Categoria: Pesce In Rete Pagina 45 di 1091

Cresce la cultura DE&I nella Distribuzione Moderna

 [[{“value”:”

Si è tenuto ieri a Milano l’evento di presentazione del secondo Osservatorio Diversity, Equity & Inclusion nella Distribuzione Moderna, promosso da Federdistribuzione e curato da ALTIS – Graduate School of Sustainable Management dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. L’Osservatorio monitora l’evoluzione dell’impegno delle imprese distributive sui temi della diversità, equità e inclusione e fornisce uno strumento di confronto e di condivisione delle best practice tra le aziende e, nell’edizione 2025, vi è un focus sul tema dell’inclusione dei lavoratori stranieri.

L’evento, dedicato al tema “retail, lavoratori stranieri e multiculturalità”, si è aperto con gli interventi di Carlo Alberto Buttarelli, Presidente di Federdistribuzione, del Prof. Matteo Pedrini, Direttore di ALTIS Università Cattolica, e di Anna Maria Gandolfi, Consigliera di parità effettiva di Regione Lombardia. Nel corso dei lavori sono intervenuti Chiara Arrighini, ricercatrice di ALTIS Università Cattolica che ha presentato i risultati dell’Osservatorio e Giovanni Di Dio, Sviluppo Lavoro Italia S.p.A., con un intervento dedicato alle sinergie tra pubblico e privato e alle opportunità legate al reclutamento di lavoratori stranieri.

La mattinata è proseguita con due tavole rotonde: la prima dedicata al confronto sindacale su opportunità, criticità e proposte per favorire l’inclusione dei lavoratori stranieri, con gli interventi di Marco Beretta, Segretario Nazionale FILCAMS CGIL, Diego Lorenzi, Segretario Nazionale FISASCAT CISL e Gennaro Strazzullo, Segretario Nazionale UILTuCS. La seconda tavola rotonda dedicata alle best practice delle imprese della Distribuzione Moderna. L’evento, moderato da Nicola Varcasia, giornalista di VITA, si è concluso con l’intervento di Francesca Tugliani, Responsabile Politiche Attive di Federdistribuzione.

I risultati della seconda edizione dell’Osservatorio

L’Osservatorio Diversity, Equity & Inclusion nella Distribuzione Moderna 2025 si divide in due sezioni: la prima – in continuità con la precedente edizione – si focalizza sull’analisi comparativa dei dati relativi a politiche e pratiche DE&I diffuse all’interno delle aziende del retail moderno; la seconda affronta il tema dell’inclusione dei lavoratori con cittadinanza diversa da quella italiana all’interno dei contesti lavorativi, esaminando gli aspetti positivi già implementati all’interno delle organizzazioni, le difficoltà che tali lavoratori incontrano nel percorso di inclusione e le strategie necessarie per superare queste difficoltà.

La prima parte dello studio ha coinvolto 27 grandi imprese del settore distributivo, fornendo una panoramica sull’evoluzione delle politiche DE&I nel periodo 2024-2025. I dati evidenziano l’aumento del numero di aziende che si è dotato di comitati manageriali dedicati alla DE&I, passando dal 20% al 37%, e la crescita di politiche aziendali strutturate su questi temi, dal 26,7% al 48,1%.

Nel biennio 2024-2025, l’allocazione di budget dedicati alla DE&I è più che raddoppiata, passando dal 33,3% al 70,4% delle imprese. Parallelamente, cresce anche l’adozione di strumenti di monitoraggio, dal 43,3% al 51,8%, con un incremento per quanto riguarda i sistemi di controllo periodico, che passano dal 10,0% al 33,3%. Nell’ambito della gestione di risorse umane, migliora l’attenzione al merito: l’81,5% (era il 70% nel 2024) delle aziende dichiara di adottare percorsi di avanzamento professionale privi di distorsioni.

Positivi anche i dati sull’ascolto attivo dei dipendenti, che passano dal 73,3% all’85,2%, e sul loro coinvolgimento nei processi decisionali, dal 63,3% al 92,6%.

