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Nel 2024 il comparto agroalimentare italiano ha consolidato il proprio ruolo di ambasciatore del Made in Italy, sostenuto da un sistema di controlli sempre più capillare e tecnologicamente avanzato. L’attività dell’ICQRFIspettorato Centrale della tutela della Qualità e Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari – ha interessato oltre 28.500 operatori e 54.000 prodotti, generando oltre 6.000 sanzioni amministrative e 2.381 ordinanze di ingiunzione. Sequestrati quasi 13 milioni di kg di merce per un valore superiore ai 22 milioni di euro.

Il settore ittico, pur non essendo esplicitamente separato nelle tabelle del report, è direttamente coinvolto. I controlli riguardano l’intera filiera agroalimentare, compresi i prodotti della pesca e dell’acquacoltura, soprattutto in riferimento a etichettatura, tracciabilità, certificazioni e corrette relazioni contrattuali tra imprese.

Etichette, contratti, trasparenza: focus sulle pratiche sleali

Una delle azioni più incisive messe in campo nel 2024 ha riguardato il contrasto alle pratiche commerciali sleali. L’ICQRF ha effettuato 809 controlli mirati (il doppio rispetto al 2023), toccando trasversalmente tutte le filiere, compresa quella ittica. I casi più frequenti hanno riguardato la modifica unilaterale dei contratti (41,5%), i ritardi nei pagamenti (28,8%) e la mancata stipula contrattuale prima della consegna. Una dinamica che penalizza soprattutto i piccoli produttori, spina dorsale anche dell’economia ittica artigianale.

Questi interventi rafforzano la posizione dei fornitori nelle fasi negoziali con la distribuzione organizzata e con gli acquirenti industriali, in un contesto di concorrenza sempre più aggressiva, anche nei settori della trasformazione e conservazione dei prodotti della pesca.

Sistema di controlli post-import, vigilanza nei porti e Cabina di Regia

Il Report sottolinea l’intensificarsi delle verifiche nei porti, alle frontiere e nei centri logistici post-importazione. Qui si innesta il ruolo attivo della Capitaneria di Porto, parte integrante della Cabina di Regia istituita dal MASAF per il coordinamento delle ispezioni, assieme a Guardia di Finanza, NAS, Carabinieri per la tutela agroalimentare e forestale, AGEA, Agenzia delle Dogane, Polizia Stradale e Vigili del Fuoco.

Questo assetto garantisce un presidio capillare anche sulle importazioni di prodotti ittici da Paesi terzi, contrastando le frodi e le etichettature ingannevoli, a tutela dei produttori italiani che rispettano le normative comunitarie.

Il futuro della vigilanza: AI, sostenibilità e trasparenza

Per il 2025 l’ICQRF prevede l’integrazione dell’intelligenza artificiale nel monitoraggio online delle frodi e nella gestione predittiva dei controlli. Al tempo stesso, si rafforzeranno le attività legate alla sostenibilità delle produzioni e alla trasparenza informativa lungo tutta la filiera.

Per il comparto ittico, ciò significa una maggiore protezione contro pratiche scorrette e una spinta ulteriore verso l’adozione di standard certificati e comunicazioni corrette nei confronti del consumatore finale.

Il Report ICQRF 2024 fotografa un sistema ispettivo in costante evoluzione, a presidio della legalità e della qualità che definiscono il Made in Italy. Anche il settore ittico beneficia di questa architettura di controlli, che non solo protegge il valore dei prodotti ma garantisce equità nei rapporti di filiera, sostenendo i piccoli operatori e la concorrenza leale. In un mercato sempre più globale, la vigilanza diventa un vantaggio competitivo per chi produce secondo le regole.

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L’articolo Il sistema dei controlli agroalimentari si rafforza: anche il settore ittico sotto la lente dell’ICQRF proviene da Pesceinrete.

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