Categoria: Pesce In Rete Pagina 27 di 1165

Uila Pesca plaude alla nomina di Francesco Saverio Abate a vicepresidente della CGPM

 [[{“value”:”

“La Uila Pesca esprime soddisfazione per la nomina di Francesco Saverio Abate a Vicepresidente della Commissione Generale per la Pesca nel Mediterraneo, sottolineando come questa nomina costituisca un importante riconoscimento del ruolo del nostro Paese nell’ambito della pesca mediterranea. Attribuiamo grande importanza al valore della visione introdotta in questi anni, con la dovuta attenzione alla sostenibilità ambientale, ma anche la giusta considerazione per gli aspetti socioeconomici legati alle misure introdotte, nella costante consapevolezza che, dietro ogni decreto, ogni regolamento, ogni circolare ci sono lavoratori e imprese e non sterili numeri. Al direttore generale per la pesca del Mipaaf inviamo quindi i più sentiti auguri di buon lavoro, nella certezza che, con la sua autorevolezza, saprà incidere positivamente nel coniugare lo sviluppo economico e la sostenibilità della pesca, a tutela dei nostri lavoratori”.

Così la segretaria generale della Uila Pesca, Maria Laurenza, in merito alla nomina del direttore generale pesca del Mipaaf alla carica di vice-presidente della CGPM.

L’articolo Uila Pesca plaude alla nomina di Francesco Saverio Abate a vicepresidente della CGPM proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

Lupo: interrogazione UE per tutelare le comunità costiere colpite dal fermo pesca nel Tirreno

Lupo: interrogazione UE per tutelare le comunità costiere colpite dal fermo pesca nel Tirreno

 [[{“value”:”

“Ho presentato un’interrogazione alla Commissione europea in merito alle conseguenze socioeconomiche del fermo pesca straordinario disposto dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste con il Decreto n. 0582398/2025, che estende di un mese l’interruzione delle attività di pesca nel Tirreno a causa dell’esaurimento delle giornate annuali assegnate alla flotta italiana”.

Lo dichiara Giuseppe Lupo, europarlamentare del Partito democratico, componente della commissione pesca al Parlamento europeo.

“Il prolungamento del fermo pesca nel Mar Tirreno – continua Lupo nell’interrogazione- disposto dal governo italiano rischia di avere conseguenze molto pesanti per le comunità costiere e l’intera filiera ittica. È necessario che la Commissione europea verifichi che le misure applicate dal governo rispettino il principio di proporzionalità e siano accompagnate da un adeguato sostegno economico”. “La sostenibilità ambientale e quella sociale ed economica devono procedere insieme”.

“Le comunità costiere – conclude Lupo – vivono già una fase di forte incertezza. È necessario prevedere misure adeguate di compensazione del reddito affinché nessun lavoratore del mare resti senza tutele. Il nuovo Patto europeo per gli Oceani deve tradursi in strumenti concreti per sostenere il settore e garantire un futuro all’economia blu nel Mediterraneo”

L’articolo Lupo: interrogazione UE per tutelare le comunità costiere colpite dal fermo pesca nel Tirreno proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

La Pietra: marinerie operative a dicembre. Confermati gli indennizzi e confronto 2026

La Pietra: marinerie operative a dicembre. Confermati gli indennizzi e confronto 2026

 [[{“value”:”

“Avevamo preso un impegno con le nostre marinerie per salvaguardare la possibilità di uscire in mare nel mese di dicembre e lo stiamo mantenendo. Si partiva, sulla base delle indicazioni provenienti da Bruxelles, da un divieto che avrebbe oltre modo pregiudicato il lavoro dei nostri pescherecci e grazie a una importante opera di mediazione messa in atto dal Masaf, sulla quale ho registrato un forte apprezzamento dagli intervenuti al tavolo, siamo riusciti a garantire l’attività dei pescatori in un periodo, quello delle festività natalizie, estremamente rilevante per il settore”.

Queste le dichiarazioni del sottosegretario al Masaf, senatore Patrizio La Pietra, a margine della riunione avuta ieri pomeriggio presso il ministero con le associazioni nazionali di categoria, alla quale ha preso parte anche il ministro Francesco Lollobrigida.

