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Le esportazioni di tonno in Egitto rappresentano un’opportunità strategica per le imprese vietnamite. Nei primi quattro mesi del 2025, secondo i dati ufficiali delle dogane vietnamite, il valore dell’export ha raggiunto quota 4 milioni di dollari, con una crescita del 72% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Il prodotto dominante è il tonno in scatola, che da solo rappresenta oltre l’82% del fatturato. Una preferenza chiara, che riflette le dinamiche di consumo egiziane e il posizionamento competitivo dell’industria conserviera vietnamita.
Thailandia in testa, ma il Vietnam avanza
Storicamente, la Thailandia è il principale fornitore di tonno in scatola per l’Egitto. Tuttavia, diversi importatori locali stanno diversificando l’approvvigionamento, puntando su player alternativi come il Vietnam per ridurre il rischio di dipendenza da un unico fornitore.
Questa apertura favorisce il Vietnam, che riesce a coniugare competitività di prezzo, volumi produttivi consistenti e crescente qualità industriale. In questo contesto, si inseriscono anche altri operatori regionali, come la Cina, pronti a contendersi una fetta del mercato.
Un contesto macroeconomico favorevole
L’Egitto ha recentemente superato una crisi valutaria durata oltre due anni, facilitando il ritorno a importazioni più stabili e strutturate. Il miglioramento della disponibilità di valuta estera ha rilanciato la domanda e riattivato le dinamiche di mercato.
Con un PIL stimato di 347,59 miliardi di dollari (FMI, aprile 2024), l’Egitto è oggi la seconda economia africana e il primo paese del continente per attrattività di investimenti diretti esteri. Non a caso, rappresenta il principale partner commerciale del Vietnam nel Nord Africa.
Nel solo 2023, l’interscambio commerciale tra i due Paesi ha toccato i 486,6 milioni di dollari, con l’export vietnamita che ne copre il 90% circa: dai prodotti ittici e agricoli ai tessili, fino alla componentistica industriale.
Prospettive e concorrenza crescente
L’export di tonno in Egitto si rafforza in un momento in cui mercati consolidati come Stati Uniti e Unione Europea stanno vivendo difficoltà congiunturali. Questa congiuntura spinge molte aziende asiatiche a guardare con interesse all’Africa settentrionale.
Tuttavia, la concorrenza è destinata ad aumentare. Per mantenere il vantaggio, le imprese vietnamite stanno sollecitando il governo nazionale a facilitare l’accesso alle materie prime e a eliminare le strozzature burocratiche che rallentano la filiera.
Allo stesso tempo, gli importatori egiziani si dimostrano sempre più selettivi: pretendono standard qualitativi elevati, packaging funzionale e continuità nelle forniture. Il prezzo, pur importante, non è più l’unico fattore discriminante.
Il caso del tonno in scatola vietnamita in Egitto evidenzia le dinamiche evolutive di un mercato strategico per l’intero settore ittico. L’export asiatico cresce, l’Africa del Nord si consolida come polo commerciale, e la concorrenza richiede strategie industriali sempre più articolate.
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