Categoria: Pesce In Rete Pagina 64 di 1163

Fish and Vegetables in the Mediterranean Diet

 [[{“value”:”

Fish provides essential fatty acids EPA and DHA, high-quality proteins, and precious micronutrients for heart and brain.
Vegetables supply fiber, minerals, vitamins, and antioxidants with minimal calories and great satiety.
The healthy fats in fish increase the bioavailability of vegetable carotenoids, while the “meat factor” enhances the absorption of plant-based iron.

Scientific Evidence and Proven Benefits

The Mediterranean model rich in fish and vegetables reduces cardiovascular events, as shown by the PREDIMED trial.
Two servings of fish per week improve cardiometabolic parameters, especially species high in omega-3.
Global health authorities such as WHO, FAO, and EFSA confirm that the benefits outweigh the risks for the general population.

The Healthiest Pairings

  • Salmon and asparagus: omega-3 and folate, with carotenoids better absorbed.

  • Mackerel and broccoli: healthy fats and sulforaphane, proven antioxidant action.

  • Sea bream and zucchini: lean proteins and fiber, filling with a low glycemic load.

  • Anchovies and chicory: iodine and calcium from fish with enhanced plant iron absorption.

  • Tuna and tomatoes: lycopene more bioavailable thanks to fish fats and EVOO.

  • Sea bass and spinach: lutein and vitamin K boosted by marine fats.

From Theory to the Plate

A portion of fish is about 85 grams cooked. Guidelines recommend at least two servings per week.
Vegetables should exceed 400 grams daily, with varied colors and types.
Gentle cooking methods – steaming or slow baking – best preserve nutrients and omega-3. Extra virgin olive oil completes the dish and enhances carotenoid absorption.

The synergy of fish and vegetables is backed by clinical trials, guidelines, and solid nutrition data. A simple, sustainable, and ready-to-serve strategy.

Stay updated with the latest seafood and nutrition insights – subscribe to receive weekly highlights.

NEWSLETTER

L’articolo Fish and Vegetables in the Mediterranean Diet proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

Mercato ittico UE, EUMOFA fotografa il 2025: volumi giù, importazioni in corsa

 [[{“value”:”

L’ultimo report mensile EUMOFA fa luce su un’Europa del pesce che naviga tra contrasti: aste interne più deboli, carburante in discesa e importazioni dall’estero in piena accelerazione. È questa la fotografia che emerge dal trend del mercato ittico UE 2025, un quadro che non lascia spazio a facili ottimismi e che obbliga operatori e istituzioni a leggere con attenzione la direzione dei flussi.

Un carburante meno caro che non basta

Il prezzo del gasolio marino a luglio è sceso fino a 0,57 euro al litro, quasi il 10% in meno rispetto a un anno fa. Un segnale positivo per le flotte, ma che non si traduce automaticamente in respiro per i margini: l’inflazione nell’area euro resta al 2,4% e quella del comparto seafood sale al 2,7%.

Le aste rallentano, l’Italia frena

Tra gennaio e maggio le vendite primarie nell’Unione hanno tenuto il valore (1,49 miliardi), ma perso il 6% in volume. In Italia la frenata è ancora più evidente: 104 milioni di euro, -4%, con quantità in calo del 12%. Una dinamica che pesa soprattutto sugli anelli più fragili della catena, dai pescatori alle aste locali, e che conferma il segnale di una domanda selettiva.

I bivalvi restano in controtendenza, con +13% a valore, e così i cefalopodi, +9%. Ma il bilancio complessivo è segnato dalle cadute di crostacei, piccoli pelagici e tonno, quest’ultimo in flessione del 27% nei volumi. L’anguilla fa storia a sé, con un balzo del 149% a valore che racconta la forza delle nicchie.

Importazioni in corsa: UE sempre più dipendente

Se le aste rallentano, i porti si riempiono. Le importazioni extra-UE crescono del 9% a valore e del 14% a volume nei primi cinque mesi dell’anno. L’Italia è tra i paesi che hanno aumentato gli arrivi. Protagonisti assoluti i gamberi tropicali (+30% a valore), il tonnetto striato (+21%) e il pollock d’Alaska, +48% a volume.

Un segnale chiaro: l’Europa continua ad affidarsi ai flussi globali per bilanciare consumi interni e deficit produttivi. Ma questa dipendenza espone la filiera alle oscillazioni internazionali e rende ancora più delicata la gestione dei margini.

La bussola per la filiera

Il trend del mercato ittico UE 2025 non è un bollettino statistico: è un avviso. Chi lavora sulla filiera deve saper distinguere tra segmenti resilienti e mercati sotto pressione. I bivalvi rappresentano una certezza, i cefalopodi una nicchia di valore, mentre tonno e pelagici richiedono prudenza estrema.

