Mese: Luglio 2025 Pagina 9 di 28

Dalla Regione Emilia-Romagna un milione di euro per ristori da danni da mucillagine

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“Di fronte ai danni causati alle attrezzature, alle reti e agli attrezzi di posta, siamo intervenuti per aiutare le imprese ittiche: hanno bisogno di un sostegno concreto”. Così l’assessore all’Agricoltura e Pesca, Alessio Mammi, commenta lo stanziamento di un milione di euro da parte delle Regione per sostenere il settore della pesca, particolarmente colpito l’estate scorsa dai danni della mucillagine, e dal caro gasolio nell’anno 2022 (per i casi non già indennizzati nel precedente bando del 2023). Oltre, quindi, ai 3 milioni di euro già messi a disposizione delle imprese ittiche, sempre dalla Regione, per contrastare i danni del granchio blu (nel 2023, 2024 e 2025), un altro milione di euro viene ora stanziato per aiutare chi ha avuto danni dalla mucillagine nell’estate 2024.

“La mucillagine è fenomeno che si è presentato lo scorso anno, danneggiando in maniera molto pesante le imprese di pesca e la pesca costiera dell’Adriatico– sottolinea l’assessore-. Parliamo di un’attività che fa parte della nostra tradizione, di un comparto di cui fanno parte molte imprese e molti lavoratori, verso cui abbiamo sempre avuto una grande attenzione. La Regione, quindi- ha concluso Mammi-, si è impegnata a garantire supporto alle imprese e a tutelare quest’attività, che caratterizza profondamente la storia e la cultura della costa romagnola”.

Il bando, approvato dalla Giunta, dà attuazione all’articolo 25 della legge regionale 3 del 2025 (“Disposizioni per la formazione del Bilancio di previsione 2025-2027 – legge di stabilità regionale 2025”) ed è rivolto alle imprese ittiche di pesca professionale per indennizzare periodi di fermo pesca causati dall’improvvisa ed eccezionale proliferazione della mucillagine nel 2024, mitigando gli impatti negativi causati dell’evento tra giugno e ottobre.

La domanda per l’accesso all’indennizzo può essere presentata da imprese ittiche di pesca professionale e dovrà essere trasmessa esclusivamente tramite PEC all’indirizzo territoriorurale@postacert.regione.emilia-romagna.it entro il 25 agosto 2025. Tutte le informazioni sono disponibili all’indirizzo https://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/bandi/bandi-2025/avviso-pubblico-per-indennizzi-alle-imprese-ittiche-mucillagine-2024-e-rincari-gasolio-2022.

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Overseas: the new English section of Pesceinrete, bringing the Italian seafood industry to the global stage

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Overseas: the new English section of Pesceinrete, bringing the Italian seafood industry to the global stage – In the seafood industry, where the value of a production is also measured by its ability to capture international attention, keeping foreign markets updated on what’s happening in Italy is now a strategic priority. That’s why Overseas was born — the new English-language section of Pesceinrete, fully dedicated to sharing insights from the Italian seafood sector with a global audience.

When crafted with care and purpose, sector-specific information is more than just a communication channel — it becomes a key tool for building reputation, trust, and business relationships. Outside of Italy, buyers, stakeholders, market analysts, and industry operators are looking for authoritative and up-to-date sources to understand the evolution of the Italian seafood landscape.

Overseas meets this demand by offering content designed to be accessible and valuable even to readers unfamiliar with the local context. This isn’t about simply translating news — it’s about curating, contextualizing, and framing each story within a broader narrative that conveys the full value of the Italian seafood system.

With its technically sound yet accessible language, thoughtful editorial selection, and long-term vision, Overseas serves as a trusted entry point for anyone who wants to truly understand what’s happening in Italy’s seafood industry.

To make this international information hub robust and user-friendly, the section is backed by a dedicated technical infrastructure: SEO-optimized architecture for international search engines and a platform configuration that ensures seamless access for readers from anywhere in the world. The goal is to make each article visible, accessible, and understandable — even to a global audience unfamiliar with Italian specifics.

With Overseas, Pesceinrete strengthens its role as a strategic link between domestic and foreign markets, offering international readers a constantly updated window into the Italian seafood sector. It’s a form of journalism that goes beyond national borders — designed to foster visibility, build relationships, and unlock new business opportunities.

Overseas is the new English-language editorial space of Pesceinrete, created to provide consistent and professional updates to international audiences about developments in the Italian seafood sector — a significant step toward a more global communication strategy.