Cresce anche l’attenzione verso una comunicazione rispettosa e non discriminatoria: il 44,4% delle imprese eroga formazione sul linguaggio inclusivo, contro il 13,3% della precedente rilevazione. Sul fronte dell’inclusione delle persone con disabilità, aumenta sia la presenza di figure interne di supporto, dal 33,3% al 44,4%, sia il monitoraggio della soddisfazione dei lavoratori con disabilità, dal 20% al 29,6%.

La seconda parte dell’Osservatorio di Federdistribuzione affronta il tema dell’inclusione dei lavoratori con cittadinanza diversa da quella italiana, attraverso un’indagine qualitativa basata su interviste in profondità che hanno coinvolto 12 lavoratori stranieri e 6 figure professionali specializzate in ambito HR e DE&I. Un approccio metodologico induttivo, che ha permesso di raccogliere testimonianze dirette ed eterogenee, restituendo una visione concreta e sfaccettata delle dinamiche di inclusione nei luoghi di lavoro. Ne emerge una panoramica di azioni quotidiane messe in campo dalle imprese del retail moderno: mense aziendali attente alle diverse esigenze alimentari, flessibilità nella gestione di orari e ferie per consentire ai dipendenti di celebrare festività e ricorrenze legate alle proprie culture di origine, supporto nelle pratiche amministrative complesse e affiancamento tramite tutoraggio da parte dei colleghi più esperti. Alcune imprese offrono, inoltre, spazi per la preghiera, meditazione o di raccoglimento e promuovono momenti di condivisione delle tradizioni culturali, contribuendo così a rafforzare il senso di appartenenza.

Dalle interviste emergono anche i fattori di difficoltà nel percorso di inclusione dei lavoratori con cittadinanza diversa da quella italiana, sui quali occorre porre attenzione: dalla padronanza limitata della lingua italiana alle differenze culturali espresse nei comportamenti, nei codici non scritti del mondo del lavoro e nei valori, che possono generare incomprensioni. Le difficoltà burocratiche, in particolare quelle legate al rinnovo dei permessi di soggiorno, rappresentano un importante fattore di incertezza e stress per i lavoratori stranieri. Criticità che possono tradursi in forme di esclusione lavorativa e relazionale, da contrastare con sostegni per la crescita professionale, a livello sociale e amministrativo.

“La seconda edizione del nostro Osservatorio conferma che le imprese della Distribuzione Moderna sono fortemente orientate alla valorizzazione della diversità e all’applicazione dei principi di equità e inclusione attraverso prassi aziendali concrete. La crescita significativa di investimenti, strumenti di monitoraggio e iniziative dedicate dimostra non solo un impegno costante, ma anche una consapevolezza crescente del ruolo strategico che la DE&I riveste nelle relazioni con le persone che lavorano nelle nostre imprese, nello sviluppo sostenibile delle aziende e nel progresso sociale del nostro Paese”, ha dichiarato Francesco Quattrone, Direttore Area Lavoro e Relazioni Sindacali di Federdistribuzione.

“I risultati della seconda edizione dell’Osservatorio DE&I ci restituiscono un settore della Distribuzione Moderna che ha intrapreso un percorso su questo fronte. Politiche strutturate, budget dedicati e coinvolgimento attivo delle persone sono il segnale di un’inclusione che sta progressivamente permeando la cultura delle aziende. In un Paese che affronta sfide demografiche e di coesione sociale, promuovere ambienti di lavoro inclusivi è un impegno etico, ma allo stesso tempo una leva di competitività e innovazione“, ha dichiarato Matteo Pedrini, Ordinario di Corporate Strategy all’Università Cattolica e Direttore ALTIS.

Iscriviti alla newsletter settimanale di Pesceinrete per ricevere notizie esclusive del settore.

NEWSLETTER

L’articolo Cresce la cultura DE&I nella Distribuzione Moderna proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

Scognamiglio: sostenibilità ambientale ed economica la sfida nell’Adriatico

 [[{“value”:”

“Promuovere un’idea di sostenibilità che coniughi la tutela dell’ambiente con la salvaguardia del lavoro e dell’economia. Questa è la linea che da anni proponiamo per il rilancio della pesca e dell’acquacoltura e che con nostra soddisfazione il Ministero dell’Agricoltura sta concretamente raccogliendo”.