“Oltre a confermare il pagamento per le giornate di pesca soggette a fermo nel mese di novembre 2025, dobbiamo avviare un confronto rapido per quanto riguarda il 2026 con tutti i soggetti interessati, riaggiornandoci non appena le associazioni avranno concordato una serie di punti programmatici condivisi da tutti i rappresentanti nazionali. Elaborati i punti cardine, in maniera unitaria, ci tengo a ribadirlo proprio per l’importanza di presentarci in maniera coesa al confronto in Europa – ha concluso il sottosegretario La Pietra -, esporremo al prossimo Agrifish le proposte italiane per garantire, come nostra consuetudine, un equilibrio imprescindibile nell’attività dei pescherecci tra sostenibilità economica, sociale e ambientale nella definizione delle possibilità di pesca per il 2026″

L’articolo La Pietra: marinerie operative a dicembre. Confermati gli indennizzi e confronto 2026 proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

Bruxelles, la Commissione Pesca accelera sulla transizione della flotta UE

Bruxelles, la Commissione Pesca accelera sulla transizione della flotta UE

 [[{“value”:”

Stamattina, come da programma, si è discusso a Bruxelles della decarbonizzazione della flotta dell’UE con obiettivi operativi e scadenze concrete. I lavori hanno messo al centro il rinnovamento del naviglio, l’adeguamento dei porti e la certezza regolatoria per sbloccare investimenti. L’età media della flotta è 31,5 anni. La piccola pesca copre il 76% delle unità. Il settore ha già dimezzato le emissioni dal 1990, ma i cambiamenti climatici alzano l’asticella. Si entra nella fase cantierabile, con progetti misurabili su consumi, sicurezza e qualità del prodotto.

Finanza mista e quadro normativo

Il rinnovamento richiede fondi UE, risorse nazionali e capitale privato. Attuali regole FEAMPA e PCP non bastano a mobilitare investitori. Serve una revisione che renda bancabili i piani, dagli scali all’energia a banchina, fino alla progettazione e consegna delle navi. Così la decarbonizzazione della flotta dell’UE diventa scalabile nelle diverse marinerie. Strumenti come garanzie, crediti d’imposta e contratti di efficienza possono ridurre il costo del capitale e accelerare le decisioni.

Persone, sicurezza e qualità

La transizione energetica deve migliorare lavoro e vita a bordo. Spazi più vivibili, ergonomia e catene del freddo efficienti aumentano sicurezza e qualità del pescato. Tracciabilità digitale e conservazione ottimizzata riducono scarti e costi. Queste scelte aiutano anche il ricambio generazionale, tema critico nei porti minori.

Digitale e intelligenza artificiale

Audit energetici di flotta, sensori e dati di rotta guidano scelte operative migliori. Modelli predittivi ottimizzano velocità e tempi di pesca. L’intelligenza artificiale riduce chilometri inutili e consumi. La decarbonizzazione della flotta dell’UE passa da dati interoperabili tra navi, porti e mercati, con benefici diretti sul margine operativo.

La priorità della piccola pesca

Un approccio unico non funziona. Le unità costiere hanno vincoli tecnici e margini ridotti. Misure mirate, percorsi graduali e leasing verde rendono sostenibili retrofit e sostituzioni. Sportelli territoriali e assistenza tecnica aiutano progetti solidi, evitando la desertificazione dei porti minori e sostenendo l’occupazione locale.

Attrezzi selettivi e tutela degli stock

Attrezzi innovativi e sistemi di riconoscimento specie riducono catture indesiderate. Test controllati e principio di precauzione guidano la diffusione. Meno scarti significano minori costi e stock più stabili. Politiche premianti e linee di finanziamento dedicate accelerano l’adozione delle soluzioni con impatti dimostrati.

Misurare lo sforzo con criteri realistici

Il conteggio dei giorni in mare non descrive l’impatto reale. Indicatori basati sul tempo attivo degli attrezzi migliorano proporzionalità e prevedibilità delle regole. Le imprese pianificano meglio investimenti, manutenzioni e campagne, con benefici per redditività e sostenibilità.

Le prossime tappe

A dicembre il Parlamento voterà il testo in plenaria. Un via libera rafforzerà programmi di rinnovo e modernizzazione lungo tutta la filiera. Imprese e armatori dovranno presentare piani ESG solidi, alleanze finanziarie e cronoprogrammi realistici. La decarbonizzazione della flotta dell’UE diventerà criterio centrale per l’accesso a fondi e mercati.

