accordo Spagna-Francia: 40 tonnellate in più di gambero rosso per il Mediterraneo

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Con un’intesa bilaterale siglata con la Francia, la Spagna si è assicurata una quota aggiuntiva di gambero rosso pari a quasi 40 tonnellate, una mossa che rafforza in modo significativo la capacità operativa della flotta mediterranea. L’annuncio è stato dato dalla Segretaria Generale della Pesca, Isabel Artime, durante un incontro con i rappresentanti delle comunità autonome e del comparto della pesca costiera.

Secondo quanto dichiarato da Artime, l’accordo rappresenta “un contributo concreto alla continuità delle attività del settore”, offrendo nuove possibilità per l’accesso a una delle specie più pregiate e richieste del Mediterraneo. Il gambero rosso, risorsa di alto valore commerciale, continua a rappresentare un perno per l’equilibrio economico di numerose marinerie locali.

L’incontro ha offerto anche l’occasione per fare il punto sullo stato attuale della pesca nel Mediterraneo, analizzando parametri chiave come i giorni di sforzo residui, le quote disponibili, le modalità di certificazione del sacco e altre misure di controllo. Si tratta di strumenti decisivi per gestire in maniera sostenibile una risorsa preziosa e delicata, spesso al centro di forti pressioni ambientali ed economiche.

La quota aggiuntiva di gambero rosso non è solo una leva economica immediata, ma anche un’occasione per migliorare la pianificazione strategica del settore. In questo contesto, la collaborazione tra Stati membri – come dimostra l’accordo con la Francia – si rivela essenziale per garantire una gestione efficiente e coordinata delle risorse comuni.

Non è un caso che il focus sulla pesca mediterranea si stia intensificando: tra cambiamenti climatici, fluttuazioni di mercato e nuove normative comunitarie, le imprese ittiche si trovano oggi a operare in un contesto sempre più complesso. Aumentare la quota di gambero rosso significa anche offrire margini di manovra a una flotta che ha bisogno di stabilità, certezze regolatorie e strumenti adeguati per innovare senza perdere competitività.

L’accordo tra Spagna e Francia per una quota supplementare di quasi 40 tonnellate di gambero rosso rappresenta una risposta concreta alle esigenze del settore. Oltre al beneficio immediato per la flotta del Mediterraneo, l’intesa segna un passo avanti nella cooperazione internazionale per la gestione sostenibile delle risorse ittiche.

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