Il calo dei volumi domestici e la corsa alle importazioni costringeranno le imprese a scelte più nette su mix di prodotti, contratti di fornitura e mercati di sbocco. Per la filiera italiana il compito è chiaro: leggere i segnali, anticipare le mosse e non subire la volatilità.

Ricevi ogni settimana le notizie più importanti del settore ittico

NEWSLETTER

L’articolo Mercato ittico UE, EUMOFA fotografa il 2025: volumi giù, importazioni in corsa proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

Longevità e consumi: il pesce al centro della spesa senior

 [[{“value”:”

L’Italia invecchia e i consumi si trasformano. In questo scenario i consumatori senior del settore ittico stanno assumendo un ruolo centrale, capaci di orientare strategie industriali e scelte retail.

Secondo le analisi demografiche, la fascia degli over 65 è in costante aumento, mentre la popolazione complessiva si riduce. Le famiglie diventano più piccole e cresce il numero di persone sole, modificando le dinamiche della spesa alimentare.

Salute e benessere: il pesce al centro

Il pesce, alimento cardine della dieta mediterranea, risponde in modo diretto alle esigenze dei consumatori senior. Fonte di proteine di qualità e omega-3, viene percepito come scelta salutare, funzionale al benessere e coerente con stili di vita attivi e longevi.

I senior privilegiano referenze che combinano qualità e praticità: conserve, surgelati, affumicati e prodotti ready-to-eat che garantiscono gusto e sicurezza, riducendo gli sprechi. Cresce anche l’attenzione verso linee a ridotto contenuto di sale, biologiche e con etichette chiare.

Frequenza, prossimità e digitale

Le indagini di YouGov Shopper evidenziano un profilo in evoluzione: i senior fanno acquisti più frequenti rispetto alla media nazionale e utilizzano con sempre maggiore disinvoltura internet e social media. Quasi metà degli over 65 ricorre già alla spesa online, mentre la prossimità continua a essere un punto fermo, con negozi di quartiere e insegne di vicinato che presidiano il quotidiano.

Per il comparto ittico questo significa un doppio fronte: da un lato consolidare l’offerta di prossimità, dall’altro garantire una presenza digitale solida, con e-commerce affidabili e canali informativi che parlino un linguaggio chiaro e credibile.

Opportunità per la filiera

I consumatori senior del settore ittico sono un target stabile, disposto a investire su qualità, benessere e servizio. Per le imprese significa ripensare porzioni, packaging e assistenza, puntando su fidelizzazione e continuità.

La comunicazione gioca un ruolo decisivo: ricette, contenuti scientifici e trasparenza costruiscono fiducia e rafforzano il posizionamento. Un segmento che fino a pochi anni fa veniva considerato tradizionale oggi si dimostra dinamico, connesso e protagonista dei consumi.

Ricevi ogni settimana le notizie più importanti del settore ittico

NEWSLETTER

L’articolo Longevità e consumi: il pesce al centro della spesa senior proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

La voce nascosta della barriera corallina: i suoni che raccontano la vita

 [[{“value”:”

I suoni della barriera corallina sono un linguaggio impercettibile che rivela lo stato di salute di uno degli ecosistemi più fragili al mondo. Non solo colori e movimenti: pesci che grugniscono, gamberetti che schioccano e altre specie che riempiono lo spazio con segnali acustici.

Per la scienza, questi suoni sono fondamentali. Una barriera corallina viva è un concerto complesso, mentre una danneggiata è insolitamente silenziosa. Riuscire a catturare e interpretare queste voci significa disporre di un indicatore immediato della biodiversità marina.

Oggi questo è possibile grazie alla UPAC-360 (Omnidirectional Underwater Passive Acoustic Camera), una tecnologia che unisce registrazioni audio tridimensionali e video a 360 gradi. Il sistema non si limita a captare i richiami: li mappa, individua la loro origine e permette di associare un suono a una specie specifica.

Un paesaggio sonoro da leggere

Tradizionalmente, gli scienziati valutavano la salute delle barriere coralline contando coralli e pesci. Ma i dati visivi sono parziali e spesso ingannevoli. Il paesaggio sonoro, invece, racconta in modo più diretto la vitalità di un reef.

Durante i test a Curaçao, la UPAC-360 ha registrato ore di attività, identificando 46 specie di pesci, oltre la metà mai documentate prima. È il più ampio set di dati pubblicato finora, e la diversità acustica riscontrata è stata paragonata alla varietà di canti degli uccelli in una foresta pluviale.

