Mare Più. Il valore aggiunto del surgelato che funziona

Mare Più. Il valore aggiunto del surgelato che funziona

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Basta accendere i fornelli, e in pochi minuti il profumo ti avverte che qualcosa di buono sta arrivando in tavola. I tempi sono precisi, le porzioni bilanciate, il gusto è quello che ti aspetti. Che si tratti di un piatto pronto da scaldare o di una preparazione più articolata, l’esperienza resta la stessa: semplice, affidabile, costruita per funzionare. È qui che Mare Più ha scelto di stare, con una gamma di prodotti ittici surgelati progettati per semplificare la cucina, senza perdere di vista la qualità.

L’azienda opera nel settore da oltre trent’anni, con una struttura produttiva orientata alla trasformazione del pesce in soluzioni pronte all’uso. L’ingrediente viene selezionato, trattato e lavorato secondo standard precisi, con l’obiettivo di offrire referenze stabili nel tempo e facilmente integrabili in contesti molto diversi: dalla cucina domestica alla ristorazione organizzata.

L’offerta si sviluppa su due assi principali: Retail e Food Service. Da un lato, i prodotti pensati per la distribuzione moderna, confezionati per chi cerca praticità senza rinunciare al sapore. Dall’altro, una linea professionale dedicata a ristoranti, mense, alberghi, catering e collettività. Ogni referenza nasce per ottimizzare il lavoro in cucina, ridurre gli scarti, rispettare i tempi. Dietro c’è un metodo industriale che si è affinato con l’esperienza, ma che ha conservato un’attenzione artigianale ai dettagli.

Spiedini, gratinati, finger food, piatti unici, burger: il catalogo è ampio e modulare. Non è una vetrina da sfogliare, ma un insieme di strumenti pensati per chi lavora, per chi compra, per chi cucina. Ogni prodotto ha una funzione chiara, che si traduce in operatività. Non ci sono sovrastrutture comunicative, non c’è bisogno di abbellimenti: ciò che conta è che la porzione sia giusta, la cottura regolare, il risultato coerente.

Tutto questo è possibile perché Mare Più si fonda su una struttura produttiva solida. La standardizzazione non è un limite, ma una garanzia: sapere cosa aspettarsi, e sapere che lo si otterrà, è ciò che rende un fornitore affidabile. Il controllo delle materie prime, la logistica, il confezionamento, la continuità dei lotti sono curati con la stessa attenzione con cui si sviluppa ogni nuova referenza. Il prodotto è centrale, ma tutto quello che gli ruota intorno conta altrettanto.

Il valore di Mare Più sta nella continuità. Prodotti che mantengono ciò che promettono, una struttura solida alle spalle, un’offerta pensata per integrarsi senza frizioni nei flussi di lavoro quotidiani. Nessun eccesso, nessuna posa: solo un’industria che ha imparato a funzionare bene. E continua a farlo.

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Sardanelli, il gusto del mare dal 1817: tradizione calabrese, qualità certificata e sfida digitale

Sardanelli, il gusto del mare dal 1817: tradizione calabrese, qualità certificata e sfida digitale

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Non serve aprire il vasetto per capirlo. Basta guardarlo: vetro trasparente, taglio netto, colore vivo. Dentro, c’è il tonno. Fuori, c’è Sardanelli. Un nome che per chi conosce il Sud e il sapore autentico del mare, significa qualità. Dal 1817, la famiglia Sardanelli porta avanti una storia fatta di passione, manualità e legame con il territorio calabrese. Una storia che, oggi, si traduce in un’impresa solida e moderna capace di dialogare con la GDO, l’export e il consumatore finale.

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Una tradizione che si fa impresa

L’origine dell’azienda affonda nella lavorazione del tonno nelle tonnare del Vibonese. Ma è nel 1984, con la nascita della Intertonno S.r.l., che prende forma la moderna struttura industriale. Oggi Sardanelli ha sede a Maierato (VV), in uno stabilimento di oltre 15.000 metri quadri, di cui 10.000 coperti, con circa 130 dipendenti.

Un’evoluzione coerente, che non ha mai rinnegato l’identità familiare e territoriale. Come ci racconta Laura Sardanelli, responsabile Commerciale Marketing e Comunicazione: “Perché da sempre lavoriamo il tonno in un territorio in cui farlo è una tradizione. In Calabria la lavorazione del tonno ha radici profonde, come testimonia la storia delle antiche tonnare del litorale vibonese: quelle di Pizzo, Bivona e Vibo Marina rappresentano storicamente un importante patrimonio storico e culturale, legate alla tradizione della pesca del tonno rosso.  È proprio da questo legame con la tradizione che nasce la nostra missione: raccontare un’identità attraverso i nostri prodotti, perché dentro ogni scatoletta e vasetto di tonno c’è la storia della nostra famiglia”.

