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È disponibile il nuovo numero del report mensile EUMOFA, iniziativa della Commissione Europea, che analizza l’andamento dei prezzi del primo sbarco del pesce in Europa 2025 nei mesi di gennaio e febbraio. I dati indicano un aumento del valore complessivo (+6%) rispetto al 2024, per un totale di 622,9 milioni di euro, a fronte di una flessione dell’8% nei volumi sbarcati (327.972 tonnellate).

La dinamica evidenzia un mercato europeo che premia la qualità e il valore unitario, pur in un contesto di offerta ridotta per diverse categorie merceologiche.

Molluschi e crostacei trainano la crescita del valore

Il comparto dei molluschi ha registrato un incremento del 7% nel valore, con un +25% nei volumi. Decisivi l’aumento delle capesante (+12%) e dei mitili (+74%). Anche i cefalopodi mostrano un trend positivo nel valore (+11%), grazie a polpo (+19%) e calamaro (+14%), nonostante una lieve contrazione dei volumi (-3%).

Prestazione eccellente per i crostacei, con un +12% nel valore e +19% nei volumi. Il gambero rosa di profondità e lo scampo si confermano i driver principali della performance del comparto.

Calano i volumi per pesci piatti, pesce di fondale e salmonidi

Tra le categorie in contrazione, i pesci piatti mostrano un calo dei volumi (-3%) ma un incremento del valore (+4%), sostenuto dalla sogliola comune. Decisamente più marcata la flessione per il pesce di fondale: -38% in quantità e -6% in valore, penalizzato soprattutto dalla riduzione delle catture di merluzzo azzurro.

Situazione particolarmente critica per i salmonidi, che perdono il 95% del valore e l’85% dei volumi rispetto al 2024. Un segnale di forte contrazione, probabilmente legato a ristrutturazioni nella produzione e all’offerta ridotta.

Pelagici in recupero, sorprese dal dolce e dal tonno

Nel primo bimestre 2025, i piccoli pelagici guadagnano l’8% in valore e il 2% in volume. Lo sgombro irlandese registra un +32%, mentre l’acciuga portoghese crolla nei prezzi (-35%). Anche i tonni e affini mostrano una crescita contenuta nel valore (+3%) ma subiscono una riduzione dei volumi (-19%). Tonno rosso e pesce spada si confermano competitivi sui mercati.

Infine, spicca il dato del pesce d’acqua dolce: valore in crescita del 179%, con un’evidente impennata del prezzo dell’anguilla francese (da 62,69 a 199,91 €/kg). I volumi, invece, scendono del 38%, segnalando un’offerta molto selettiva.

L’andamento dei prezzi del primo sbarco del pesce in Europa 2025 mostra una netta tendenza a valorizzare le specie più richieste, anche a fronte di un’offerta più contenuta. Per i buyer e gli operatori della trasformazione, il dato invita a riconsiderare con attenzione tempi, fonti e strategie di approvvigionamento.

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L’articolo Il mercato del primo sbarco in Europa: valori in crescita, volumi in calo proviene da Pesceinrete.

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