Verso una biblioteca sonora globale

Il passo successivo è ambizioso: creare una libreria mondiale dei suoni delle barriere coralline. Un archivio che, grazie all’intelligenza artificiale, potrà riconoscere automaticamente le specie e monitorare i cambiamenti degli ecosistemi.

Questa tecnologia consente anche di osservare comportamenti mai registrati dai subacquei e di monitorare aree poco accessibili, di notte o in acque torbide. È un salto di qualità che potrebbe ridefinire il modo in cui studiamo la biodiversità marina.

Connettere scienza e società

La ricerca non si ferma al laboratorio. Le registrazioni, integrate in esperienze immersive di realtà virtuale, permettono al pubblico di “entrare” in una barriera corallina e percepirne le differenze tra uno stato sano e uno degradato. Musei, scuole e comunità costiere potranno utilizzarle per sensibilizzare in modo diretto.

C’è anche una dimensione partecipativa: versioni più semplici della tecnologia potrebbero essere utilizzate da cittadini e volontari, alimentando reti di citizen science e rendendo il monitoraggio globale più capillare.

Un patrimonio da difendere

Le barriere coralline coprono appena lo 0,1% del fondale oceanico, ma ospitano circa il 25% della vita marina. Sono però sotto pressione per inquinamento, cambiamenti climatici e pesca eccessiva. E quasi un miliardo di persone nel mondo dipende da esse per alimentazione e sostentamento.

Come ha ricordato Marc Dantzker, direttore esecutivo di FishEye Collaborative, l’organizzazione che ha guidato lo sviluppo della UPAC-360, gli investimenti attuali non bastano: occorre usare al meglio le risorse disponibili., gli investimenti attuali non bastano: occorre usare al meglio le risorse disponibili. La possibilità di ascoltare la barriera corallina non è quindi solo un progresso scientifico, ma un passo concreto verso una conservazione più efficace.

Ricevi ogni settimana le notizie più importanti del settore ittico

NEWSLETTER

L’articolo La voce nascosta della barriera corallina: i suoni che raccontano la vita proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

Risorsa Mare: Musumeci e Lollobrigida, mare strategico e pesca pilastro della sovranità alimentare

Risorsa Mare: Musumeci e Lollobrigida, mare strategico e pesca pilastro della sovranità alimentare

 [[{“value”:”

La terza edizione del Forum Risorsa Mare, svoltasi a Civitavecchia la scorsa settimana, ha ribadito il valore del mare come risorsa strategica per l’Italia. Un evento che ha intrecciato sicurezza, sostenibilità e sviluppo dell’economia blu, con un’attenzione particolare al ruolo della pesca.

Musumeci: il mare come risorsa nazionale

Il Ministro per le Politiche del Mare, Nello Musumeci, ha evidenziato la necessità di coniugare sviluppo e sicurezza, innovazione e sostenibilità. Ha descritto il Forum come un “cantiere di idee” in cui istituzioni, imprese e mondo accademico sono chiamati a costruire strategie condivise.
Il Mediterraneo, ha sottolineato, non è soltanto un confine geografico, ma un volano di crescita economica e coesione territoriale.

Lollobrigida: la pesca pilastro della sovranità alimentare

Il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, ha messo al centro del dibattito la filiera ittica.
“Abbiamo esteso ai pescatori le stesse tutele degli agricoltori in caso di calamità, ottenuto in Europa lo stop a nuovi tagli e avviato investimenti per innovazione e sviluppo. La pesca, insieme all’agricoltura, è un pilastro della sovranità alimentare. Continueremo a garantire regole giuste, meno burocrazia e più sostegno per chi ogni giorno assicura qualità e futuro alla nostra Nazione”, ha dichiarato.

Un messaggio politico per la filiera

I dati del Libro Blu confermano il peso crescente dell’economia del mare: 76,6 miliardi di valore aggiunto diretto, oltre un milione di occupati e un impatto complessivo superiore ai 200 miliardi.
In questo scenario, la pesca si conferma un settore strategico non solo per l’economia ma anche per la sicurezza alimentare. Il Forum ha consegnato un messaggio chiaro: rafforzare le tutele, investire in innovazione e garantire stabilità normativa sono le condizioni per consolidare la competitività della filiera ittica italiana.

Ricevi ogni settimana le notizie più importanti del settore ittico

NEWSLETTER

L’articolo Risorsa Mare: Musumeci e Lollobrigida, mare strategico e pesca pilastro della sovranità alimentare proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

Pagina 64 di 1163

Made with & by Matacotti Design

Privacy & Cookie Policy