Il prodotto come manifesto

La gamma Sardanelli è ampia, ma ogni referenza mantiene la stessa impronta: filetti di tonno in vetro, ventresca, bottarga, acciughe, sughi e persino confezioni regalo come “Le Maioliche” e il “Pacco della nonna”. Tradizione gastronomica calabrese, lavorazione precisa e packaging curato si fondono per offrire non solo un alimento, ma un’esperienza.

L’azienda opera sia con il proprio marchio che come fornitore per importanti catene della GDO, garantendo sempre un elevato standard qualitativo.

Qualità certificata e sostenibilità concreta

Il tonno Sardanelli è certificato Dolphin Safe, quindi materie prime pescate in condizioni di salvaguardia per i delfini, FOS (Friend Of the Sea) ed MSC (Marine Stewardship Council), che garantiscono materie prime provenienti sicuramente da una pesca sostenibile. Ma l’impegno va oltre le etichette. La qualità è il frutto di controlli serrati, formazione continua e selezione delle migliori materie prime.

“Crediamo che sostenibilità e qualità siano due facce della stessa medaglia. La garanzia di una pesca sostenibile, che rispetti le risorse ittiche, l‘ambiente e le persone è uno dei cardini della nostra politica aziendale. È per questo motivo che selezioniamo accuratamente i fornitori della materia prima, scegliendo solo quelli che rispettano i nostri standard qualitativi. Diversifichiamo le aree di pesca per rispettare i tempi di riproduzione e ripopolamento della specie. La zona FAO di provenienza del pesce è indicata su tutte le confezioni, a garanzia di una totale trasparenza nei confronti dei consumatori. Chi sceglie Sardanelli sa cosa porta in tavola.”

Una promessa che si rinnova ogni giorno nel reparto produzione e che si riflette nella fiducia conquistata in decenni di distribuzione.

E-commerce, marketing e nuove sfide digitali

Sardanelli è una realtà che ha saputo investire nel digitale. Il sito shop.sardanelli.it è attivo e funzionale, con spedizione gratuita in Italia sopra i 70 euro, sconti dedicati al primo acquisto e linee di prodotto ben curate, a testimonianza di una concreta attenzione all’esperienza d’acquisto e alla fidelizzazione dei clienti.

Nonostante i risultati già ottenuti, Sardanelli continua a confrontarsi con nuove sfide in un contesto digitale in costante evoluzione, tra cui la necessità di distinguersi in un mercato altamente competitivo. La comunicazione online richiede strategie mirate, capaci di generare contenuti coerenti e coinvolgenti sui social media, in grado di raccontare non solo il prodotto, ma anche i valori che lo ispirano. A ciò si affianca l’impegno nel garantire un’esperienza d’acquisto sempre più personalizzata, in cui il servizio clienti e la cura del dettaglio rivestono un ruolo fondamentale.

Uno sguardo oltre i confini

Oggi Sardanelli punta ad espandere la propria rete di partner commerciali anche all’estero.

“Una delle principali difficoltà è far comprendere cosa significhi davvero ‘maestri tonnieri’ e il patrimonio storico che portiamo avanti dal 1817. In un mondo dove l’industria alimentare è spesso dominata dalla produzione su larga scala, riconoscere un metodo tradizionale fatto di lavorazioni manuali non è sempre immediato.”

L’azienda guarda a nuovi mercati, senza perdere la bussola dell’identità. Con la stessa cura di chi ha iniziato a lavorare il tonno oltre due secoli fa, ma con strumenti e visione da impresa contemporanea.
Sardanelli è un esempio virtuoso di come la tradizione, se coltivata con metodo e innovazione, possa trasformarsi in valore per il mercato. Un’azienda che custodisce il gusto autentico del Sud Italia e lo porta, con stile e coerenza, sulle tavole di tutto il mondo.

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Seafood Expo Asia 2025, opportunità per il settore ittico globale

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Seafood Expo Asia 2025 si propone come una vetrina strategica per il settore ittico globale, con l’obiettivo di favorire nuovi accordi commerciali e far emergere le tendenze del mercato asiatico. L’appuntamento è dal 10 al 12 settembre presso il Sands Expo and Convention Centre di Singapore, dove si riuniranno migliaia di professionisti del comparto ittico provenienti da tutto il mondo.

L’edizione 2025 si presenta con un programma ampio e orientato al business: prodotti ittici innovativi, soluzioni di lavorazione, dimostrazioni culinarie e un’agenda formativa pensata per fornire ai buyer e agli stakeholder uno sguardo aggiornato sulle trasformazioni del settore.

