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Si è conclusa oggi con grande partecipazione la terza e ultima giornata di Blue & Fish, appuntamento che ha animato il lungomare Marina di Palo tra degustazioni, approfondimenti e percorsi esperienziali legati al mare e alla valorizzazione dei prodotti locali.
La manifestazione ha offerto al pubblico non solo un’esperienza di gusto, ma anche un’occasione per approfondire la conoscenza di numerosi presidi enogastronomici tra cui l’olio del territorio e sviluppare un approccio più consapevole al suo utilizzo. La masterclass dedicata all’abbinamento tra pesce e olio del Lazio ha registrato una partecipazione attenta e numerosa, trasformandosi in un vero e proprio momento formativo dove i partecipanti hanno scelto di restare oltre il tempo previsto, spinti dalla curiosità e dall’interesse verso un acquisto più responsabile e una migliore educazione al consumo.
Un tema quanto mai attuale se si guarda alla crescita del settore olivicolo nel Lazio. Nella campagna 2024/2025 la produzione ha raggiunto 15.000 tonnellate su circa 80.000 ettari, di cui 12.000 coltivati a biologico. La qualità è certificata da quattro DOP, una IGP e l’Oliva di Gaeta DOP da mensa, con numerose varietà locali riconosciute. La Regione sostiene il comparto con investimenti sulla sostenibilità e il biologico, favorendo pratiche innovative e tracciabilità. Nonostante le difficoltà climatiche, il settore resta un pilastro dell’agroalimentare laziale, con prospettive di crescita anche sui mercati esteri.
Le degustazioni di pesce sono state ulteriormente valorizzate da un’eccellente proposta enologica legata alla costa laziale: il Vermentino “Tre Cancelli” di Cerveteri, che quest’anno ha conquistato la Medaglia d’Oro al concorso nazionale “Vermentino 2025!”. Un riconoscimento che, come ha sottolineato l’azienda, “parla del valore di una visione e della forza di un territorio spesso fuori dai riflettori, ma capace di sorprendere”, confermando la qualità e la personalità del vitigno laziale in un confronto di altissimo livello.
Le degustazioni hanno proposto esclusivamente pescato locale, offrendo ai partecipanti l’opportunità di riscoprire specie spesso poco valorizzate, ma fortemente legate al territorio. Tuttavia, la disponibilità di questo prodotto risente ancora oggi delle difficoltà strutturali che limitano le attività della piccola pesca locale. Proprio su questo tema si sono concentrate alcune delle riflessioni più importanti affrontate durante le giornate dell’evento.
In questo contesto si inserisce quindi il progetto “Porto Sicuro”, promosso dal Comune di Ladispoli, che punta a migliorare le condizioni operative della piccola pesca artigianale grazie alla messa in esercizio di nuove infrastrutture. I lavori previsti permetteranno ai pescatori di esercitare più a lungo, di raccogliere prodotto ittico in modo più continuativo e di investire in attrezzature più moderne. L’obiettivo è duplice: rafforzare la filiera locale, riducendo la dipendenza dal pesce proveniente da altri mercati di dubbia tracciabilità, e favorire un modello di consumo più sostenibile, dove quanto pescato può essere consumato più facilmente direttamente sul territorio, riportando valore e parziale autosufficienza alle comunità locali.
“Blue & Fish” oggi è una scommessa vinta, le oltre 800 degustazioni gratuite e le 120 esperienze legate alle masterclass ed agli Showcooking testimoniano la significativa risposta del pubblico e dei visitatori sempre più coinvolti dalla cultura della sostenibilità e degli acquisti a KM 0.
A chiudere la giornata, caratterizzata ancora una volta dalla musica al tramonto e dalle attività divulgative per i bambini, è stato l’intervento di Pierpaolo Perretta – Consigliere del Comune di Ladispoli Delegato per il Demanio marittimo – che ha dichiarato:
“Blu Fish è stato un vero e proprio viaggio di approfondimento tra sostenibilità e promozione del territorio: una sfida avvincente che ha posto l’accento sulla importanza di un turismo più consapevole e meno aggressivo. Viviamo la necessità di fornire sempre più strumenti per attirare sempre più turismo.”
Continua Perretta: “Ma occorre un lavoro più specifico che consenta alla città ed ai cittadini di non subire, come sta accadendo in altre parti di Italia e d’Europa, il peso di un turismo troppo invadente. Il progetto “Blue Experience,” di cui “Blu Fish” fa parte, ha proprio questo obiettivo: valorizzare e promuovere il territorio in chiave di sostenibilità sia ambientale che turistica.”
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