Così Gennaro Scognamiglio, presidente nazionale dell’Unci AgroAlimentare, a margine del vertice internazionale sul mare Adriatico, che si è tenuto ieri ad Ancona, alla presenza del ministro Lollobrigida, del sottosegretario La Pietra, delle istituzioni pubbliche marchigiane e dei rappresentanti di governo di Croazia, Slovenia, Albania e Montenegro, sulle prospettive della blue economy.

“In questa fase – prosegue il dirigente dell’associazione di settore del mondo cooperativistico – di grande difficoltà generale per il comparto e di criticità supplementari per le imprese e gli addetti che operano in quest’area, è fondamentale mettere in campo interventi e misure specifiche a supporto dei pescatori e degli allevatori per garantire continuità alle attività e ai lavoratori, soprattutto nel segmento delle lampare del Sud Adriatico, che registra una forte crisi.

Occorre quindi una visione strategica che può essere costruita e attuata soltanto attraverso una politica condivisa con gli altri Paesi che gravitano sull’Adriatico, superando gli attuali schemi e le rigidità prescrittive che non agevolano lo sviluppo del settore, per aprirsi ad una visione di più ampio respiro, che si adatti al contesto, così come si sta tentando di fare nel consiglio Agrifish, armonizzando la programmazione delle catture e la salvaguardia del patrimonio ittico e dell’intero sistema biologico marino.

Da parte nostra, siamo pronti a cogliere la sfida, come è avvenuto sino ad oggi, della modernizzazione della pesca, in sintonia con la sollecitazione del ministro Lollobrigida, a dimostrazione che la categoria non è affatto ripiegata su se stessa, ma è una risorsa economica e sociale da valorizzare, come ha sottolineato il senatore La Pietra, per il futuro delle comunità costiere e per garantire la qualità dei prodotti presenti sulle tavole di tante famiglie.

Un ragionamento che vale anche per l’acquacoltura, che sempre più sta puntando sulla sostenibilità, come evidenziato dal direttore generale Abate, e che potrà diventare ancora più competitiva sul mercato globale”.

Iscriviti alla newsletter settimanale di Pesceinrete per ricevere notizie esclusive del settore.

NEWSLETTER

L’articolo Scognamiglio: sostenibilità ambientale ed economica la sfida nell’Adriatico proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

Nuovo asse strategico tra UE e Islanda per oceani sostenibili

 [[{“value”:”

Il nuovo Memorandum d’intesa appena firmato segna un passo avanti nella cooperazione tra UE e Islanda nel settore ittico e nella governance degli oceani. L’accordo non solo rafforza una collaborazione di lunga data, ma definisce una cornice operativa più ampia, volta a sostenere la pesca sostenibile, la conservazione della biodiversità marina e la transizione energetica della filiera ittica.

Il documento, sottoscritto dal Commissario europeo per la Pesca e gli Oceani Costas Kadis e dalla Ministra islandese dell’Industria Hanna Katrín Friðriksson, dà nuovo slancio a una partnership fondata su valori condivisi e interessi convergenti. Al centro dell’intesa vi è l’impegno per politiche basate su evidenze scientifiche, la gestione condivisa degli stock nel Nord-Est Atlantico e la tutela dei cetacei e delle specie vulnerabili.

Tra i punti salienti dell’accordo spicca l’istituzione di un dialogo annuale ad alto livello, che si terrà alternativamente tra Bruxelles e Reykjavík. Questo consesso avrà il compito di monitorare i progressi e dare impulso a nuove forme di cooperazione su ricerca scientifica, conservazione e sviluppo sostenibile del settore.

Per le imprese ittiche che operano o si approvvigionano nell’area atlantica, questo accordo rappresenta un punto di riferimento politico e operativo di crescente importanza. La cooperazione tra UE e Islanda nel settore ittico potrà favorire maggiore prevedibilità nella gestione delle risorse, stimolare investimenti in innovazione sostenibile e migliorare il coordinamento nelle strategie di transizione energetica, oggi più che mai centrali.

Altro elemento strategico dell’accordo è il richiamo congiunto alla necessità di una rapida ratifica del trattato sulla Biodiversità Oltre le Giurisdizioni Nazionali (BBNJ), considerato uno strumento fondamentale per rafforzare la governance degli oceani e promuovere un utilizzo sostenibile delle risorse in acque internazionali.