L’edizione precedente ha accolto oltre 4.500 visitatori specializzati da 80 Paesi, segnando un importante momento di confronto e crescita per l’export ittico a livello globale. L’edizione di quest’anno promette numeri in ulteriore crescita, sia in termini di presenze che di partecipazione geografica, con l’aggiunta di nuovi padiglioni nazionali da paesi come Cina, Corea del Sud, Estonia e Taiwan.

Un evento costruito attorno ai bisogni del mercato asiatico

Il Seafood Expo Asia 2025 mette al centro le esigenze di fornitori e acquirenti, in un’area geografica che continua a rappresentare uno dei mercati più dinamici al mondo per il commercio ittico. Il Business Matchmaking Program, dedicato a Key Buyer e Hosted Buyer, consente incontri mirati tra imprese produttrici e operatori del retail, della ristorazione e dell’import/export, con l’obiettivo di concretizzare accordi commerciali durante i tre giorni di fiera.

Ampia anche la rappresentanza internazionale, con espositori da Australia, Canada, Cile, Francia, Norvegia, Stati Uniti, Giappone e molti altri Paesi. L’evento ospiterà inoltre numerose aziende produttrici di apparecchiature di elaborazione e soluzioni per la lavorazione del pesce, tra cui l’italiana GB Bernucci SRL, attiva da anni nel settore con tecnologie avanzate.

Si prevede una forte presenza di operatori europei, asiatici e sudamericani, sia nei comparti produttivi sia in quelli legati alla tecnologia industriale.

Contenuti formativi e momenti esperienziali

Oltre all’area espositiva, la fiera offre un ricco programma formativo che affronterà temi chiave per il settore: sostenibilità e tracciabilità della filiera, tecnologie emergenti in acquacoltura, innovazioni nella trasformazione e packaging dei prodotti ittici, gestione responsabile della supply chain.

Spazio anche all’interazione diretta con i prodotti grazie a degustazioni, showcooking e contest tematici come il Seafood Excellence Asia Awards e l’Oyster Challenge, pensati per valorizzare l’eccellenza e la creatività nella lavorazione del pesce.

Una piattaforma di rilievo per buyer e stakeholder

Seafood Expo Asia 2025 conferma il proprio ruolo di hub strategico per tutte le imprese interessate ad ampliare la propria presenza nel mercato asiatico. Per le aziende italiane del settore ittico, l’evento rappresenta un’opportunità concreta di visibilità e crescita, in un contesto sempre più orientato alla qualità e alla differenziazione dell’offerta.

Con un mix ben calibrato di contenuti commerciali, formativi ed esperienziali, l’Expo si propone di facilitare l’incontro tra domanda e offerta, supportando attivamente lo sviluppo del settore a livello internazionale.

La partecipazione al Seafood Expo Asia 2025 offre al settore ittico l’opportunità di intercettare nuove dinamiche di mercato, instaurare relazioni commerciali strategiche e aggiornarsi sulle innovazioni che stanno trasformando la filiera globale. Singapore, per tre giorni, sarà il punto di riferimento per l’intera industry ittica internazionale.

Per approfondire il programma dell’evento e registrarsi gratuitamente, è possibile visitare il sito ufficiale: www.seafoodexpo.com/asia

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Krill Science Hub, un archivio globale per la scienza sull’ecosistema antartico

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È online il Krill Science Hub, la prima piattaforma digitale che rende accessibili due decenni di ricerca scientifica peer-reviewed sull’ecosistema antartico del krill, ponendosi come punto di riferimento globale per studiosi, policy maker e opinione pubblica.

Lanciata ufficialmente il 25 giugno 2025 da Aker QRILL Company, l’iniziativa nasce per rispondere a una carenza strutturale nella diffusione del sapere scientifico: fino ad oggi, gli studi su uno degli ecosistemi più importanti del pianeta erano frammentati, difficili da reperire e spesso confinati a circuiti accademici ristretti. Il Krill Science Hub mette ordine a questa dispersione, centralizzando l’accesso a oltre 50 studi pubblicati tra il 2005 e il 2025.

Un ecosistema chiave per la salute degli oceani

Il krill antartico è una specie fondamentale per l’equilibrio dell’oceano meridionale: rappresenta il principale nutrimento per balene, foche, pinguini e pesci, ed è al centro di dinamiche trofiche complesse. Comprendere la sua biomassa, i flussi migratori, la risposta ai cambiamenti climatici e l’impatto della pesca industriale significa decifrare la resilienza dell’intero ecosistema antartico.

La nuova piattaforma, disponibile all’indirizzo www.krillscience.com, raccoglie e rende navigabili studi su:

  • dinamiche della biomassa del krill
  • interazioni ecosistemiche
  • effetti ambientali della pesca

Ogni studio è accompagnato da sintesi redatte da esperti e sezioni “key findings”, pensate per facilitare la comprensione anche da parte di non addetti ai lavori, mantenendo però intatta l’integrità scientifica.