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Overseas: la nuova voce internazionale di Pesceinrete

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In un comparto come quello ittico, dove il valore di una produzione si misura anche nella capacità di attrarre attenzione oltre i confini nazionali, aggiornare costantemente i mercati esteri su ciò che accade in Italia è oggi una priorità strategica. Per questo nasce Overseas, la nuova sezione di Pesceinrete interamente in lingua inglese, dedicata al racconto delle dinamiche italiane con uno sguardo rivolto al pubblico internazionale.

L’informazione settoriale, se curata e mirata, è molto più di un semplice canale comunicativo: è uno strumento essenziale per costruire reputazione, fiducia e relazioni. Fuori dall’Italia, buyer, stakeholder, osservatori di mercato e operatori del settore cercano riferimenti autorevoli e aggiornati per comprendere l’evoluzione del panorama italiano. Overseas risponde a questa esigenza offrendo contenuti pensati per essere fruibili e utili anche a chi non ha una conoscenza diretta del nostro contesto.

Non si tratta solo di tradurre le notizie, ma di selezionarle, contestualizzarle, renderle parte di una narrazione più ampia che sappia raccontare il valore di un sistema. Il linguaggio tecnico ma accessibile, la selezione editoriale attenta e una visione rivolta al lungo periodo fanno di Overseas un punto d’accesso privilegiato per chi vuole comprendere – davvero – cosa succede nel settore ittico italiano.

Per rendere questo ponte informativo solido ed efficace, la sezione è supportata da un impianto tecnico dedicato: dalla struttura SEO ottimizzata per l’indicizzazione internazionale, alla configurazione della piattaforma che permette la facile fruizione da parte di lettori provenienti da qualsiasi Paese. L’obiettivo è garantire che le notizie siano visibili, accessibili e chiare, anche per un pubblico globale non esperto delle specificità italiane.

Con questa nuova sezione, Pesceinrete rafforza il proprio ruolo come snodo informativo tra il mercato interno e quello estero, offrendo ai lettori internazionali una finestra costantemente aggiornata sul nostro comparto. Un’informazione che non resta chiusa nei confini, ma si apre al mondo per generare attenzione, relazioni e nuove opportunità.

La sezione Overseas è il nuovo spazio editoriale in inglese di Pesceinrete, pensato per aggiornare in modo costante e professionale il pubblico estero sulle dinamiche italiane del settore ittico. Un passo importante verso una comunicazione sempre più internazionale.

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Alghe tra le turbine: la sfida vinta nel Mare del Nord

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È stato completato con successo il primo raccolto nella North Sea Farm 1, un impianto innovativo di coltivazione di alghe tra le turbine eoliche situato nel parco offshore Hollandse Kust Zuid, nel Mare del Nord. A soli 18 chilometri dalla costa dei Paesi Bassi, questo progetto segna un momento storico nella gestione sostenibile dello spazio marittimo e apre una riflessione concreta sulle sinergie possibili anche per la filiera ittica.

Frutto della collaborazione tra l’organizzazione no-profit North Sea Farmers e il Plymouth Marine Laboratory (PML), con il supporto di Amazon attraverso il Right Now Climate Fund, la North Sea Farm 1 dimostra che le coltivazioni algali possono non solo coesistere con la produzione energetica offshore, ma valorizzarne le infrastrutture, offrendo un doppio ritorno: ambientale ed economico.

Il raccolto, avvenuto a meno di un anno dalla semina (ottobre 2024), è stato possibile grazie a una tecnologia che prevede reti di coltivazione ancorate tra le turbine e una nave equipaggiata per la raccolta selettiva. Le alghe raccolte – destinate ai settori alimentare, tessile e cosmetico – sono solo l’inizio: l’obiettivo principale è capire fino a che punto la coltivazione di alghe tra le turbine eoliche possa essere scalabile, efficiente e climaticamente vantaggiosa.

Il ruolo del Plymouth Marine Laboratory è cruciale. Con l’utilizzo di eDNA, rilievi satellitari e monitoraggi diretti, i ricercatori studieranno la capacità delle alghe di assorbire carbonio, il loro impatto sulla biodiversità marina e la resilienza degli habitat. Un patrimonio scientifico che potrebbe influenzare l’adozione su larga scala di impianti analoghi, anche in bacini come il Mediterraneo, dove le pressioni ambientali e la necessità di innovazione nella filiera ittica si fanno sempre più evidenti.

