Blue Experience: a Ladispoli debutta il format Blue & Fish

Blue Experience: a Ladispoli debutta il format Blue & Fish

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Blue Experience

Prosegue il calendario di “Blue Experience Ladispoli” con il workshop inaugurale di “Blue & Fish”, il nuovo format dedicato alla cultura del mare e alla valorizzazione della filiera ittica locale.

L’incontro “Tra Pesca e Itinerari Culturali: prospettive e progetti per un’economia del mare sostenibile”, è stato ospitato nella cornice del Riva di Palo Resort ed ha riunito rappresentanti delle istituzioni, studiosi e operatori economici, per un confronto ad ampio raggio sui temi della Blue Economy. Al centro del dibattito il ruolo strategico del pescato stagionale, l’integrazione di itinerari turistico-culturali lungo il litorale tirrenico e le opportunità di crescita sostenibile per le comunità costiere.

L’intervento di apertura è stato a cura del Sindaco del Comune di Ladispoli Alessandro Grando, che ha messo in rilievo il lungo percorso avviato dall’Amministrazione locale per restituire al mare il ruolo di motore identitario ed economico della città, ricordando le azioni già realizzate dall’Amministrazione locale – dalla riqualificazione e messa in sicurezza delle spiagge libere, fino all’apertura  della prima spiaggia inclusiva cofinanziata con la Regione Lazio – passando poi ad illustrare gli interventi in corso, tra cui il nuovo sistema di difesa costiera e le iniziative dedicate alla pesca locale e alla sostenibilità, tutte frutto di una costante sinergia con operatori economici e del terzo settore.

Di seguito l’Assessore al Turismo Marco Porro si è complimentato con gli organizzatori della manifestazione per il ricco programma offerto ed ha sottolineato lo sforzo che sta sostenendo l’Amministrazione locale per garantire una programmazione di eventi capace di valorizzare la Città nel corso di tutto l’anno.

I lavori sono stati introdotti dal Consigliere delegato al Demanio Marittimo Pierpaolo Perretta, che ha ribadito la centralità della piccola pesca per l’economia e l’identità locali. Ha ricordato i numerosi tavoli di confronto avviati con i pescatori del territorio, con l’obiettivo di costituire una vera “comunità della piccola pesca” capace di tutelare la categoria, migliorare le condizioni di lavoro e trasformare l’attività in un volano di attrazione turistica, sul modello delle migliori esperienze già realizzate in altre zone costiere italiane.

A seguire il biologo marino Claudio Brinati ha illustrato uno studio che offre un focus su i due principali nemici del litorale, del mare e delle acquee interne: le plastiche, fino alle micro-particelle che entrano nella catena alimentare, e i carichi organici da scarichi agricoli e civili, responsabili di fioriture algali e crolli di ossigeno, illustrando le nuove biotecnologie a base di microrganismi ed enzimi, già sperimentate con successo nel contesto dalla Regione Lazio, per depurare fossi, canali e aree portuali. “Ridurre questo inquinamento velocemente ed in sicurezza, significa proteggere l’ecosistema e restituire ai cittadini un mare bello da vedere e sicuro da vivere”, ha concluso.

Dopo di lui Giancarlo Zema – titolare della Giancarlo Zema Design Group –  ha proposto soluzioni tecniche altamente innovative già testate dall’azienda sulle “smart road”, lampioni fotovoltaici off-grid, micro-pale eoliche e pensiline a foglia solare, solo per fare un esempio, possano essere trasferite sul litorale per creare veri hub energetici capaci di alimentare illuminazione pubblica, colonnine ultra-fast, videosorveglianza e droni di soccorso senza attingere alla rete. Zema ha proposto di rigenerare i tratti costieri degradati con strutture in materiali riciclabili, tetti verdi e alberature di paulownia, pianta ad altissimo assorbimento di CO, integrando sensori e intelligenza artificiale per edifici autosufficienti e accessibili a tutte le utenze. “L’obiettivo – ha sottolineato – è trasformare Ladispoli in una Smart Green Coast dove efficienza energetica, sicurezza e qualità estetica procedono di pari passo», offrendo una prospettiva che coniuga fruizione turistica e monitoraggio scientifico”.

