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L’agenda politica e commerciale della settimana ha acceso i riflettori su Tokyo e Osaka, dove una missione istituzionale britannica ha confermato la centralità del settore ittico scozzese nelle relazioni economiche con il Giappone. Il viaggio, guidato dal Ministro dell’Ufficio per la Scozia Kirsty McNeill, ha messo al centro dell’attenzione i prodotti ittici scozzesi, già ben posizionati sul mercato nipponico e ora pronti a espandere ulteriormente la propria presenza.
Il Giappone rappresenta uno dei mercati più solidi e selettivi a livello globale. Qui lo sgombro scozzese ha conquistato un ruolo di rilievo: oggi copre circa il 20% delle importazioni totali, un salto notevole rispetto al 2% del 2019. Anche il salmone scozzese, dopo anni di predominio norvegese, sta riconquistando spazi interessanti, segnale di una strategia di lungo periodo che unisce qualità, origine certificata e sostenibilità.
Seafood Scotland, dieci anni di eccellenza alla fiera di Tokyo
Alla Japan International Seafood & Technology Expo, Seafood Scotland ha presentato una delegazione di aziende che, da dieci anni consecutivi, si confrontano con buyer, chef e media giapponesi. L’edizione 2025 ha rafforzato questa presenza con il sostegno diretto del governo scozzese e con un obiettivo chiaro: consolidare la reputazione del settore ittico scozzese come sinonimo di eccellenza.
Il contesto della missione va oltre il solo export di prodotti. Gli incontri tra istituzioni e grandi gruppi industriali giapponesi hanno incluso anche temi legati alla transizione energetica e all’innovazione tecnologica, settori che dialogano sempre più da vicino con la filiera alimentare. Per il comparto ittico, questo significa maggiore attenzione alla logistica, alla tracciabilità e alle infrastrutture di supporto.
Il messaggio della tre giorni in Giappone è chiaro: la Scozia vuole posizionarsi come partner strategico per Tokyo non solo sul fronte energetico, ma anche nella fornitura di alimenti di alta gamma. La qualità dei prodotti ittici, la capacità organizzativa di Seafood Scotland e la spinta del governo britannico creano un terreno fertile per nuove opportunità.
Export ittico Scozia–Giappone: dati e trend
Il commercio tra Scozia e Giappone ha registrato negli ultimi cinque anni una crescita costante, con particolare attenzione ai prodotti ittici di alta qualità.
Lo sgombro scozzese oggi rappresenta circa il 20% dello sgombro importato in Giappone, contro il 2% del 2019, diventando la specie simbolo dell’export. Anche il salmone scozzese, dopo anni di predominio norvegese, sta riconquistando quote grazie a strategie di promozione basate su provenienza e sostenibilità.
Secondo i dati ufficiali, nel 2024 le esportazioni totali scozzesi verso il Giappone hanno raggiunto 484 milioni di sterline, di cui una parte significativa legata al comparto agroalimentare e ittico. La domanda di prodotti certificati, tracciabili e premium rimane un driver fondamentale per il mercato giapponese.
L’inserimento del settore ittico scozzese nelle missioni istituzionali e nelle fiere come la Japan International Seafood & Technology Expo conferma una strategia di lungo termine: rafforzare la reputazione di qualità e consolidare rapporti con acquirenti e chef in un mercato che detta standard globali in materia di consumo ittico.
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L’articolo Scozia e Giappone: missione commerciale apre nuove rotte per il settore ittico proviene da Pesceinrete.
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