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Il mercato delle conserve ittiche sta cambiando. A guidarlo non sono soltanto le mode alimentari, ma un consumatore diverso, più attento, veloce, esigente interessato a prodotti sostenibili, pratici e coerenti con i propri ritmi di vita. La grande distribuzione si trova quindi a ripensare non solo ai formati, ma anche al modo stesso di presentare e raccontare un prodotto.
Il tempo medio dedicato alla spesa diminuisce, ma cresce l’attenzione verso ciò che semplifica la vita: confezioni leggere, facili da aprire, da smaltire, pensate per l’uso quotidiano. Il punto vendita, di conseguenza, non è più soltanto un luogo di assortimento ma un ambiente di scelta rapida, dove visibilità e immediatezza contano quanto la qualità.
Secondo NielsenIQ e Circana, la domanda di alimenti ready-to-eat è in costante aumento. Parallelamente, cresce la preferenza per packaging sostenibili e si moltiplicano le occasioni di consumo “fuori casa”. Il consumatore non esplora più il reparto, ma si lascia guidare da ciò che cattura l’occhio e promette semplicità. In questo contesto, ripensare la categoria delle conserve diventa una priorità per mantenere attenzione e valore sullo scaffale.
Il packaging come leva di competitività
In un mercato dove la qualità è ormai un requisito di base, la differenza si gioca altrove. Il packaging diventa strumento strategico: comunica, semplifica, ottimizza. Ridurre materiali, agevolare lo stoccaggio e rendere più intuitivo l’utilizzo non è più un dettaglio tecnico, ma un modo per trasformare un prodotto in un servizio.
Unifrigo Gadus: il tonno in busta come risposta industriale a un mercato che evolve
È in questo scenario che si inserisce l’innovazione firmata Unifrigo Gadus: il Tonno in Busta Marca Scudo Genova. Un prodotto che conserva la qualità e gli standard di lavorazione tipici del marchio, ma propone una nuova esperienza d’uso e di vendita, pensata per le abitudini di consumo di oggi e per le esigenze della distribuzione moderna.
Il passaggio dal contenitore rigido al pouch flessibile rappresenta una vera svolta tecnica e funzionale.
Il nuovo packaging, dal peso medio di appena 22 grammi contro gli 81 della lattina convenzionale, consente una riduzione del 73% dei materiali impiegati, con benefici misurabili lungo tutta la filiera e un impatto ambientale concreto: circa 30 tonnellate di CO₂ in meno nella produzione dei materiali e oltre 5 tonnellate risparmiate in logistica, grazie alla maggiore densità di carico e alla riduzione del trasporto a vuoto (Life Cycle Assessment).
Ma non si tratta solo di efficienza ambientale. Il pouch flessibile apre alla GDO nuove possibilità operative, rendendo più semplice la gestione degli spazi, migliorando la rotazione e permettendo modalità espositive più dinamiche. Un’evoluzione che traduce in pratica la logica della sostenibilità: meno peso, meno sprechi, più libertà per chi vende e più comodità per chi compra.
Euroforo: un dettaglio tecnico che cambia la visibilità
Il formato da 65 g del Tonno in Busta Marca Scudo Genova è dotato di euroforo, il piccolo foro standard nella parte superiore della confezione che permette l’esposizione verticale su ganci o supporti. Un dettaglio apparentemente semplice, ma che cambia il punto di vista della vendita: la confezione può essere collocata fuori dal reparto conserve, vicino alle casse o in aree di passaggio, dove cattura l’attenzione e stimola acquisti d’impulso.
La versione da 300 g, invece, si presta a un posizionamento più tradizionale, ma con una migliore resa a scaffale grazie al minor ingombro. Per la GDO, il vantaggio è duplice: più efficienza espositiva e maggiore fluidità di gestione. Sul piano strategico, questa scelta si integra con le politiche ESG — ovvero le linee guida Environmental, Social e Governance che promuovono la riduzione dell’impatto ambientale, la responsabilità sociale lungo la filiera e la trasparenza gestionale. Il packaging, in questo caso, diventa parte concreta di un percorso di sostenibilità, non solo comunicato ma realmente messo in pratica.
Nuovi percorsi d’acquisto e valorizzazione della categoria
Il formato flessibile consente quindi alla distribuzione di ripensare i percorsi d’acquisto, introducendo un linguaggio più contemporaneo anche in una categoria storica.
Non si tratta solo di cambiare confezione, ma di ridisegnare l’esperienza del consumatore: dal cross-merchandising con insalate e snack fino all’esposizione in aree di impulso, il tonno in busta apre nuove possibilità di relazione tra prodotto e persona.
Questa flessibilità espositiva restituisce centralità a un segmento maturo, offrendo alla GDO una nuova leva di comunicazione e differenziazione, capace di rendere le conserve ittiche nuovamente protagoniste dello scaffale moderno.
L’evoluzione del mercato delle conserve ittiche racconta molto più di un cambio di formato: descrive un nuovo modo di pensare il prodotto, la vendita e il rapporto con il consumatore. Il Tonno in Busta Marca Scudo Genova di Unifrigo Gadus ne è la sintesi più concreta — un’innovazione silenziosa ma profonda, che unisce responsabilità ambientale, efficienza distributiva e qualità percepita.
In un settore abituato alla stabilità, questa nuova forma dimostra che innovare non significa rompere con la tradizione, ma dare continuità al valore in un linguaggio più attuale. Perché anche nel mondo delle conserve, oggi, la forma conta quanto la sostanza.
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