Piero Orlando – Presidente DMO H2O Tevere Mare, ha posto l’acqua al centro dello sviluppo turistico, proponendo di trasformare il reticolo dei fossi affluenti del Tevere in corridoi verdi-blu capaci di collegare l’EUR, la Regina Ciclarum e la Lazio Blue Route. Ha indicato il Sentiero Laurentino come modello di percorso ciclo-pedonale capace di valorizzare luoghi come il Ponte Romano dell’Ostiense e il Parco del Castellaccio, testimoniando la crescita delle passeggiate guidate, delle giornate di pulizia e dei laboratori ambientali che, dal 2019, hanno moltiplicato adesioni e coinvolgimento civico.

Sono emersi, inoltre, spunti operativi su formazione professionale e marketing territoriale dall’intervento di Edoardo Bruni – Interprete del Patrimonio Culturale ed Esperto archeosub –  che ha evidenziato l’importanza di un approccio innovativo nell’affrontare sfide globali, discutendo l’interconnessione tra diversi settori e la necessità di collaborazione internazionale. Ha sottolineato la centralità dell’integrazione tra tecnologia ed economia sostenibile per un futuro resiliente, affermando: “La sinergia tra innovazione e sviluppo è cruciale per il progresso“. Inoltre, ha toccato il ruolo delle politiche pubbliche nel guidare il cambiamento.

Antonello Chiappini – Presidente Assobalneari Ladispoli e San Nicola e Marina Morelli – Presidente della Strada dei Vini delle Terre Etrusco Romane hanno  evidenziato il ruolo dell’imprenditoria locale nello sviluppo della Blue Economy ed hanno confermato il loro ruolo nella realizzazione dell’evento “Blue & Fish” ed in tutta la programmazione “Blue Experience Ladispoli” che per la prima volta ha saputo dare continuità e valore ad iniziative concrete dedicate al mare  

L’incontro si è chiuso con gli interventi di Simone Cianflone – Gruppo Pesca Artigianale di Ladispoli  che ha richiamato l’importanza ed il ruolo storico della piccola pesca locale e di come questa Amministrazione si stia impegnando per dare delle risposte concrete ad un settore in crisi, ma che può ancora offrire tanto alla Città in termini economici e soprattutto culturali; mentre Padre Eduardo Juarezincaricato diocesano per l’Apostolato del Mare, ha espresso un plauso all’iniziativa della Lazio Blue Route : I Santi del Mare, ricordando che siamo solo all’inizio di un progetto bellissimo ed impegnativo che integra una serie di eccellenze e di valori che animano le comunitrà costiere e dove il tema delle statue votive sommerse può essere un tema di interesse nazionale da coltivare e valorizzare. 

Massimo Castellano – presidente MAR ETS, ha chiuso i lavori ringraziando i convenuti e rammentanto che questa iniziativa è frutto di una coralità di azioni e di interessi generati dai numerosi partner di progetto che, attraverso specifiche attività, andranno a garantire una programmazione ricca ed articolata nei prossimi due giorni dove saranno attivate, sul lungomare Marina di Palo, un’Area Food Experience, una selezionata Area musicale ed uno spazio di intrattenimento dedicato ai bambini, tutto a fruizione gratuita.

Al termine dei lavori, una degustazione gratuita delle eccellenze del territorio e del pescato locale di stagione ha offerto al pubblico l’occasione per scoprire le specialità gastronomiche e di incontrare direttamente produttori ed artigiani del gusto.

