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Esattamente un anno fa sui social network comparivano video e testimonianze dell’eccezionale ed intenso fenomeno naturale della mucillagine che ha interessato, durante l’estate scorsa, le coste del medio ed alto Adriatico. Il grido d’allarme dei pescatori è stato immediatamente recepito dall’Alleanza delle Cooperative Italiane (rappresentata da Legacoop Agroalimentare, AGCI/Agrital e Confcooperative/Fedagri Pesca) che si sono attivate su più fronti interessando il Ministero delle Politiche Agricole e della Sovranità Alimentare, i Governatori delle regioni adriatiche dal Friuli Venezia-Giulia fino alla Puglia ma anche le Agenzie Regionali per la protezione ambientale, il Centro Nazionale delle Ricerche (CNR) e l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), chiedendo l’attivazione immediata di ristori e misure di tutela sociale per i lavoratori di tutti i mestieri di pesca colpiti, valutando altresì anche l’anticipazione del fermo pesca 2024 per individuare le diverse e più idonee soluzioni finalizzate ad arginare gli effetti causati dalla mucillagine (aumento dei consumi di carburanti e relativi costi, danni agli attrezzi, danni alla produzione in quanto non commercializzabili, ecc.) a favore di tutti i sistemi di pesca (strascico, draghe idrauliche, reti da posta, ecc.) cui si aggiungono la mitilicoltura e venericoltura che sono una componente importante in Emilia-Romagna.

La richiesta di aiuto fu inoltrata anche all’Assessore regionale all’Agricoltura e Pesca Alessio Mammi che ha subito dato riscontro all’Alleanza delle Cooperative della Pesca dell’Emilia-Romagna mettendo a disposizione fondi regionali mirati a ristorare le imprese ittiche (includendo tutti i mestieri: strascico, vongolare e attrezzi da posta fissa/piccola pesca costiera locale).

“Ringraziamo il Presidente della Regione Emilia-Romagna Michele De Pascale ed in particolare l’Assessore Alessio Mammi per l’intervento attivato – dichiara Franco Michelini, Presidente Legacoop Agroalimentare Nord Italia – confermando, con questa azione concreta, la vicinanza e l’attenzione riservata ad un settore che sta vivendo un periodo di forti preoccupazioni ed una profonda crisi. Il bando appena pubblicato – prosegue Michelini – è una boccata di ossigeno per i nostri pescatori che con il loro onorevole lavoro garantiscono un approvvigionamento alimentare con prodotti ittici salubri, sicuri e di qualità di cui ne andiamo orgogliosi e fieri”.

La misura è prevista dall’articolo 25 della Legge regionale n. 3/2025 e sostiene Cooperative, PMI e microimprese di pesca dell’Emilia-Romagna fortemente danneggiate dalla proliferazione della mucillagine lungo la costa adriatica e dall’aumento dei costi energetici. Per coloro che presenteranno richiesta entro i termini previsti dall’Avviso pubblico (scadenza 25 agosto) potrà essere riconosciuto un contributo una tantum con limite minimo di 1.000€ fino ad un limite massimo di 40.000€ su base triennale (in regime “de minimis”, ai sensi del Reg. UE n. 717/2014).

“Siamo soddisfatti del risultato ottenuto grazie anche al dialogo constante e permanente con gli uffici competenti regionali – dichiara Massimo Bellavista, Responsabile Pesca e Acquacoltura dell’Emilia-Romagna di Legacoop Agroalimentare – a conferma degli impegni presi dall’Assessore Mammi sin dall’inizio in cui è emerso il problema della mucillagine. Grazie all’Assessore Mammi e al suo staff che con questo bando dimostra concretamente il sostegno alle marinerie emiliano-romagnole. Gli alti costi energetici, l’inquinamento marino ma anche cambiamenti climatici e innalzamento delle temperature sono solo alcune delle sfide che i nostri pescatori si trovano ad affrontare – prosegue Bellavista – ma se aggiungiamo anche la prossima riforma della Politica Comune della Pesca Europea in discussione a Bruxelles il futuro è sempre meno blu e sempre più nero perché – incalza ancora Bellavista – diventa difficile garantire la sopravvivenza delle imprese ittiche e, quindi, un reddito per i pescatori e le loro famiglie. Continueremo comunque senza se e senza ma – rilancia il Responsabile pesca di Legacoop ER – a difendere con le unghie e con i denti il lavoro dei tanti pescatori che esercitano la pesca a strascico; un mestiere che di fatto sorregge i 5 mercati ittici regionali, da Goro a Cattolica”.

Gli fa eco il Presidente Nazionale di Legacoop Agroalimentare Cristian Maretti “Con un taglio del 67% ai fondi per il settore ittico, rilevato dalla proposta di Bilancio Ue 2028-2034 presentato la scorsa settimana a Bruxelles, la Commissione Europea disconosce così facendo l’importanza strategica della Pesca europea. La pesca è un asset strategico per la Ue – prosegue Maretti – e penalizzarla significa rinunciare ad un canale fondamentale per il miglioramento della sovranità alimentare europea visto il già elevatissimo livello di importazioni di pesce. Quello che non va nella proposta di bilancio – conclude il Presidente di Legacoop Agroalimentare – è l’accorpamento dei finanziamenti in un fondo unico che mette insieme pesca e acquacoltura con agricoltura ma anche con la coesione e lo sviluppo regionale. Soprattutto non si tiene per niente di conto dell’importanza strategica della pesca, omessa incredibilmente anche dal titolo del nuovo fondo. Le marinerie dell’Emilia-Romagna ed in particolare le cooperative di pesca della regione rappresentano un punto di riferimento a livello nazionale ed europeo e sono detentori di un Patrimonio storico, sociale, cultura ed economico che va tutelato e salvaguardato. Inoltre, la pesca è fonte di proteine nobili, i blue food sono elemento cardine della Dieta Mediterranea, per la quale Legacoop Agroalimentare ha presentato un Manifesto per la sua valorizzazione rappresentando, di fatto, un’opportunità strategica per affrontare le pressanti sfide dell’Europa in materia di sicurezza alimentare, resilienza climatica e salute pubblica».

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