Questo Memorandum si inserisce nel più ampio quadro del Patto Europeo per l’Oceano, rilanciando l’ambizione dell’Unione Europea di guidare la diplomazia blu globale. Una visione che tiene insieme la salvaguardia ambientale, la resilienza delle comunità costiere e la competitività economica di una filiera ittica in costante evoluzione.

L’accordo tra UE e Islanda non è solo un’intesa politica: è un segnale concreto di volontà comune di orientare il settore ittico verso un futuro più sostenibile e integrato. Per chi opera nella filiera, questo contesto rafforzato di cooperazione internazionale apre scenari da osservare con attenzione, tra nuove opportunità e un rinnovato impegno verso la sostenibilità.

Iscriviti alla newsletter settimanale di Pesceinrete per ricevere notizie esclusive del settore.

NEWSLETTER

L’articolo Nuovo asse strategico tra UE e Islanda per oceani sostenibili proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

Callipo, nuovo spaccio aziendale a Montepaone Lido

Callipo, nuovo spaccio aziendale a Montepaone Lido

 [[{“value”:”

Callipo, azienda con una storia di 112 anni nelle conserve ittiche di qualità, approda sulla costa jonica calabrese con l’apertura di uno spaccio aziendale a Montepaone Lido (CZ). Il punto vendita diretto si trova in Via Italo Balbo 1, area commerciale a pochi passi dal lungomare, in una posizione logistica strategica posta in corrispondenza dell’uscita dalla Strada Statale 106 per il Centro Commerciale “Le Vele”.

Il negozio abbraccia uno stile industrial e moderno, concepito per riproporre ai clienti l’idea dell’acquisto diretto in fabbrica. Il “tocco industriale” è dato dall’utilizzo sia di materiali naturali, come il ferro per gli espositori e gli scaffali e la resina cementizia per i pavimenti, che di design come il Corian per il piano del bancone di vendita. Tutti dettagli curati per creare un ambiente che attualizza in chiave moderna il concept stesso di “spaccio aziendale”. Un luogo pensato per accogliere i clienti offrendo un’esperienza diretta con i prodotti che raccontano la storia dell’azienda e del territorio stesso.

Con una superficie complessiva di circa 140 mq tra area dedicata alla vendita, magazzino e servizi, il punto vendita infatti racchiude oltre 200 referenze aziendali: sugli scaffali trovano posto oltre alle pregiate conserve ittiche note in tutto il mondo anche i prodotti Callipo Dalla Nostra Terra – il brand che racchiude tra gli altri prodotti confetture, composte, miele, taralli – e una selezione di gelati della Callipo Gelateria come i tradizionali tartufi di Pizzo.

La nuova apertura va ad arricchire la presenza di Callipo in Calabria e si aggiunge allo spaccio aziendale “storico” di Pizzo (VV), oltre agli Store Callipo 1913 presenti invece a Cosenza e Reggio Calabria.

“Siamo felici di poter finalmente offrire anche ai clienti della provincia di Catanzaro un’area vendita dedicata dove vivere un’autentica esperienza di gusto acquistando in modo diretto le diverse gamme dei nostri prodotti. Questo spaccio aziendale è un luogo dove scoprire tutto il nostro mondo e ci auguriamo di diventare anche qui un punto di riferimento per chi ricerca prodotti di alta qualità”, commenta Giacinto Callipo, Consigliere Delegato Callipo Conserve Alimentari.

Lo spaccio Callipo sorge all’interno di un nuovo immobile a destinazione commerciale che include altri cinque spazi, i quali verranno presto adibiti ad altre attività di natura analoga.

” Vogliamo contribuire attivamente alla creazione di un polo commerciale ed enogastronomico di rilievo per l’intera area, capace di attrarre un pubblico ampio e qualificato grazie alla presenza di diverse realtà di eccellenza del territorio “, conclude Giacinto Callipo.

Iscriviti alla newsletter settimanale di Pesceinrete per ricevere notizie esclusive del settore.

NEWSLETTER

L’articolo Callipo, nuovo spaccio aziendale a Montepaone Lido proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

Grupo Consorcio aumenta il fatturato del 12%, raggiungendo i 78 milioni di euro

 [[{“value”:”

Grupo Consorcio, azienda spagnola leader internazionale nel segmento premium del mercato delle conserve ittiche, ha chiuso il 2024 con un fatturato di 78.017.517 euro, che rappresenta una crescita del 12,2% rispetto all’anno precedente e supera di oltre 8,4 milioni di euro l’esercizio precedente.