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HoReCA Expo Georgia 2026, la fiera dedicata all’ospitalità e all’innovazione

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A settembre 2026 Tbilisi ospiterà HoReCA Expo Georgia – l’unica fiera internazionale
specializzata in Georgia interamente dedicata all’industria dell’ospitalità. Per tre giorni, Expo
Georgia sarà il punto d’incontro in cui le aziende trovano nuovi partner, mettono alla prova le
proprie soluzioni e traggono ispirazione da contatti diretti e idee innovative.

La fiera sarà organizzata in otto aree tematiche:

  • Attrezzature e tecnologie
  • Ristorazione collettiva
  • Caffè, tè e tecnologie per il caffè
  • Pulizia e igiene
  • Tessile
  • Wellness, spa e relax
  • Articoli per la tavola e utensili da cucina
  • Forniture e materiali di consumo

HoReCA Expo riunisce tutto ciò che oggi definisce il settore: attrezzature tecnologiche e commerciali, automazione, tessuti e divise professionali, soluzioni di interior design, alimenti e bevande, tecnologie per il caffè, prodotti per l’igiene, pulizia professionale, packaging, franchising e consulenza.

Nel 2026 si prevede la partecipazione di oltre 250 aziende provenienti dalla Georgia, dal Caucaso, dalla Turchia, dall’Europa dell’Est e dalla CSI, nonché più di 7.000 visitatori professionali: proprietari di hotel e ristoranti, buyer, distributori, designer e sviluppatori.

Tra gli espositori ci saranno sia marchi internazionali affermati sia produttori locali in cerca di nuove opportunità di esportazione.

Il punto di forza di HoReCA Expo è la sua attualità e flessibilità: riflette i reali bisogni del mercato e crea uno spazio concreto per il dialogo e la collaborazione.

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Novità nel mondo sindacale: nasce l’organizzazione bilaterale OB Italia

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Un nuovo soggetto nazionale prende forma nel mondo del lavoro. Dall’impegno e dalla visione comune di 8 sigle, nasce OB Italia Organizzazione bilaterale italiana, con l’obiettivo di condividere un quadro di relazioni fra associazioni datoriali e dei lavoratori che favorisca il diritto al lavoro, creando una occupazione qualificata che consenta al singolo di affermare le proprie capacità e conseguentemente di migliorare la competitività delle imprese, adempiendo così al dovere di contribuire al progresso materiale e spirituale della società, per il quale il lavoro è indispensabile.

Un percorso sancito a Roma dai rappresentanti di Aifos, Assoesercenti, Confimprese Italia, Italpmi, UCI – Unione Coltivatori Italiani, UnciUnione delle Cooperative Italiane, Valitalia pmi, Fesica, che hanno indicato alla guida di OB Italia, il presidente di UNCI AgroAlimentare, Gennaro Scognamiglio.

Le Parti intendono realizzare il superamento della dualità fra organizzazioni datoriali e sindacali attraverso strumenti che promuovano interessi distinti ma pariteticamente gestiti, al fine di favorire sviluppo e collaborazione su temi legati alla retribuzione gestione proattiva del mercato del lavoro, anche avanzando le proprie istanze presso le istituzioni.

“Abbiamo raggiunto un’intesa – ha affermato il primo dei Presidenti a turno Gennaro Scognamiglio – che punta a costruire una contrattazione collettiva capace di tutelare sia gli imprenditori che i lavoratori. Vogliamo mettere a disposizione di tutti, e per tutti, una serie di strumenti utili, coinvolgendo anche le istituzioni e il legislatore se necessario. Il nostro obiettivo è garantire, con una rappresentanza forte, pluralità, rispetto dell’autonomia delle imprese, libertà sindacale e una giusta retribuzione per i lavoratori, l’interesse complessivo del mondo del lavoro”.

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Come l’intelligenza artificiale sta cambiando il marketing del pesce online

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L’intelligenza artificiale generativa sta trasformando profondamente l’interazione tra consumatori e contenuti digitali. L’adozione massiva di modelli come ChatGPT o Gemini di Google non sta solo cambiando il modo in cui le persone lavorano, ma anche come cercano, selezionano e acquistano prodotti online. Questa evoluzione riguarda da vicino anche l’e-commerce dei prodotti ittici e la comunicazione digitale delle aziende del comparto.

