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Serve “uno spirito di cooperazione, non di conflitto”, ha detto il Ministro per la Protezione civile e le Politiche del Mare Nello Musumeci, intervenendo a Mazara del Vallo in occasione dell’evento ministeriale Tesori dal BluRafforzare l’approvvigionamento ittico nel Mediterraneo. Stop alla guerra del pesce: un monito forte, rivolto alle marinerie di tutta l’area e ai governi dei Paesi che si affacciano sul Mare Nostrum.

Basta conflitti tra pescatori, il futuro è condiviso

“La guerra del pesce deve finire”, ha affermato Musumeci, facendo riferimento ai numerosi sequestri di pescherecci italiani da parte di milizie libiche. “Basta conflitti fra i Paesi che condividono il Mediterraneo: il destino è comune e non ci possono essere né vinti né vincitori. Dobbiamo lavorare tutti perché la pesca sostenibile trovi un punto d’incontro tra le legittime esigenze dei pescatori e quelle dell’ambiente.”

Un equilibrio difficile, ammette il ministro, ma necessario. E la politica, ha ribadito, “ha il dovere di provarci”.

ZEE: il coraggio di affrontare il nodo irrisolto

Il nodo delle Zone Economiche Esclusive (ZEE) resta uno dei temi più delicati. “In Italia sono sempre state un argomento tabù”, ha dichiarato Musumeci, criticando i governi precedenti per aver preferito “mettere la polvere sotto il tappeto” anziché affrontare apertamente le controversie, attraverso il dialogo tra Stati.

“Le ZEE consentono lo sfruttamento razionale delle risorse marine, ma richiedono grandi responsabilità gestionali fino a 200 miglia dalla costa. Ci abbiamo provato già nel 2015. Eppure, nonostante la legge n.14 del 2021 abbia istituito formalmente la ZEE italiana, di fatto non è mai stata proclamata.”

Solo Grecia e Croazia all’attivo, ora la svolta

Finora l’Italia ha concluso accordi solo con Grecia e Croazia. Ma ora, grazie al Ministero per le Politiche del Mare – istituito per la prima volta dal governo Meloni – è stata avviata una nuova fase negoziale. “Con i colleghi Lollobrigida, Pichetto e altri ministri competenti, stiamo cercando un’interlocuzione costruttiva con gli Stati frontisti. È un passo necessario se vogliamo garantire sicurezza alle nostre marinerie e sostenibilità alle risorse ittiche.”

Un’occasione di svolta per la diplomazia del mare

Mazara del Vallo, crocevia simbolico della pesca italiana nel Mediterraneo, ha così ospitato un momento di forte valenza politica e diplomatica. Il messaggio è chiaro: basta guerre silenziose tra pescatori, via al dialogo tra nazioni. La strada è ancora lunga, ma la direzione tracciata appare quella giusta.

Con l’intervento del Ministro Musumeci a Mazara, il governo ha ribadito l’impegno a porre fine alla cosiddetta “guerra del pesce” attraverso il dialogo internazionale e la piena attuazione della ZEE italiana. Una visione che punta a conciliare gli interessi della pesca con quelli dell’ambiente, nella convinzione che la cooperazione tra Stati mediterranei sia l’unica via per garantire un futuro sostenibile al settore.

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