L’integrazione tra acquacoltura e energie rinnovabili è una delle strade più promettenti per valorizzare l’economia blu senza consumare nuovo spazio marino. I cinque ettari su cui si estende la North Sea Farm 1 rappresentano un utilizzo intelligente e sostenibile di un’area altrimenti interdetta alla navigazione commerciale. Per gli operatori del settore ittico, questa esperienza offre uno spunto concreto: ripensare il mare non solo come spazio di prelievo, ma come luogo di co-produzione integrata.

Il consorzio che guida l’esperimento comprende anche Deltares, Silvestrum Climate Associates, Algaia, Simply Blue Group e i contractor marittimi Van Oord e Doggerland Offshore. Una rete di competenze tecniche e scientifiche che potrebbe ispirare nuove alleanze anche in Italia, dove l’avanzata dell’eolico offshore solleva interrogativi ma offre anche opportunità.

La North Sea Farm 1 dimostra che la coltivazione di alghe tra le turbine eoliche non è solo possibile, ma già realtà. Per la filiera ittica europea, osservare con attenzione questo progetto significa cogliere in anticipo una trasformazione di paradigma che potrebbe ridefinire l’uso degli spazi marini e stimolare nuovi modelli di business integrati.

Approfondire questi scenari oggi può fare la differenza domani. La filiera ittica ha l’occasione di sedersi al tavolo dell’innovazione, non solo come spettatrice.

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Le sagre del pesce come leva strategica per la filiera e i territori

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Il valore delle sagre del pesce, se analizzato in chiave sistemica, si estende ben oltre la dimensione folkloristica. Questi eventi rappresentano oggi un asset strategico per lo sviluppo integrato della filiera ittica, per il marketing territoriale delle aree costiere e per la promozione del consumo responsabile di prodotto locale.

Ogni sagra genera una filiera corta temporanea, in cui il pescato locale – spesso sottoutilizzato sul mercato – viene trasformato, comunicato e distribuito direttamente ai consumatori in un contesto esperienziale ad alto valore simbolico. In questo senso, le sagre fungono da piattaforme di interscambio tra produzione primaria, trasformazione artigianale e domanda finale.

L’indotto economico è rilevante. Manifestazioni ben organizzate attivano flussi turistici misurabili e incrementano le transazioni locali nel settore Horeca, nell’ospitalità diffusa, nel commercio e nei servizi. Quando sostenute da una regia istituzionale e da un piano di comunicazione coerente, diventano catalizzatori di economie temporanee ad alta intensità di lavoro.

Sul piano comunicativo, le sagre rappresentano un’opportunità unica di storytelling marittimo. Ogni piatto servito racconta la biodiversità del Mediterraneo, le pratiche di pesca tradizionale, la stagionalità e la territorialità delle specie. Se integrate con attività educative, come laboratori di degustazione, talk divulgativi o mostre sul patrimonio marinaro, le sagre possono contribuire all’alfabetizzazione alimentare e alla riqualificazione culturale del consumo ittico.

Esiste poi una dimensione normativa e di sicurezza alimentare che non può essere trascurata. La corretta gestione delle materie prime, la tracciabilità del pescato, il rispetto delle norme HACCP e la sensibilizzazione sul consumo sicuro di specie potenzialmente a rischio sono aspetti centrali nella buona riuscita di un evento. In questo contesto, il ruolo delle Capitanerie di Porto, delle autorità sanitarie locali e delle associazioni di categoria risulta cruciale per garantire la conformità e la qualità dell’offerta.

Non meno importante è il potenziale di networking. Le sagre rappresentano occasioni di incontro tra attori che raramente dialogano: armatori, trasformatori, enti locali, operatori culturali, enti di promozione turistica. La partecipazione a questi eventi può favorire la nascita di micro-alleanze territoriali, nuove forme di cooperazione pubblico-privato e percorsi condivisi di promozione della blue economy.

Rileggere le sagre del pesce in chiave strategica significa riconoscerne il ruolo come strumenti di rigenerazione economica, promozione territoriale e rafforzamento della filiera ittica locale. Ma per farlo è necessario costruire una mappatura nazionale aggiornata, capace di mettere in rete esperienze virtuose, pratiche di successo e modelli replicabili.

Stiamo raccogliendo segnalazioni da tutta Italia per realizzare un censimento aggiornato delle sagre del pesce, da pubblicare prossimamente su Pesceinrete. Se organizzi o conosci una sagra significativa per il tuo territorio, scrivici a redazione@pesceinrete.com indicando: nome, località, periodo, caratteristiche distintive e contatti dell’organizzazione.

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