Oggi il classico percorso utente — motore di ricerca, parola chiave, pagina di risultati — viene progressivamente affiancato o sostituito da risposte sintetiche e personalizzate fornite da sistemi AI, in grado di suggerire soluzioni complete e contestualizzate. Un cambio di paradigma che obbliga anche le imprese ittiche a ripensare la loro presenza digitale.

Dalla SEO tradizionale alla visibilità AI-driven

Per anni le aziende hanno lavorato per ottimizzare i propri siti secondo logiche SEO, cercando di emergere nella SERP di Google per parole chiave come “tonno rosso Sicilia” o “filetti di acciuga premium“. Ma con l’introduzione della funzione AI Overview nei risultati di ricerca Google, le risposte proposte dall’algoritmo non si limitano più a elenchi di link: spesso offrono una soluzione esaustiva, in cui vengono citati direttamente marchi, prodotti o store.

In questo contesto, essere menzionati nella risposta dell’AI diventa più importante che comparire nei primi risultati tradizionali. E se il tuo brand ittico non è presente nelle fonti di riferimento usate dai modelli LLM, rischi di sparire dagli orizzonti del consumatore digitale.

Le implicazioni per l’e-commerce ittico

Nel comparto ittico, dove l’e-commerce rappresenta una sfida logistica e comunicativa, i cambiamenti nel comportamento dell’utente incidono fortemente sulle conversioni. Le ricerche che un tempo portavano a un sito di vendita ora possono concludersi senza clic: l’utente riceve direttamente una risposta e decide subito, magari senza approfondire oltre.

Per esempio, un consumatore può chiedere a un assistente AI “qual è un buon pesce azzurro in scatola prodotto in Sicilia?” e ricevere una risposta già filtrata, con menzioni esplicite di marchi. Se tra questi non c’è la tua azienda, hai perso un’occasione. Il Click-Through Rate (CTR) da Google è già in calo per molti settori, e l’ittico non fa eccezione.

Una nuova disciplina per il settore: la Geo AI Search

Emergere nell’ecosistema AI richiede nuove strategie. Sta nascendo una nuova frontiera, definita Geo AI Search, che punta a rendere un brand visibile nelle risposte localizzate fornite da strumenti AI. Per le imprese ittiche che operano con denominazioni geografiche (es. PAT, DOP, IGP) o che promuovono esperienze legate al territorio (ittiturismo, trasformazione artigianale locale), questa è un’opportunità concreta.

Non si tratta solo di “ottimizzare per Google”, ma di diventare parte della risposta data da ChatGPT, Gemini, o sistemi simili.

Cosa fare subito: consigli operativi per le aziende ittiche

Rivedere i contenuti digitali: puntare su testi chiari, informativi e ricchi di contesto, adatti alla lettura da parte dei modelli linguistici.

Aggiornare il sito web con informazioni strutturate e facilmente leggibili da AI e crawler semantici.

Monitorare il posizionamento non solo in SERP, ma anche nelle risposte di strumenti come ChatGPT o Gemini.

Studiare il comportamento della propria audience più giovane, che già utilizza l’AI come fonte primaria di ricerca.

L’impatto dell’intelligenza artificiale sull’e-commerce e sulla visibilità digitale riguarda anche il settore ittico. Cambia il modo di cercare prodotti, di prendere decisioni e di acquistare. Le aziende del comparto devono attrezzarsi per diventare ingredienti delle risposte fornite dagli assistenti AI, superando la logica tradizionale della SEO e puntando su una presenza intelligente, geolocalizzata e realmente utile. Il futuro non sarà solo questione di algoritmi, ma anche di contenuti di qualità.