Questi risultati positivi si riflettono anche in un aumento dell’utile netto, che è cresciuto del 356% per raggiungere 1.590.741 euro nel 2024, rispetto ai 348.347 euro del 2023. Inoltre, il risultato operativo è aumentato del 650%, passando da 418.365 euro nel 2023 a 3.139.999 euro nel 2024. Questo significativo incremento arriva, tra l’altro, dopo aver superato le notevoli difficoltà di approvvigionamento di materie prime che, a causa di fattori naturali, hanno caratterizzato l’anno 2023. Questi risultati sono anche il frutto di una strategia di miglioramento della redditività che sta funzionando e si riflette già chiaramente nei principali indicatori finanziari.

In totale, l’azienda ha operato in 42 Paesi, con una presenza nei cinque continenti: il 59% del suo fatturato proviene infatti dalle attività di esportazione, rispetto al 55% dell’anno precedente. Gli stabilimenti produttivi di Santoña (Spagna) e Pisco (Perù) e la recente apertura del primo ufficio vendite indipendente a Milano (Italia) a gennaio 2024 sono stati fondamentali per il raggiungimento di questo traguardo.

Jesús Gómez, CEO di Grupo Consorcio, ha sottolineato che “il 2024 è stato un anno positivo per l’azienda, poiché ci ha permesso di continuare a consolidare la nostra posizione di leadership e di sviluppare ulteriormente il nostro modello di business. La nostra presenza in più di 40 Paesi, i nostri oltre 900 professionisti e l’apertura della nostra filiale indipendente a Milano sono pietre miliari importanti che riflettono la nostra ambizione di crescita globale. Questi risultati, insieme a quelli finanziari, ci spingono a continuare a espandere il nostro marchio mantenendo i valori di tradizione ed eccellenza che ci caratterizzano.”

Inoltre, il team ha superato i 900 collaboratori impiegati, distribuiti negli stabilimenti produttivi e nelle sedi di Milano e Santoña, con il 66% di presenza femminile.

“Nel mercato italiano, Grupo Consorcio ha chiuso il suo primo anno di gestione autonoma del business con un bilancio positivo. Il volume di prodotto finito venduto è passato da 863.000 chili nel 2023, quando ancora operava attraverso un distributore esterno, a 1.185.000 chili nel 2024, con un incremento del 37% – Ha commentato Dario De Stefano, General Sales Manager per l’Italia – Questa crescita dimostra la buona ricezione del marchio nel Paese e il successo della strategia commerciale attuata in questo mercato”.

Per quanto riguarda il dettaglio del mercato delle conserve in Italia (NielsenIQ – YTD giugno 2025), il mercato generale del tonno continua a crescere leggermente in valore nel 2025 (+1,9%), anche se registra un calo nei volumi del -2,0%. Il segmento premium, che è quello a cui appartiene Consorcio, mostra una crescita intorno al 3,8% (+133,5 Tn) in volume e del 4,5% in valore.

Consorcio è uno dei marchi che sta performando meglio quest’anno. Registra un incremento nelle vendite dell’8,2% (+29 Tn), riuscendo così a guadagnare 0,5 punti di quota di mercato; rafforzando la sua posizione come secondo marchio leader del segmento premium con una quota a valore del 12,1%.

Il mercato delle acciughe evolve positivamente, con incrementi intorno al 4% (4,1% in valore e 3,4% in volume). Il segmento delle acciughe del Cantabrico (157,5 Tn) aumenta le vendite al di sopra della media di mercato: +9,2% in volume e +9,3% in valore.

Consorcio, che opera nel segmento premium delle acciughe cantabriche, migliora sensibilmente le sue vendite, con un incremento del 27% in volume e fino al 36% in valore. La sua quota in valore in questo segmento si attesta al 12,8% (+2,5 punti rispetto all’anno precedente).

L’articolo Grupo Consorcio aumenta il fatturato del 12%, raggiungendo i 78 milioni di euro proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

Pagina 45 di 1091

Made with & by Matacotti Design

Privacy & Cookie Policy