[[{“value”:”

Stamattina, come da programma, si è discusso a Bruxelles della decarbonizzazione della flotta dell’UE con obiettivi operativi e scadenze concrete. I lavori hanno messo al centro il rinnovamento del naviglio, l’adeguamento dei porti e la certezza regolatoria per sbloccare investimenti. L’età media della flotta è 31,5 anni. La piccola pesca copre il 76% delle unità. Il settore ha già dimezzato le emissioni dal 1990, ma i cambiamenti climatici alzano l’asticella. Si entra nella fase cantierabile, con progetti misurabili su consumi, sicurezza e qualità del prodotto.

Finanza mista e quadro normativo

Il rinnovamento richiede fondi UE, risorse nazionali e capitale privato. Attuali regole FEAMPA e PCP non bastano a mobilitare investitori. Serve una revisione che renda bancabili i piani, dagli scali all’energia a banchina, fino alla progettazione e consegna delle navi. Così la decarbonizzazione della flotta dell’UE diventa scalabile nelle diverse marinerie. Strumenti come garanzie, crediti d’imposta e contratti di efficienza possono ridurre il costo del capitale e accelerare le decisioni.

Persone, sicurezza e qualità

La transizione energetica deve migliorare lavoro e vita a bordo. Spazi più vivibili, ergonomia e catene del freddo efficienti aumentano sicurezza e qualità del pescato. Tracciabilità digitale e conservazione ottimizzata riducono scarti e costi. Queste scelte aiutano anche il ricambio generazionale, tema critico nei porti minori.

Digitale e intelligenza artificiale

Audit energetici di flotta, sensori e dati di rotta guidano scelte operative migliori. Modelli predittivi ottimizzano velocità e tempi di pesca. L’intelligenza artificiale riduce chilometri inutili e consumi. La decarbonizzazione della flotta dell’UE passa da dati interoperabili tra navi, porti e mercati, con benefici diretti sul margine operativo.

La priorità della piccola pesca

Un approccio unico non funziona. Le unità costiere hanno vincoli tecnici e margini ridotti. Misure mirate, percorsi graduali e leasing verde rendono sostenibili retrofit e sostituzioni. Sportelli territoriali e assistenza tecnica aiutano progetti solidi, evitando la desertificazione dei porti minori e sostenendo l’occupazione locale.

Attrezzi selettivi e tutela degli stock

Attrezzi innovativi e sistemi di riconoscimento specie riducono catture indesiderate. Test controllati e principio di precauzione guidano la diffusione. Meno scarti significano minori costi e stock più stabili. Politiche premianti e linee di finanziamento dedicate accelerano l’adozione delle soluzioni con impatti dimostrati.

Misurare lo sforzo con criteri realistici

Il conteggio dei giorni in mare non descrive l’impatto reale. Indicatori basati sul tempo attivo degli attrezzi migliorano proporzionalità e prevedibilità delle regole. Le imprese pianificano meglio investimenti, manutenzioni e campagne, con benefici per redditività e sostenibilità.

Le prossime tappe

A dicembre il Parlamento voterà il testo in plenaria. Un via libera rafforzerà programmi di rinnovo e modernizzazione lungo tutta la filiera. Imprese e armatori dovranno presentare piani ESG solidi, alleanze finanziarie e cronoprogrammi realistici. La decarbonizzazione della flotta dell’UE diventerà criterio centrale per l’accesso a fondi e mercati.

L’articolo Bruxelles, la Commissione Pesca accelera sulla transizione della flotta UE proviene da Pesceinrete.

“}]] ​