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Fiscalità orientata al valore per la Blue Economy: il convegno Pegaso apre la strada al cambiamento

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È stata l’ostricoltura italiana il punto di partenza per riflettere su un nuovo approccio fiscale alla Blue Economy, durante il convegno onlineFiscalità value-based per la Blue Economy: una roadmap possibile”, tenutosi il 26 giugno 2025 e promosso dall’Osservatorio Agrifood Tech & Innovation in collaborazione con il Dipartimento di Management ed Economia dell’Università Pegaso.

La fiscalità value-based nella Blue Economy è emersa come leva strategica per sostenere quelle filiere che producono benefici ambientali e sociali, ma che restano ancora fiscalmente marginalizzate. Il convegno ha rappresentato un’occasione operativa di confronto tra mondo accademico, imprese del comparto ostricolo e rappresentanti delle istituzioni.

Il professor Manlio Del Giudice, direttore del Dipartimento ospitante, ha aperto i lavori sottolineando l’urgenza di un’alleanza strutturata tra innovazione, sostenibilità e strumenti fiscali: “Occorre promuovere una visione della Blue Economy che sia rigenerativa e trasformativa, capace di valorizzare tanto i saperi locali quanto le economie costiere. L’università ha il dovere di guidare questa transizione.”

Il panel ha visto la partecipazione di attori chiave del settore, tra cui Federico Menetto (Blu Farmers), Daniele Testa e Alessio Cutino (AIOST), Jean-Jacques Cadoret e Antonio Vasile (Les Huîtres Cadoret, Francia), Fabio Postiglione (OP Mytilus Campaniae), Renato Ravizza (I Wai Food), Benedetta Coluccia (Università Pegaso) e l’On. Marco Cerreto (Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati).

Tra i nodi critici emersi: l’assenza di una cultura del prodotto per le ostriche italiane, con conseguente carenza di narrazione identitaria e riconoscibilità; la necessità di un’economia del mare che sia realmente rigenerativa e inclusiva; l’urgenza di ripensare il sistema fiscale in funzione del valore ecosistemico generato dalle imprese.

Di rilievo il contributo della Dr.ssa Benedetta Coluccia, che ha illustrato un’analisi comparata delle politiche fiscali in chiave ecosistemica già adottate in Paesi come Francia e Belgio, dove si sperimentano modelli premianti per le imprese che generano impatti positivi misurabili su ambiente e società.

“Il nostro obiettivo è proporre una fiscalità intelligente, che premi chi crea valore ambientale e sociale – ha dichiarato il Prof. Pasquale Sasso, direttore dell’Osservatorio Agrifood Tech & Innovation –. La filiera ostricola è un esempio emblematico: produce benefici ecologici, ma resta fiscalmente invisibile. Serve una revisione strutturale dei paradigmi fiscali, in linea con la transizione ecologica.”

Nel corso del convegno è stata annunciata l’elaborazione di un documento tecnico-propositivo da presentare alle Commissioni Agricoltura di Camera e Senato e al Ministro Lollobrigida, per avviare un iter istituzionale finalizzato a introdurre criteri fiscali orientati al valore nella Blue Economy.

L’iniziativa si inserisce nel solco del Green Deal europeo e trova piena coerenza con i dati del Blue Economy Report 2025, che confermano come fiscalità e innovazione siano elementi decisivi per la competitività delle filiere costiere.

Il convegno organizzato dall’Università Pegaso e dall’Osservatorio Agrifood Tech & Innovation  e  realizzato in collaborazione con Blu Farmers, Pesceinrete e AIOST – Associazione Italiana Ostricari, moderato da Mariella Ballatore, direttore di Pesceinrete, ha gettato le basi per una nuova fiscalità della Blue Economy, capace di premiare il valore ambientale e sociale generato dalle imprese. La roadmap parte dall’ostricoltura, ma punta a un cambio di paradigma per l’intero sistema fiscale italiano applicato al mare.

Pesceinrete continuerà a seguire gli sviluppi di questo importante percorso verso una fiscalità rigenerativa. Restate connessi per ulteriori aggiornamenti.

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