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La potenza dei motori dei pescherecci nell’Unione Europea è un parametro cruciale per valutare lo sforzo di pesca e garantire la sostenibilità delle flotte. La Commissione europea ha pubblicato due nuovi documenti di orientamento tecnico destinati ad aiutare gli Stati membri a migliorare i propri sistemi di monitoraggio e controllo, assicurando dati più precisi e comparabili.

La potenza installata rappresenta uno degli indicatori fondamentali per misurare la capacità operativa delle flotte e, di conseguenza, per regolare la pressione esercitata sugli stock ittici. Informazioni affidabili sono indispensabili per bilanciare crescita economica e tutela delle risorse marine, obiettivo cardine della Politica Comune della Pesca.

I nuovi orientamenti nascono dunque per risolvere le criticità emerse nello studio della Commissione del 2019, che aveva evidenziato disomogeneità tra i sistemi di verifica adottati dai vari Paesi dell’UE. Le linee guida aggiornate forniscono un quadro armonizzato per la certificazione, la verifica e il monitoraggio continuo della potenza dei motori, ponendo le basi per una maggiore coerenza tra le autorità di controllo europee.

Quale l’obiettivo

L’obiettivo è duplice: accompagnare gli Stati membri verso la piena adozione dei nuovi sistemi di monitoraggio, obbligatori da gennaio 2028, e rafforzare la gestione sostenibile della capacità di pesca. Il nuovo modello introduce tecnologie di rilevamento continuo, in grado di registrare in tempo reale la potenza effettiva dei motori durante le operazioni in mare, riducendo così margini di errore o manipolazione.

Due documenti chiave

I due documenti, elaborati con il contributo di esperti nazionali e indipendenti, includono specifiche tecniche e raccomandazioni pratiche per garantire l’applicazione coerente del regolamento sul controllo della pesca. Vengono inoltre proposti protocolli uniformi di certificazione e criteri condivisi per la selezione dei dispositivi di monitoraggio, con particolare attenzione alle imbarcazioni classificate come ad alto rischio.

Questo nuovo approccio della Commissione europea mira a eliminare disparità e interpretazioni nazionali divergenti, promuovendo condizioni di concorrenza eque tra gli operatori e una maggiore trasparenza nei dati raccolti. Ogni Stato membro sarà così parte attiva di un sistema più credibile, capace di proteggere gli ecosistemi marini vulnerabili e garantire la sostenibilità economica del comparto a lungo termine.

La Commissione ha quindi invitato gli Stati a utilizzare subito le nuove linee guida e dunque a segnalare eventuali difficoltà applicative, favorendo la condivisione di esperienze all’interno del gruppo tecnico europeo. Con questi strumenti, l’UE compie un passo decisivo verso una governance della pesca più moderna, digitale e orientata alla sostenibilità.

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L’articolo UE: nuove linee guida per il controllo della potenza dei motori dei pescherecci proviene da Pesceinrete.

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