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Il calo di oro e petrolio registrato negli ultimi giorni sui mercati internazionali non basta a ridurre la pressione sulle imprese europee, e le fluttuazioni dei prezzi dell’energia nel settore ittico continuano a pesare in modo significativo. Le tensioni commerciali tra Stati Uniti, Cina e altri attori globali mantengono alta l’incertezza, spingendo gli operatori della filiera a rivedere strategie e piani di investimento.
Per le flotte da pesca, il costo del carburante resta un indicatore decisivo di sostenibilità economica. Le oscillazioni non solo incidono sul bilancio operativo, ma influenzano anche la pianificazione delle uscite in mare, con riflessi sulla disponibilità di prodotto fresco nei mercati. Nel Mediterraneo, dove le distanze di pesca sono relativamente brevi rispetto agli oceani, la variabilità dei costi energetici può comunque ridurre i margini già sottili di molte imprese.
Gli impianti di trasformazione ittica non sono meno esposti. L’energia elettrica e termica rappresentano voci di spesa rilevanti per processi di refrigerazione, surgelazione, cottura e confezionamento. Un aumento improvviso delle tariffe, o la mancanza di forniture stabili, può compromettere la continuità produttiva e ridurre la competitività sui mercati esteri, dove i concorrenti possono beneficiare di costi energetici più bassi o di incentivi statali.
A livello europeo, la transizione verso fonti rinnovabili è considerata strategica per ridurre la volatilità. Tuttavia, l’adozione di nuove tecnologie richiede capitali che non tutte le aziende del settore sono pronte a investire, specialmente in un contesto di margini ridotti. Alcuni porti stanno sperimentando sistemi di rifornimento elettrico a terra per i pescherecci, ma si tratta ancora di iniziative pilota.
Le fluttuazioni dei prezzi dell’energia nel settore ittico impongono una gestione sempre più attenta dei costi e una valutazione costante delle opportunità di efficientamento. La sfida per le imprese europee sarà trovare un equilibrio tra sostenibilità economica, ambientale e sociale, mantenendo la capacità di rispondere alle variazioni di mercato senza sacrificare qualità e continuità dell’offerta.
Sintesi finale
Il contesto energetico internazionale sta ridefinendo i parametri di competitività della filiera ittica europea. Una strategia proattiva su efficienza e diversificazione delle fonti può diventare un vantaggio decisivo.
Call to action morbida
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