Accesso aperto e indipendente

Il progetto si inserisce nella più ampia corrente globale della scienza aperta, mirando a colmare il divario tra accademia e società. La piattaforma è indipendente e accoglie suggerimenti e contributi dalla comunità scientifica internazionale. «Centralizzare la ricerca peer-reviewed in un formato accessibile risponde a un bisogno critico per la scienza polare», afferma Bjørn Krafft, Principal Scientist dell’Istituto Norvegese di Ricerca Marina.

Secondo Pål Skogrand, VP Policy and Impact di Aker QRILL Company, «il Krill Science Hub è il primo sito che aggrega decenni di studi sull’Antartide in un unico luogo consultabile».

Implicazioni per il settore ittico

Per il mondo della pesca e della trasformazione alimentare, la conoscenza dell’ecosistema del krill è tutt’altro che accademica. La pressione esercitata da attività di pesca non sostenibili può compromettere intere filiere biologiche e influenzare le future regolazioni internazionali, con effetti diretti sulla governance delle risorse marine, sulle certificazioni di sostenibilità e sull’accesso ai mercati.

Il Krill Science Hub rappresenta dunque uno strumento prezioso anche per operatori del settore ittico interessati a pratiche responsabili, alla tracciabilità e alle strategie basate su dati scientifici solidi.

Il Krill Science Hub inaugura una nuova fase nella comunicazione della scienza marina. Raccogliendo e rendendo fruibili vent’anni di studi sull’ecosistema antartico, la piattaforma offre un servizio utile, gratuito e altamente qualificato. È un punto di svolta anche per il comparto ittico, chiamato sempre più a integrare conoscenza scientifica e responsabilità ambientale.

 

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Zooplancton per l’alimentazione larvale in acquacoltura

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Una fonte naturale di nutrienti essenziali che garantisce lo sviluppo delle larve dei pesci è lo zooplancton. L’attenzione verso l’alimentazione larvale è fondamentale per garantire tassi di sopravvivenza elevati oltre che una crescita sana dei pesci e dei crostacei d’acquacoltura.

Al centro di questa alimentazione vi è un minuscolo ma potentissimo alleato: lo zooplancton costituito principalmente da organismi microscopici come rotiferi, copepodi e naupli di Artemia. Lo zooplancton rappresenta la dieta principale per le larve nelle fasi iniziali della vita.

È spesso considerato la “prima preda ideale” per molte specie ittiche marine e d’acqua dolce. La sua dimensione, il movimento naturale in acqua e la composizione lo rendono altamente appetibile e digeribile per le larve.

Le larve hanno anche un fabbisogno elevato di proteine per costruire i tessuti e sviluppare muscoli e organi. Lo zooplancton fornisce proteine facilmente assimilabili fondamentali per la crescita cellulare.

Tra i  nutrienti più importanti vi sono gli acidi grassi polinsaturi, i famosi omega 3. In particolare, l’EPA (acido eicosapentaenoico) e il DHA (acido docosaesaenoico), cruciali per lo sviluppo del sistema nervoso, della vista e delle membrane cellulari.

I copepodi, la parte più importante dello zooplancton, sono notoriamente ricchi di questi acidi grassi, e sono considerati una scelta eccellente rispetto ad altre fonti.

Lo zooplancton è anche una fonte importante di vitamine liposolubili, come la vitamina A, D ed E, che supportano rispettivamente la crescita, la calcificazione ossea e la funzione antiossidante. In aggiunta fornisce anche il calcio, il fosforo, lo zinco e il magnesio che sono tra i minerali chiave coinvolti in numerosi processi metabolici e strutturali, fondamentali nelle prime fasi di vita.

Alcuni componenti dello zooplancton contribuiscono anche a migliorare la digestione delle larve, stimolando la produzione di enzimi o fornendo direttamente microbi benefici, rafforzando così il sistema immunitario.

Non tutti i tipi di zooplancton hanno lo stesso valore nutritivo. In acquacoltura commerciale, rotiferi e Artemia vengono spesso “arricchiti” prima della somministrazione, ossia alimentati con emulsioni ricche di DHA, vitamine e minerali per aumentarne il valore nutrizionale. I copepodi, invece, sebbene più difficili da coltivare, possiedono naturalmente un profilo nutrizionale superiore.

L’alimentazione larvale è uno dei punti critici per il successo dell’acquacoltura e lo zooplancton rappresenta una risorsa indispensabile per fornire alle giovani larve un inizio sano e robusto. Attraverso la fornitura bilanciata di proteine, lipidi, vitamine e minerali, questi microscopici organismi garantiscono una crescita ottimale, una maggiore resistenza alle malattie e una migliore qualità del prodotto finale.
Investire nella ricerca e nella produzione sostenibile di zooplancton significa investire nel futuro dell’acquacoltura moderna.

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