L’articolo Bruxelles, la Commissione Pesca accelera sulla transizione della flotta UE proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

Transizione energetica, il fronte unitario della pesca europea chiede rotta, regole e fondi

Transizione energetica, il fronte unitario della pesca europea chiede rotta, regole e fondi

 [[{“value”:”

La transizione energetica nel settore della pesca richiede una rotta chiara, finanziata e condivisa. Oggi il comparto europeo lancia un appello unitario alla Commissione. Il messaggio è netto: senza regole aggiornate, strumenti finanziari adeguati e collaborazione lungo la filiera, l’obiettivo climatico resterà sulla carta.

Un fronte comune verso Bruxelles

ETF, Europêche, EAPO, Cogeca e SEA Europe hanno firmato una lettera congiunta al Commissario Costas Kadis. Pescatori, organizzazioni di produttori, cooperative e cantieri navali convergono sulla stessa richiesta. Serve una tabella di marcia ambiziosa, misurabile e con coperture certe. Il settore conferma l’impegno alla decarbonizzazione e alla sostenibilità di lungo periodo. Tuttavia, chiede una cornice politica che riduca rischi e tempi. Solo così gli investimenti privati potranno moltiplicarsi e scalare.

Regole tecniche da aggiornare per innovare davvero

Gli attuali limiti su tonnellaggio e potenza motori frenano l’adozione di tecnologie pulite. Le flotte hanno bisogno di spazi, pesi e potenze compatibili con nuovi sistemi di propulsione. L’efficienza energetica richiede scafi ottimizzati, batterie, ibridi e combustibili alternativi. Senza adeguamenti normativi, le innovazioni restano prototipi. Inoltre, migliorare abitabilità e sicurezza a bordo è parte della transizione. Equipaggi motivati e tutelati accelerano il cambiamento operativo.

Finanza pubblica e privata come leva della svolta

La transizione energetica nel settore della pesca ha un fabbisogno rilevante e stabile. Il comparto chiede strumenti dedicati a livello UE e nazionale. Servono modifiche mirate al FEAMP, procedure snelle per gli aiuti di Stato e garanzie che riducano il costo del capitale. Le flotte devono poter programmare il rinnovo con piani pluriennali. La leva pubblica catalizza il credito bancario e il venture industriale. Senza questa architettura finanziaria, i progetti restano frammentati e lenti.

Persone, competenze e cantieri al centro

La formazione è un investimento strategico. Riqualificare i lavoratori su energie alternative, sicurezza elettrica, sistemi ibridi e manutenzione digitale diventa prioritario. I cantieri navali europei possono guidare il retrofit e il newbuild sostenibile. Catene di fornitura robuste, standard comuni e servizi post-vendita riducono i fermi macchina. La qualità del lavoro a bordo migliora con layout più efficienti, minori vibrazioni e comfort termico. Anche questo aumenta produttività e attrattività del mestiere.

Collaborazione industriale e integrazione nelle politiche UE

L’Alleanza per la transizione energetica mostra il valore della cooperazione tra pescatori, cantieri, investitori e fornitori tecnologici. Ora occorre scalarla. La pesca deve entrare a pieno titolo nelle strategie marittime e industriali dell’Unione. Porti energeticamente intelligenti, bunkeraggio alternativo e reti di ricarica marittime completano l’ecosistema. Così si abbattono costi operativi e si crea certezza per gli investimenti. Le regioni costiere possono diventare laboratori di innovazione applicata.

Un segnale politico per sbloccare fiducia e capitali

Il settore non chiede scorciatoie. Chiede coerenza, tempi certi e budget all’altezza degli obiettivi. Un segnale politico chiaro orienta i capitali e riduce l’avversione al rischio. La transizione energetica nel settore della pesca diventa allora un progetto industriale europeo. Competitivo, sicuro e socialmente sostenibile. Con benefici per ambiente, lavoratori e comunità costiere.

 

L’articolo Transizione energetica, il fronte unitario della pesca europea chiede rotta, regole e fondi proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

Pagina 27 di 1165

Made with & by Matacotti Design

Privacy & Cookie Policy