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Nuova PAC

La nuova Pac che si inizia a delinearsi a Bruxelles sembra essere incanalata un binario corretto. «Apprezziamo il lavoro che i parlamentari italiani in Europa e il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida portano avanti per la nostra agricoltura e la nostra pesca», sottolinea Cristian Maretti, presidente di Legacoop Agroalimentare. «Al ministro Lollobrigida va il nostro appoggio e il nostro plauso per voler presentare all’Agrifish un documento contro la proposta di un fondo unico e dare così all’agricoltura il giusto valore e il giusto peso che ha», continua Maretti. «Dall’Europa arrivano segnali positivi grazie all’approvazione di due emendamenti presentati dalla Commissione Agricoltura». E «con queste prospettive di buone politiche europee, si apre la possibilità di fare dell’Ue un leader della produzione agroalimentare nel mondo. Un impegno ancor più importante da sottolineare oggi, Giornata dell’Europa».

Via libera agli emendamenti sul budget UE 2028-2034

Ieri, infatti, c’è stato un esito positivo della votazione in Parlamento Europeo sul prossimo Budget UE 2028-2034 «Gli emendamenti 2 e 3 presentati dalla Comagri sono stati approvati e quindi inclusi nel testo finale della relazione. L’emendamento 2 si oppone all’idea di integrare la Pac in un unico fondo per ciascuno Stato membro e chiede che vengano esplorate, ove opportuno, ulteriori fonti di finanziamento dedicate, anche al di fuori della PAC, al fine di far fronte alle calamità naturali», spiega Simona Caselli, responsabile degli Affari europei per Legacoop Agroalimentare.

«L’emendamento 3 sottolinea che, per affrontare queste sfide, tenendo conto degli insegnamenti tratti dalla crisi Covid-19, e per evitare riduzioni del sostegno agli agricoltori, la Pac ha urgentemente bisogno di un aumento del bilancio nel prossimo quadro finanziario pluriennale (Qfp), indicizzato all’inflazione attraverso una rivalutazione annuale». Per Caselli si tratta «di un ottimo risultato e adesso c’è da continuare per evitare che la Commissione insista su impostazioni sbagliate», conclude Caselli.

Anche le organizzazioni europee della Pesca chiedono, in una lettera alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, dove chiedono di non avere un unico fondo che copre più settori ma ne occorre uno dedicato, specifico, che tenga conto delle esigenze del settore. Un fondo rafforzato, con maggiori stanziamenti di bilancio.

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